Edilizia storica e moderna al microscopio
Mario Frongia
Dal martedì 4 a venerdì 7 giugno, il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna (Pula), ospita i lavori del progetto MaterialiAcademy e la Scientific school sul tema "Beni culturali dell’edilizia storica e moderna: nuove prospettive nel recupero e nella conservazione dei materiali". Il responsabile scientifico del progetto è Giorgio Pia (docente e ricercatore del Dimcm, Dipartimento di ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell’Università di Cagliari).
La scuola: dalle rocce a laterizi, malte e pietre della Sardegna
L’iter formativo della Scientific School prevede interventi tematici di alto profilo scientifico dedicati alla conservazione dei materiali dei beni culturali. Verranno trattate le tematiche inerenti al restauro dei materiali lapidei naturali con un costante riferimento alla loro caratterizzazione, al degrado, alla loro organizzazione in seno all’anatomia costruttiva degli edifici. La pietra naturale è l’elemento costitutivo più diffuso nei beni architettonici della Sardegna e subisce una continua aggressione ambientale. “I problemi legati al consolidamento e alla protezione di alcune rocce della Sardegna sono comuni a quelli di altri paesi, con areali molto vasti. La comunità scientifica - spiega il professor Pia - deve diffondere i risultati delle ultime ricerche su questi temi e comunicarli nell’ambito della Scientific school”.
Staff di primo livello con esperienze, ricerche e competenze maturate sul campo.
Il progetto e la scuola si avvalgono della collaborazione degli specialisti Paola Meloni e Roberta Licheri (dipartimento ingegneria meccanica, chimica e dei materiali), Giancarlo Spanu. Nel team anche Marta Cappai e Maria Ludovica Casnedi. MaterialiAcademy ha l’ambizione di diventare una community che offra uno spazio di relazione e comunicazione tra mondo accademico, professionisti, imprese, studiosi e appassionati del settore dei materiali e della loro conservazione con incontri, workshop, laboratori, concorsi di idee e altre iniziative culturali.
Dall'archeologia industriale ai beni del Parco geominerario
La Scuola spazia a 360 gradi sui temi chiave del recupero e della conservazione. Previsti interventi sui lapidei artificiali (malte tradizionali e calcestruzzi moderni). “Il restauro delle architetture moderne rappresenta una sfida strutturale e materica che deve ancora trovare il perfezionamento delle prassi operative, e di cantiere, adattabili alle differenti esigenze conservative esibite dai singoli manufatti. Una serie di interventi - aggiunge Giorgio Pia - illustreranno alcune peculiarità del patrimonio isolano, nella fattispecie alcuni grandi edifici che fanno parte dell’Archeologia industriale che caratterizza il parco geominerario della Sardegna patrimonio dell’Unesco. Queste strutture devono essere oggetto di recupero e restauro e si trovano in condizioni conservative critiche fino alla ruderizzazione”. L'obiettivo della Scuola è migliorare la formazione di un professionista, di un ricercatore o di uno studente che possa interagire nel cantiere di restauro, definire lo stato di conservazione, nonché ipotizzare e discutere le proposte di intervento. In sintesi, le ricadute essenziali sulla preparazione degli allievi derivanti dai contributi delle lezioni possono essere così riassunte: predisposizione del piano operativo per la conservazione con integrazione dei contributi interdisciplinari provenienti dalle discipline precedentemente menzionate.
INFORMAZIONI. www.youtube.com/watch?v=PSJKzER14jo&t=23s;
www.facebook.com/MaterialiAcademy-1073635276149417/?modal=admin_todo_tour;
www.unica.it/unica/protected/152116/0/def/ref/AVS152115;
www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=386502&v=2&c=3134&nc=1&qr=1&qp=2&vd=2&fa=1&t=3&sb=1