L'olio di lentisco, dal passato al futuro...
Ivo Cabiddu
Un convegno ricco di spunti a carattere multidisciplinare quello svolto lo scorso 5 maggio nella sughereta Is Pranus e nella sala consiliare del Comune di Escalaplano. Tra realtà storiche e scientifiche, metodologie di produzione e strategie di commercializzazione, nel convegno sono stati discussi gli aspetti legati alle proprietà biologiche e alle potenzialità funzionali dell’olio di lentisco. In campo farmaceutico ma anche cosmetico.
IL MEETING, organizzato dal gruppo folk San Salvatore con la pro-loco e il gruppo folk San Sebastiano, in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Università di Cagliari, ha affrontato gli aspetti riguardanti il prodotto vegetale tipico di Escalaplano: l’olio di lentisco, s’ollu’e stincu nella terminologia sardo-campidanese.
L’OLIO È PRODOTTO, dopo spremitura a caldo o a freddo, dalle bacche della pianta del lentisco (Pistacia lentiscus) raccolte in autunno. Utilizzato nella cucina tradizionale per centinaia di anni, oltre alle sue interessanti proprietà alimentari, l’olio di lentisco potrebbe rappresentare un candidato molto interessante nel campo della ricerca di nuovi agenti anti-infettivi.
... da nobile olio dei poveri nel passato, a quali prospettive, oggi e domani, in medicina, cosmetica e alimentazione, intese anche come sostegno economico del territorio locale?
NEI PAESI MEDITERRANEI l'olio di lentisco continua infatti ad essere ampiamente utilizzato nella medicina popolare come antinfiammatorio per le affezioni orali, in particolare gengiviti acute e infezioni cutanee pediatriche come l’impetigine.
L’Università di Cagliari è stata invitata al convegno a seguito della pubblicazione sull’autorevole rivista Frontiers in Microbiology di una ricerca condotta dal professor Germano Orrù (associato di Scienze mediche del Dipartimento di Scienze chirurgiche) e dal dottor Guy D’Hallewin (CNR). “Lo studio” - conferma lo stesso docente del nostro ateneo - “dimostra l’attività modulante dell’olio di lentisco verso alcuni batteri componenti del microbiota umano. In particolare questo prodotto vegetale è in grado di inibire i batteri patogeni e nel contempo di potenziare la crescita dei batteri probiotici, ovvero microorganismi che portano beneficio alla salute”.
I DATI PUBBLICATI, così conclude Germano Orrù “suggeriscono quindi una notevole capacità antimicrobica selettiva naturale a prevenzione delle malattie associate alle disbiosi intestinali e orali, come risultano anche dai racconti della tradizione locale”.
I RELATORI del convegno, presenziato dal sindaco di Escalaplano Marco Lampis e dal presidente del gruppo folk San Salvatore Tito Podda che organizza la Sagra da 23 anni, oltre al professor Germano Orrù ("Attività biologica dell'olio di lentisco e la ricerca scientifica attuale"), sono stati i dottori Eleonora Casula (Università di Cagliari, "Il lentisco nell'archeologia, una storia millenaria"), Guy D’Hallewin (direttore Istituto delle produzioni alimentari ISPA-CNR di Sassari, "Il lentisco: metodi di produzione e problematiche nell'ambito della certificazione), Piergiorgio Sedda (Agris) e Cinzia Loi (archeologa e ispettrice onoraria, Università di Sassari, "Testimonianze archeologiche della produzione dell'olio in Sardegna). Come rappresentanti degli imprenditori è intervenuto Salvatore Mura ("Utilizzi erboristici e fitoterapici del lentisco e delle erbe spontanee in genere") e la dott.ssa Sarah Golme " ("L'olio di lentisco come importante risorsa economica locale"). A moderare il convegno è stata Rosalba Della Marianna. L’incontro è stato promosso dai produttori locali Gianluigi Sulis, Mauro Carta e Antonello Dessi.
INFORMAZIONI: Germano Orrù, MSc, Ph.D, Associate Professor (MBS) Molecular Biology Service University of Cagliari - Institute of Sciences of food Production (ISPA-CNR)- Via Ospedale 54 -1st floor - 09124 Cagliari, Italy - tel.: +39 070 609-2568 - fax.: +39 070 609-2399 - email: gerorru@gmail.com, orru@unica.it
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