Al via il progetto transdisciplinare sulla longevità. Al meeting sulle tematiche coordinate da Donatella Petretto hanno partecipato specialisti dei dipartimenti di Scienze biomediche, Scienze vita e ambiente, Scienze mediche e sanità pubblica e Pedagogia, psicologia e filosofia
24 April 2019
Da sinistra, Fernanda Velluzzi, Donatella Petretto, Natallia Maroz-Vadalazhskaya, Roberto Pili, Irina Moroz, Micaela Morelli, Giovanna Medde, Simona Pilleri e Giuseppe Carboni

Collaborazione e ricerche su scala internazionale

Mario Frongia

Un percorso di ricerca e studi condivisi, ad ampia portata, di elevato profilo scientifico e accademico. “Longevità, alimentazione e stili di vita: il ruolo dell’educazione” (legge regionale 11 aprile 1996, n. 19 - Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale - Bando Ras legge 19 del 1996 – 2018) è la cornice del progetto di cooperazione internazionale tra l’ateneo di Cagliari e la Repubblica di Bielorussia. Coordinato da Donatella Petretto (dipartimento Pedagogia, psicologia e filosofia) il progetto ha preso il via nei giorni scorsi in città. Ai lavori partecipano gli specialisti dell’Università pedagogica statale e l’Accademia delle Scienze di Minsk, il Policlinico di Bobruisk, la Comunità mondiale della longevità, il Consolato onorario della Repubblica di Bielorussia in Sardegna, l’Associazione Sardegna Belarus e l’Associazione Belaya Rus.

 

Da sinistra, le professoresse Maroz-Vadalazhskaya e  Moroz con i professori Roberto Crnjar e Iole Tomassini, e gli specialisti Melania Melis e Mariano Mastinu
Da sinistra, le professoresse Maroz-Vadalazhskaya e Moroz con i professori Roberto Crnjar e Iole Tomassini, e gli specialisti Melania Melis e Mariano Mastinu

Approccio biopsicosociale e transdisciplinare

“Il progetto nasce con una forte vocazione transdisciplinare e un approccio biopsicosociale. La promozione del benessere nelle diverse fasi del ciclo di vita, lo studio della longevità, il ruolo dell’alimentazione, il ruolo degli stili di vita sono - spiega la professoressa Petretto - alcune tra le tematiche centrali”. La consolidata collaborazione tra i partner ha condotto anche in passato ad accordi tra l’ateneo di Cagliari e diverse accademie bielorusse. “Questo percorso punta a condividere esperienze nel campo della promozione della longevità e del benessere, attraverso tre azioni integrate. Una prima fase mirata alla raccolta di dati in Bielorussia e in Sardegna, con un focus su alimentazione, gusto ed olfatto, attività fisica, stili di vita e benessere psicologico. A seguire, è prevista una seconda fase nella quale il gruppo del progetto coordinerà una “Scientific summer school” sulle tematiche del progetto e una terza fase - precisa la delegata del rettore per l’integrazione sociale - di disseminazione nella Repubblica di Bielorussia”.

 

Da sinistra, Luca Gaviano, Roberto Pili, Donatella Petretto, Irina Moroz, Natallia Maroz-Vadalazhskaya, Giovanna Medde, Simona Pilleri, Micaela Morelli e Giuseppe Carboni durante una fase del meeting
Da sinistra, Luca Gaviano, Roberto Pili, Donatella Petretto, Irina Moroz, Natallia Maroz-Vadalazhskaya, Giovanna Medde, Simona Pilleri, Micaela Morelli e Giuseppe Carboni durante una fase del meeting

Finanziamento regionale per un percorso che coinvolge enti e istituzioni

Finanziato dalla Regione (inerente cooperazione e collaborazione internazionale con i paesi in via di sviluppo), il progetto coinvolge i docenti dell’Università di Cagliari, Sebastiano Banni, Monica Deiana, Melania Melis e Iole Tomassini Barbarossa (dipartimento Scienze biomediche), Pierluigi Caboni (dipartimento Scienze vita e ambiente), Sofia Cosentino, Andrea Loviselli e Fernanda Velluzzi (dipartimento Scienze mediche e sanità pubblica) e Donatella Petretto (Pedagogia, psicologia e filosofia). Alle ricerche prende parte anche il gruppo di ricerca formato da Roberto Pili, Luca Gaviano e Gian Pietro Carrogu (Comunità mondiale longevità). Il meeting di avvio del progetto (tenutosi dal 14 al 17 aprile scorso) è stato aperto dal pro rettore Ricerca scientifica, Micaela Morelli. Ai lavori hanno preso parte Giovanna Medde (direttrice Servizio rapporti internazionali, Regione Sardegna) e Giuseppe Carboni (Console onorario Bielorussia in Sardegna). Le giornate di studio e confronto hanno permesso al gruppo di progetto e alle referenti individuate dai partner bielorussi, Irina Moroz e Natallia Moroz-Vadalazhskaya (vice rettore e docente di cardiologia Università di medicina di Minsk) di condividere e programmare le attività della prima fase del progetto. L’insieme delle iniziative si svolgeranno in parallelo in Sardegna e Bielorussia. “Siamo orgogliosi di supportare e prendere parte ai rapporti scientifica con la Bielorussia. La collaborazione è iniziata nel 2016 e - ha detto la professoressa Morelli - anche grazie alla collega Donatella Petretto, proseguono con questo progetto, anche in ambito biomedico”.

 

Da sinistra, Fernanda Velluzzi, Natallia Maroz-Vadalazhskaya, Irina Moroz e Andrea Loviselli
Da sinistra, Fernanda Velluzzi, Natallia Maroz-Vadalazhskaya, Irina Moroz e Andrea Loviselli

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