Leader innovativi al passo con le esigenze della popolazione universitaria
Mario Frongia
Il profilo dell’Università di Cagliari, le politiche e le attività di sviluppo ma anche il ruolo innovativo e propositivo maturato in Sardegna, nel Mediterraneo e su scenari nazionali e internazionali. È stato questo il capitolo chiave rimarcato dai pro rettori Maria Chiara Di Guardo (Innovazione e territorio) e Alessandra Carucci (Relazioni internazionali) alla conferenza organizzata dall’European university association (Eua). L’appuntamento tenutosi giovedì e ieri alla Sorbonna, ha permesso alle rappresentanti dell’ateneo di Cagliari di sottolineare agli 850 delegati, per la gran parte rettori e pro rettori), la proficuità in continua crescita, soprattutto sul fronte della ricerca, delle esperienze al servizio degli studenti locali e stranieri, dell’inclusione e dell’apertura strategica ad altre filiere operative, fino alle meditate attenzioni al territorio e al trasferimento tecnologico.
Dal Contamination Lab alle altre esperienze di alto profilo didattico e scientifico dell'ateneo di Cagliari
La sfida intrapresa dall’ateneo di Cagliari è stata descritta su vari fronti, tenendo conto del contesto, sociale, produttivo e integrativo, e delle conseguenze penalizzanti legate all’insularità. Le professoresse Di Guardo e Carucci hanno sottolineato con orgoglio i passi compiuti e quelli in itinere, propedeutici per il raggiungimento di ulteriori successi. “Il lavoro compiuto con il Contamination Lab è stata scelto, con altre sei attività in Europa, come best practice per una presentazione decisiva per lo sviluppo delle start up e delle progettualità che conducono alle esigenze delle aziende, dei mercati e dei cittadini. In sostanza, a un domani sempre più vicino ai sogni dei nostri giovani” ha detto Maria Chiara Di Guardo. Sulle esperienze legate al Clab Unica - capofila decretato da ministero per lo Sviluppo economico del network italiano che raggruppa i Contamination sparsi per la penisola - Alessandra Carucci ha ribadito il concetto di carattere globale perseguito dall’Università del capoluogo sardo: “Oltre a un continuo e positivo rafforzamento sugli scenari internazionali, con le esperienze e le attività in continua e positiva ascesa inerenti Erasmus e Globus, senza scordare accordi e intese siglate con alcune tra le più accreditate università e amministrazioni, possiamo vantare un percorso replicabile anche come coordinamento nazionale della rete che associa innovazione, inclusione e facilitazioni per gli studenti”.
Discussione e confronto in un contesto internazionale in continua evoluzione
L’Eua è un’organizzazione che rappresenta e supporta più di 850 istituti universitari in Europa in 47 paesi. Al centro dei lavori tenutisi a Parigi, una documentata e seguita discussione inerente la cooperazione e lo scambio d'informazioni. Temi approfonditi specie su educazione e politiche di ricerca. L’evento, incorniciato dal titolo “Driving innovation in Europe’s university”, ha permesso di fotografare le strade intraprese su più fronti dalle accademie. Dalla multidisciplinarietà alle commistioni didattiche e di ricerca, passando per i rapporti con le aziende e il tessuto imprenditoriale, fino alle intese con gli enti e le amministrazioni pubbliche. Il tutto con un bersaglio: costruire percorsi di formazione avanzata, modellati sulle tecniche più innovative e in grado di rendere competitivi gli allievi su scala mondiale.