La tavola rotonda durante il workshop sul progetto “La mobilità degli studenti sardi. Un’analisi comparativa dell’offerta di istruzione universitaria in Sardegna”, coordinato da Isabella Sulis e finanziato dalla Legge 7/2007, ha permesso di fare il punto sui fattori alla base delle decisioni degli studenti e delle studentesse. Con alcune considerazioni che coinvolgono varie discipline scientifiche. Ecco il resoconto con la GALLERIA FOTOGRAFICA e il SERVIZIO nel TG della RAI
12 April 2019
Il tavolo dei relatori alla tavola rotonda

Sergio Nuvoli

Cagliari, 12 aprile 2019 – Prosegue e termina oggi il workshop sul progetto “La mobilità degli studenti sardi. Un’analisi comparativa dell’offerta di istruzione universitaria in Sardegna” (Progetto Legge 7/ 2007, bando 2015, Capitale Umano ad Alta Qualificazione, Coordinato dalla prof.ssa Isabella Sulis), organizzato alla Cittadella dei Musei dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali e dal Centro per la Ricerca Didattica (CIRD). Ieri a impreziosirlo è stato una tavola rotonda sulle differenze di genere, illustrate in apertura da Massimo Attanasio, docente dell’Università di Palermo, e coordinatore del team che ha avuto accesso all’archivio del MIUR con i microdati con le carriere universitarie: opportunità, questa, mai concessa prima dal Ministero e che ha permesso di conoscere più nel dettaglio le scelte dei giovani italiani che decidono di studiare lontano dalla propria regione.

Isabella Sulis intervistata da Graziano Pintus per il TGR della RAI
Isabella Sulis intervistata da Graziano Pintus per il TGR della RAI
Guarda il servizio di Graziano Pintus introdotto da Cristiana Aime andato in onda nel TG dell'11 aprile 2019

L’accesso ai micro-dati di coorte dell’Anagrafe Nazionale Studenti ha permesso di ricavare informazioni dettagliate sulle scelte individuali, di seguire le carriere degli studenti in chiave temporale e spaziale e di relazionarle alle caratteristiche socioeconomiche e demografiche degli studenti e dei territori in cui le università si trovano.  Rispetto al genere vi è una propensione maggiore degli studenti (+5 % circa) ad iscriversi in un ateneo fuori dalla regione, mentre a livello italiano non sono emerse differenze rilevanti tra i due generi.

Ai lavori, moderati dal direttore del Dipartimento Mariano Porcu, è intervenuto il Rettore Maria Del Zompo: “La conoscenza ha bisogno di cominciare a costruirsi presto – ha ricordato il Magnifico, vestendo per una volta i panni della neuroscienziata - Quello che hai perso nei primi anni di vita, sarà perso per sempre. In Italia solo un bambino su quattro frequenta la scuola materna: tra i Paesi OCSE siamo tra i peggiori”.

L'intervento del Rettore Maria Del Zompo ai lavori
L'intervento del Rettore Maria Del Zompo ai lavori

L’osservazione scientifica dimostra che “a pari opportunità tra uomini e donne non ci sono differenze nello sviluppo della conoscenza – ha spiegato la prof.ssa - Studi recenti dimostrano che le migliori performance non sono ‘sex oriented’. L’espressione genica si modifica nell’età dello sviluppo, fin dai primi tre mesi di vita, che sono fondamentali per comprendere ciò che accade. Ma i dati relativi ai comportamenti degli studenti hanno radici lontane: per questo sono molto utili per capire che politiche fare, che strumenti adottare per garantire percorsi non influenzati dagli stereotipi”.

In sala anche Claudio Conversano e Francesco Mola, Prorettore vicario
In sala anche Claudio Conversano e Francesco Mola, Prorettore vicario

Dal canto suo, Beatrice Canetto (co-founder della Bithiatec technologies), ha raccontato nel dettaglio le difficoltà per le donne nel mondo dell’impresa, specie in un settore ad alta tecnologia, mentre Dalit Contini, docente all’Università di Torino, ha spiegato le variabili legate al genere nel mondo dell’istruzione: “Lo svantaggio delle donne per tanti aspetti con gli anni è divenuto un vantaggio – ha sottolineato – Spesso, adesso, il problema dello svantaggio nel mondo della scuola è più per gli uomini. Nel mondo del lavoro invece sono ancora le donne ad avere più difficoltà, con i salari più bassi, il soffitto di cristallo, le difficoltà legate alla maternità. Le donne poi scelgono le materie STEM meno degli uomini, soprattutto in ingegneria e in informatica, meno in medicina e matematica. Più che parità di risultati, bisognerebbe attuare strategie per ottenere parità di opportunità”.

Beatrice Canetto (co-founder della Bithiatec technologies)
Beatrice Canetto (co-founder della Bithiatec technologies)

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