"Lavoriamo al rafforzamento dello sviluppo di un sistema sinergico e allineato tra ricercatori, imprese e territorio" spiega Maria Chiara Di Guardo. Le nuove frontiere del settore biotech al centro dell’appuntamento tenutosi all'auditorium di Sardegna Ricerche
03 April 2019
Maria Chiara Di Guardo durante l'intervento al simposio organizzato da Sardegna Ricerche

TRA INNOVAZIONE, COMPETENZE DIFFERENTI E SUPPORTO OPERATIVO

Mario Frongia

Dalla valorizzazione dei processi inerenti le attività dei ricercatori alle esigenze dei mercati fino alle specificità della ricerca biomedica. La cornice dell'evento curato da Sardegna ricerche e tenutosi stamani al Parco tecnologico e scientifico di Pula, nella sostanza è stata questa. Sul tema “Il processo di valorizzazione dei risultati della ricerca: strategie, strumenti e attività degli attori pubblici della ricerca”, con Tullio Pozzan (direttore Scienze biomediche Cnr), Gabriele Mulas (pro rettore Trasferimento tecnologico, Università Sassari), Cristina Battaglia (Valorizzazione ricerca, Cnr), Ernesto D'Aloja (Università Cagliari, presidente Comitato etico Aou Cagliari), è intervenuta Maria Chiara Di Guardo, pro rettore Territorio e innovazione dell’ateneo del capoluogo. "Ci siamo concentrati innanzi tutto per allineare e mettere a sistema le attività degli oltre mille ricercatori del nostro ateneo. Possiamo essere - ha spiegato la professoressa Di Guardo, direttrice del Crea UniCa e responsabile del CLab, capofila network nazionale dei Contamination Lab su indicazione del ministero per lo Sviluppo economico - laboratorio e frontiera, anche per progetti specifici delle modalità più efficienti per il trasferimento tecnologico".

 

Pula. La professoressa Di Guardo, a destra in piedi, rimarca il ruolo pionieristico dell'ateneo nel settore anche grazie a Cesar, ContaminationLab e Crea di UniCa
Pula. La professoressa Di Guardo, a destra in piedi, rimarca il ruolo pionieristico dell'ateneo nel settore anche grazie a Cesar, ContaminationLab e Crea di UniCa

TERRITORIO E IMPRENDITORIALITA’. FOCUS SU VALORIZZAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

 Una tematica di forte attualità qual è la valorizzazione e trasferimento tecnologico promossi dagli attori pubblici della ricerca operativi sul territorio regionale, ha nell’ateneo del capoluogo politiche di attenzione al territorio. Intese come ricerca di base e applicata con riverberi positivi sull’intera comunità scientifica. “L’imprenditore è contento se difende la propria competitività così come noi valorizziamo i brevetti e gli diamo a titolo gratuito per due anni ai ricercatori per farli lavorare sui mercati. Gli studenti? Sono il braccio lungo dell’Università sul territorio” ha rimarcato Maria Chiara Di Guardo. “Con il Cesar, guidato dalla collega Roberta Vanni, e con il Crea il CLab portiamo avanti un percorso di strategie e sinergie che coniugano innovazione, trasferimento tecnologico, idee. Parliamo di azioni e iniziative collegate messe a sistema. Il tutto in un ambito di contaminazione disciplinare. La Biomedicina? Abbiamo in essere - aggiunge il pro rettore - tre progetti di forte interesse”. Infine, il passaggio su tecnologie brevettate e applicazioni sui mercati: “Ci sono Fondi interessati a capire e coprire il gap che separa l’innovazione e le aziende. Vogliamo – ha segnalato la docente dell’ateneo di Cagliari – finanziare e supportare i ricercatori che necessitano di risorse, linguaggi, caratteristiche idonee alle relazioni con il mondo imprenditoriale”. In platea, tra gli altri, anche i docenti Piergiorgio Calò (dipartimento Scienze chirurgiche), Maura Monduzzi (Scienze chimiche e geologiche), Chiara Sinico (Scienze della vita e dell'ambiente) e Maria Elisabetta Fadda (Biologia sperimentale).

 

Pula. Da sinistra, le professoresse Monduzzi, Sinico e Fadda nell'auditorium intitolato al genetista "Giuseppe Pilia"
Pula. Da sinistra, le professoresse Monduzzi, Sinico e Fadda nell'auditorium intitolato al genetista "Giuseppe Pilia"

ATTORI, ETICA, FUTURO. SPERIMENTAZIONI E RISPETTO DEI PAZIENTI

 “La bioetica non vuole essere il censore dei mercati. Ma dobbiamo sempre chiederci quali siano i benefici che nascono per la collettività da un progetto di ricerca. La scienza deve essere socialmente responsabile. Serve - ha sottolineato Ernesto D’Aloja, docente di medicina legale dell’Università del capoluogo - un occhio di riguardo per il paziente, il rispetto è doveroso e non è mai un optional. Nelle sperimentazioni di biomedicina - ha detto il professor D’Aloja - il rapporto scienziato-medico-paziente è un contratto sociale reciproco”. L'evento,  rivolge a ricercatori e studenti delle università e dei centri di ricerca pubblici e privati, professionisti sanitari, imprenditori e aziende che investono nella ricerca biomedica, ha avuto lo scopo di stimolare la riflessione sui diversi percorsi di valorizzazione e trasferimento tecnologico dei risultati scientifici conseguiti.

 

Ernesto D'Aloja. Presidente dal 2008 del Comitato etico dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, dirige la Scuola di specializzazione in medicina legale dell'ateneo del capoluogo
Ernesto D'Aloja. Presidente dal 2008 del Comitato etico dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, dirige la Scuola di specializzazione in medicina legale dell'ateneo del capoluogo

FARMACOLOGIA, DENARI E POTERE. DALL'AIFA AGLI STATI UNITI

“Se non avete il controllo del progetto, non provateci neppure. E se vi chiedono gli studi di fattibilità, alzatevi e andate via”. Luca Pani, già direttore nazionale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e ordinario di psichiatria alla Miami University, sulle dinamiche della ricerca in farmacologia e biomedicina, è stato chiaro. “Sicurezza, efficienza e qualità sono i pilastri. Poi, dovete curare i capitoli “popolazione” e quelli su cosa volete e sul come effettuare la misura, qual è il comparatore a cui rapportarvi, quanto dura, cosa vale e quanto costa il progetto”. Il professor Pani ha evidenziato che l’unica cosa che non manca nel settore farmacologia e biomedicina sono le risorse e le persone competenti: “In cinque anni all’Aifa abbiamo governato 27 miliardi di euro. Negli Stati Uniti sono in ballo 144 miliardi di dollari, il 44 per cento dell’industria Usa”. L'evento organizzato da Sardegna Ricerche (unità di supporto alla ricerca biomedica e nodo locale Enterprise europe network) ha avuto la collaborazione di Cnr (Struttura di particolare rilievo valorizzazione della ricerca), Cnr (Istituto ricerca genetica e biomedica), Cnr (dipartimento Scienze Biomediche), Università di Cagliari e di Sassari.

 

Luca Pani, già presidente nazionale dell'Aifa, insegna psichiatria all'Università di Miami (Florida)
Luca Pani, già presidente nazionale dell'Aifa, insegna psichiatria all'Università di Miami (Florida)

BIG PHARMA E FUND RAISING. MA ANCHE ORGANIZZAZIONI DEI PAZIENTI E PROGRAMMI DELL'UNIONE EUROPEA

La seconda tavola rotonda ha sviluppato il ruolo dei vari attori privati che intervengono nelle fasi del processo di innovazione. “Il processo di innovazione in atto: dalle strategie di brevetto al fundraising fino alle collaborazioni con le big pharma e le organizzazioni di pazienti” è stata la cornice dei lavori moderati da Luca Pani (ordinario di Psichiatria clinica, Università Miami). Sono intervenuti Dorotea Rigamonti (consulente Proprietà industriale, Bugnion), Riccardo Triunfo (International product manager, Roche), Rachele Berria (Global vice president, Sanofi), Paola Zaratin (direttore Ricerca scientifica, Aism), Paola Pozzi (partner Fondo Sofinnova Telethon). Su “Le opportunità di finanziamento a supporto della ricerca biomedica” ha relazionato Andrea Maria Ferrari (Rina consulting, Sportello ricerca europea, Sardegna Ricerche) mentre su “I programmi dell’Ue”, ha dibattuto Giuseppe Serra (responsabile Pst, Sardegna Ricerche). In chiusura, dibattito aperto su “Bandi regionali, panoramica sulle opportunità regionali in gestione a Sardegna Ricerche”, Legge regionale 7 agosto 2007, n. 7 “Promozione della Ricerca scientifica e dell'Innovazione Tecnologica in Sardegna“, “I Fair-Programma per la valorizzazione della ricerca clinica Indipendente” e “Le opportunità per la creazione di impresa”.

INFORMAZIONI. 070.9243.1

Pula. Parco scientifico e tecnologico della Sardegna. Una fase della tavola rotonda
Pula. Parco scientifico e tecnologico della Sardegna. Una fase della tavola rotonda

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