L'Università di Cagliari interverrà all'importante appuntamento organizzato dal Consiglio d’Europa in collaborazione con l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, e con la città di Strasburgo
Sergio Nuvoli
Cagliari, 27 febbraio 2019 - Ancora un riconoscimento per le attività internazionali dell’Università di Cagliari: Alessandra Carucci, Prorettore per l’Internazionalizzazione, è stata invitata dal Consiglio d'Europa ad intervenire all’evento “Hand in hand to support refugees’ integration – Education, training and recognition of qualifications”, in programma a Strasburgo venerdì 1 marzo. Si tratta di un importante appuntamento, organizzato dal Consiglio d’Europa in collaborazione con l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, e con la città di Strasburgo, che farà il punto sulle più importanti azioni realizzate a livello europeo per favorire il supporto e l’integrazione dei rifugiati.
Più nel dettaglio, la prof.ssa Carucci terrà una relazione - all’interno della sessione dedicata all’integrazione dei rifugiati nelle istituzioni di alta formazione – sull’attuazione del progetto «European qualification passport for refugees» (Eqpr), realizzato per la prima volta in Italia dall’Università di Cagliari: si tratta del sistema grazie al quale viene rilasciato un documento – appunto un “Passaporto” - che contiene la valutazione delle qualifiche accademiche di rifugiati che hanno conseguito un titolo finale di scuola secondaria o universitario, ma che non hanno con sé la relativa documentazione per dimostrarlo. Contiene anche informazioni sulle esperienze lavorative e sulle competenze linguistiche dell’individuo.
A luglio dello scorso anno, UniCa ha rilasciato l'EQPR a 12 giovani che hanno superato positivamente la valutazione curata dal CIMEA con una commissione di esperti di altri centri internazionali NARIC
Come si ricorderà, l’Università di Cagliari ha rilasciato a luglio dello scorso anno l’EQPR a 12 giovani che hanno superato positivamente la valutazione curata dal CIMEA (il Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche) con una commissione di esperti di altri centri internazionali NARIC (National Academic Recognition Information Centres), sotto il coordinamento del Consiglio d'Europa.
I giovani, provenienti dal Senegal, dalla Guinea, dalla Nigeria, dal Mali, dal Marocco, dal Pakistan, dall’Algeria, dal Camerun e dalla Costa d’Avorio, che hanno richiesto il riconoscimento dei propri titoli e ottenuto il Passport hanno avuto così la possibilità di poter continuare gli studi presso l’Università di Cagliari, con un'iscrizione regolare o con corsi singoli, in base al loro status.
RASSEGNA STAMPA
L’UNIONE SARDA di venerdì 1 marzo 2019
Agenda (Pagina 21 - Edizione CA)
Internazionalizzazione, l'Ateneo cagliaritano
adottato come modello dall'Europa
UNIVERSITÀ. Oggi a Strasburgo la prorettrice Carucci
Ancora un riconoscimento per le attività internazionali dell'Università di Cagliari: Alessandra Carucci, prorettore per l'Internazionalizzazione, è stata invitata dal Consiglio d'Europa ad intervenire all'evento “Hand in hand to support refugees' integration - Education, training and recognition of qualifications”, in programma oggi a Strasburgo.
Si tratta di un importante appuntamento, organizzato dal Consiglio d'Europa in collaborazione con l'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, e con la città di Strasburgo, che farà il punto sulle più importanti azioni realizzate a livello europeo per favorire il supporto e l'integrazione dei rifugiati.
L'intervento
Più nel dettaglio, la Carucci terrà una relazione - all'interno della sessione dedicata all'integrazione dei rifugiati nelle istituzioni di alta formazione - sull'attuazione del progetto “European qualification passport for refugees”, realizzato per la prima volta in Italia dall'Università di Cagliari: si tratta del sistema grazie al quale viene rilasciato un documento - appunto un Passaporto - che contiene la valutazione delle qualifiche accademiche di rifugiati che hanno conseguito un titolo finale di scuola secondaria o universitario, ma che non hanno con sé la relativa documentazione per dimostrarlo. Contiene anche informazioni sulle esperienze lavorative e sulle competenze linguistiche dell'individuo.
Come si ricorderà, l'Università di Cagliari ha rilasciato a luglio dello scorso anno l'Eqpr a 12 giovani che hanno superato positivamente la valutazione curata dal Cimea (il Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche) con una commissione di esperti di altri centri internazionali NARIC (National Academic Recognition Information Centres), sotto il coordinamento del Consiglio d'Europa.
Il riconoscimento
I giovani del Senegal, della Guinea, della Nigeria, del Mali, del Marocco, del Pakistan, dell'Algeria, del Camerun e della Costa d'Avorio, che hanno richiesto il riconoscimento dei propri titoli e ottenuto il passport hanno avuto la possibilità di continuare gli studi all'Università di Cagliari, con un'iscrizione regolare o con corsi singoli, in base al loro status.