di Sergio Nuvoli
Cagliari, 8 febbraio 2019 – Questa mattina Caterina Giannattasio, Carlo Atzeni e Giovanni Battista Cocco, docenti al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, sono stati ospiti di Buongiorno Regione Sardegna, la fortunata trasmissione quotidiana di approfondimento curata dal TG della RAI Sardegna.
Intervistati in studio da Elisabetta Atzeni, i tre docenti hanno illustrato numerosi progetti in corso e spiegato le finalità: “Mettiamo in circolarità didattica, ricerca e terza missione – ha detto la prof.ssa Giannattasio – offrendo la nostra consulenza specialistica a enti e istituzioni. E’ la ricerca applicata che ascolta il territorio per dargli risposte”. Iniziative possibili grazie all’alto livello scientifico e alla fortissima collaborazione interdisciplinare interna al nostro Ateneo, che consente un ampio spettro di analisi e approfondimenti: docenti e ricercatori di settori scientifici disciplinari a volte apparentemente anche distanti che lavorano a stretto contatto per centrare l’obiettivo.
Come nel caso del riuso di certi edifici urbani (l’esempio è stato l’ex carcere di Buoncammino), cosiddetti “beni fragili” perché – come ha dettagliato la docente – “strutture che per quanto monumentali erano finite al margine della città e che possono dare risposte nuove alle esigenze della popolazione”. Citato in trasmissione anche il recente accordo dell'Università di Cagliari con il Ministero della Difesa, siglato nelle scorse settimane dal Rettore Maria Del Zompo.
“La Sardegna è fatta in gran parte di paesaggi rurali – ha fatto notare il prof. Atzeni – Sono certamente testimonianze importanti sul territorio, ma mostrano anche vivacità e dinamicità: un bene comune che permette un nuovo rapporto con la città, che stiamo studiando nell’ambito di una ricerca condotta con la Regione Sardegna”.
Giovanni Battista Cocco ha quindi illustrato i progetti in corso per il recupero di una zona del quartiere di Sant’Avendrace e della stazione ferroviaria di Villacidro, che – come comunicato nelle scorse settimane – grazie ai ricercatori del DICAAR diventerà una modernissima ciclostazione