Entra nella fase operativa il progetto “SUPERA - Supporting the Promotion of Equality in Research and Academia”, finanziato da Horizon2020 e coordinato per il nostro Ateneo da Luigi Raffo: a breve un questionario on line, una rete di monitoraggio permanente in tutto l’Ateneo e una serie di FAB LAB sul tema. Perché la parità di genere si raggiunga anche nella ricerca scientifica. Resoconto, galleria fotografica e RASSEGNA STAMPA con i servizi andati in onda nei TG: la notizia rilanciata anche da ILSOLE24ORE e SKYTG24
15 January 2019
L'avvio dell'incontro di questa mattina

Per il Rettore Maria Del Zompo si tratta di "un progetto che aiuta a togliere la testa da sotto la sabbia, perchè applica il metodo scientifico ad una realtà che deve essere sottratta alle opinioni"

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 14 gennaio 2018 - “Si tratta di un progetto che aiuta a togliere la testa da sotto la sabbia, sono molto contenta: si propone di applicare il metodo scientifico ad una realtà che ha bisogno di uscire dalla melma delle opinioni discordanti. Qui non si tratta di ascoltare opinioni, ma di cercare di comprendere bene le dimensioni di un fenomeno che esiste, e tutti insieme - docenti, personale, studenti - portare avanti un percorso di lotta alla discriminazione e di promozione della parità di genere”. Così Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, loda il bel successo di “SUPERA - Supporting the Promotion of Equality in Research and Academia”, che vede l’Ateneo del capoluogo sardo partner di uno degli appena due progetti approvati in tutta Europa sul tema dell’equilibrio di genere, a valere sui fondi Horizon2020.

“Il messaggio che vorrei passasse – ha chiarito in apertura Luigi Raffo, coordinatore locale di SUPERA - è che nessuno di noi è sufficientemente distante dalle questioni di genere per non occuparsi di gender equality plan, perché parlare di gender equality plan significa parlare di merito, della qualità della nostra ricerca, della qualità della nostra vita professionale e non".

Ester Cois e Luigi Raffo durante l'incontro di presentazione di SUPERA
Ester Cois e Luigi Raffo durante l'incontro di presentazione di SUPERA
Un breve estratto dell'intervento di Luigi Raffo

Secondo Luigi Raffo, coordinatore locale del progetto, "parlare di gender equality plan significa parlare di merito, della qualità della nostra ricerca, della qualità della nostra vita professionale e non"

CALL TO ACTION. Una vera e propria chiamata all’azione di tutti - docenti, personale e studenti - che parte dai dati dell’Ateneo, che – ha rivelato il Magnifico – “sono preoccupanti. Tra i ricercatori di tipo B (quelli candidati a diventare associati) c’è un disequilibrio di genere imponente, mentre tra quelli di tipo A non c’è. È chiaro che lo squilibrio è un dato di fatto che risale a un problema ancestrale, perché sono scelte che vengono fatte usando la parte del cervello legata alla emotività. È importantissimo acquisire i dati e vedere cosa si può fare”.

PASSIONE ED ENTUSIASMO. Esattamente quello che si propone di fare l’entusiasta team del progetto: “Vogliamo una inclusività al 100% - ha dettagliato Cristina Cabras - Socenti e studenti andranno a caccia dei pregiudizi in ogni campo. Siamo molto motivati e andremo avanti grazie al coinvolgimento di tutti. Il genere deve restare soltanto una contaminazione, una possibilità condivisa per tutte e per tutti”.

L'intervento di Cristina Cabras
L'intervento di Cristina Cabras
La notizia letta da Paolo Mastino all'interno del TG della RAI delle 14 del 14 gennaio 2019

Francesco Mola, presidente del Comitato Unico di Garanzia: "E' affascinante l’idea di costruire qualcosa di sistematico, con scalabilità e portabilità: si tratta di una iniziativa esportabile in altri contesti"

In fase di avvio – ha spiegato Ester Cois – SUPERA prevede la somministrazione di un questionario on line che sarà compilabile in 15 minuti, e la creazione di una rete permanente su base volontaria in tutto l’organigramma dell’Ateneo, una sorta di “sentinelle” che scoveranno le criticità. A questi si affiancheranno i FABLAB, specifici laboratori sul tema. Successivamente, la predisposizione di idonei strumenti di comunicazione completerà il progetto, che rimarrà aperto per successive implementazioni.

LE AZIONI DA COMPIERE E GIA’ COMPIUTE. A buon diritto il Prorettore vicario e Presidente del Comitato Unico di Garanzia, Francesco Mola, ha affermato che “si tratta di una iniziativa UniCa lanciata più con l’entusiasmo che con la razionalità. Sarà per questo fondamentale l’analisi del contesto, è affascinante l’idea di costruire qualcosa di sistematico, con scalabilità e portabilità: si tratta di una iniziativa esportabile in altri contesti. Per questo è importante aver ottenuto il coinvolgimento della Presidenza della Regione autonoma della Sardegna”.

Ester Cois durante l'incontro di questa mattina
Ester Cois durante l'incontro di questa mattina
Il servizio di Maurizio Melis nel TG di TCS del 14 gennaio 2019

Ester Cois: "Uno strumento a disposizione delle politiche di inclusione dell’ateneo in tutti gli ambiti in cui lavora, progettuale e partecipativo. Dovrà coinvolgere tutte le componenti della nostra università"

“Finora abbiamo fatto cose piccole, ma importanti – ha aggiunto il Rettore – Penso alla premialità a quei Dipartimenti che riequilibrano il genere, e al fatto che raccomandiamo che nelle commissioni di concorso si cerchi di avere qualche volta una maggioranza femminile. La strada è lunga, ma anche un certo modo di portare avanti la politica tende a favorire l’idea di mascolinità nella nostra società: devi essere per forza deciso, duro, tratti caratteriali che certamente non appartengono di base ad una figura femminile”.

“Si partirà dall’analisi – ha precisato la prof.ssa Cabras - poi si passerà alla pianificazione, alla implementazione del gender equality plan, quindi il monitoraggio per il miglioramento continuo in base ai risultati riscontrati”.

SUPERA, STRUMENTO DI CAMBIAMENTO. “Sarà un percorso lungo 4 anni verso il piano per la parità di genere – ha specificato la prof.ssa Cois - Uno strumento a disposizione delle politiche di inclusione dell’ateneo in tutti gli ambiti in cui lavora, progettuale e partecipativo. Dovrà coinvolgere tutte le componenti della nostra università: UniCa è agente di promozione della parità di genere, #SuperaProject è uno strumento di cambiamento, promuove principi di equità e cittadinanza sostanziale”.

Silvia Balia, Clementina Casula e Giovanni Sulis: tre dei docenti impegnati nel progetto
Silvia Balia, Clementina Casula e Giovanni Sulis: tre dei docenti impegnati nel progetto
La notizia letta da Gabriele Russo all'interno del TG della RAI delle 19.35 del 14 gennaio 2019

Cristina Cabras: "L’elemento di genere a parità di curriculum influenza il risultato che si ottiene nella valutazione. Vogliamo non solo rilevare, ma comprendere e spiegare le ragioni delle disuguaglianze"

“Intervenire sugli effetti negativi degli stereotipi e dei pregiudizi è indispensabile – ha aggiunto Cristina Cabras - La letteratura scientifica mostra che si tratta di pregiudizi presenti gin dalla tenera età. L’elemento di genere a parità di curriculum influenza il risultato che si ottiene nella valutazione. Il nostro obiettivo – grazie alla sensibilità del Rettore che ha fortemente voluto questo progetto - è non solo rilevare, ma comprendere e spiegare le ragioni delle disuguaglianze”.

La conclusione del Magnifico: “Per crescere – ha raccomandato - la nostra società deve interagire, confrontarsi, ascoltare e poi decidere: questo stile porta certamente ad una convivenza veramente inclusiva che piace. Abbiamo una responsabilità sociale precisa anche in questo senso”.

Luigi Raffo intervistato dalla stampa a margine del convegno di presentazione del progetto SUPERA
Luigi Raffo intervistato dalla stampa a margine del convegno di presentazione del progetto SUPERA

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA di martedì 15 gennaio 2019
Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Presentazione
Parità di genere, un progetto europeo

Lo smartphone ha pregiudizi di razza e di sesso? Sì, perché li ha l'autore del software: il riconoscimento facciale sbaglia nello 0,8 per cento dei casi se lo usa un maschio bianco, nel 34,7 se va in mano a una donna di colore. E anche i nuovi farmaci sono testati soprattutto sui maschi, per i quali sono dunque più efficaci. L'esempio di Luigi Raffo, professore della facoltà di Ingegneria e referente per i progetti internazionali dell'Ateneo, apre gli occhi sulle discriminazioni di genere. Fa altrettanto la rettrice Maria Del Zompo: nei 96 atenei statali italiani può contare solo su tre colleghe.
Cosa fare? Il progetto europeo “Supera”: l'Università cittadina ha vinto un finanziamento da 280mila euro. Si parte con un questionario che sarà compilato da docenti, amministrativi e studenti. Dopo aver compreso che cosa rallenta le donne nella carriera, l'Ateneo adotterà un piano per pareggiare i conti e, dopo quattro anni, ridistribuirà il questionario per capire che cosa è stato fatto. E cosa no. «Un progetto importante», spiega il prorettore Francesco Mola, «al quale collaborano tra gli altri Cristina Cabras ed Ester Cois».
A proposito: le rettrici sono poche perché le donne non si candidano. E perché spesso le donne non votano per le donne. Ora l'Università vuole scoprire perché.
Luigi Almiento

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

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