di Sergio Nuvoli

Cagliari, 23 ottobre 2018 - “Bisogna dare un segnale di sicurezza e di esempi validi: quelle di noi che sono un po’ più grandi devono dare di più, per indicare donne in posizioni apicali all’interno del proprio percorso. Siamo brave a fare lobby, ma siamo disabituate”. E’ stato un intervento appassionato, quello del Rettore Maria Del Zompo all’incontro di presentazione della proposta di legge firmata dall’ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini che punta a raggiungere il 62% di occupazione femminile in Italia. L’iniziativa “Forza ragazze, al lavoro” – che ha riempito all’inverosimile l’Aula Anfiteatro della Regione Sardegna – è stata organizzata dalla Consigliera di Parità, Maria Tiziana Putzolu, ed era dedicata alla memoria di Valeria Solesin, la dottoranda di ricerca italiana trucidata nel tragico attentato del Bataclan: presenti in sala anche il prorettore vicario, Francesco Mola, e quello alla Didattica, Ignazio Putzu.

“In Consiglio di Facoltà qualche anno fa – ha raccontato la prof.ssa Del Zompo - ho sentito il peso negativo, tribale, di chi mi chiedeva di come mi permettessi a candidarmi Rettore. In quelle ore ho sentito tutto il peso di questa situazione, ed è stato decisivo confrontarmi con una collega e amica. Non bisogna rimanere sole in queste decisioni, bisogna essere sempre unite tra di noi: si passa dalla condivisione del problema e dalla condivisione della soluzione, insieme ai nostri amici, fratelli, genitori, padri, compagni, che devono combattere con noi questa battaglia”. Tanti gli interventi al dibattito, tra cui quello di Lilli Pruna, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro, che si è soffermata sulle disparità di genere nei luoghi di lavoro e ancora di più sulle inaccettabili differenze salariali tra uomini e donne.

Il Rettore ha indicato una rotta molto chiara: “Diamoci da fare e costruiamo la base insieme per portare avanti un discorso politico su questo tema – ha detto - Occorre portare avanti questo discorso dal punto di vista culturale: è importante per la nostra crescita e per quella della società in cui viviamo. All’Università di Cagliari abbiamo attivato le Stanze rosa, poi il baby parking, per le nostre studentesse, per le mamme e anche per i papà. Ma è un problema legato alle difficoltà nel percorso che tutte noi dobbiamo affrontare: abbiamo anche inserito dei criteri di distribuzione specifici dei punti organico, che in accademia sono molto importanti. Ma l’aspetto decisivo da affrontare è certamente quello culturale”.