Ordinario di Storia delle scienze al Dipartimento di pedagogia, psicologia e filosofia, lo specialista è uno dei massimi esperti al mondo dello scienziato pisano. La missiva "ritrovata" era in una biblioteca di Londra, in possesso della Royal society da 250 anni
26 September 2018
Michele Camerota è ordinario di Storia delle scienze e delle tecniche. Insegna nel corso di laurea in Scienze della comunicazione

La lettera "ritrovata" a Londra: un percorso che ha avuto un approccio e una condivisione universitaria multidisciplinare

Mario Frongia


La lettera di cui gli studiosi avevano perso le tracce è quella in cui Galileo Galilei sostiene le sue tesi contro l'idea, sostenuta dalla Chiesa, che fosse il Sole a ruotare intorno alla Terra. La lettera risale al 1613, è lunga sette pagine ed è firmata in calce G. G. Galileo la indirizza all'amico Benedetto Castelli, matematico dell'università di Pisa. Il testo contiene affermazioni ad alto peso specifico. Infatti, Galileo sostiene per la prima volta che la ricerca scientifica deve essere libera dalla dottrina teologica. Di fatto, la lettera scatena un putiferio. E ne nasce anche un giallo.

 

 

L'immagine della lettera inviata dallo scienziato toscano a un amico
L'immagine della lettera inviata dallo scienziato toscano a un amico

L'analisi filologica della lettera scovata dal ricercatore Salvatore Ricciardo è stata effettuata dal professor Camerota

LA SCOPERTA ITALIANA. Intanto, va precisato che la lettera si trovava in una biblioteca di Londra. Ed è stata scoperta da un ricercatore italiano nella biblioteca della Royal Society. Del testo finora si conoscevano due copie, una delle quali con toni più soft. "Ora sappiamo che lo scienziato la riscrisse" ha commentato il team di ricercatori composto da Salvatore Ricciardo, ricercatore dell'università di Bergamo, il suo supervisore Franco Giudice e lo storico dell’ateneo di Cagliari, Michele Camerota, autore dell'analisi filologica del testo della lettera. Di fatto, la lettera era sfuggita all’attenzione degli storici ed era in possesso della Royal Society da almeno 250 anni. Il documento ritrovato da Ricciardo mostra che lo scienziato avrebbe corretto ed edulcorato le proprie parole, per evitare l'ira dell'Inquisizione. Ricciardo, Giudice e Camerota hanno verificato l'originalità della lettera confrontando singole parole con altre simili scritte da Galileo nello stesso periodo. La scoperta è descritta in un articolo che sarà pubblicato sulla rivista Notes and Records della Royal Society.

 

Le parole che confutano la tesi della Chiesa, che sostiene la rotazione del sole attorno alla terra, vengono rilanciate dall'astrofisico, matematico e filosofo
Le parole che confutano la tesi della Chiesa, che sostiene la rotazione del sole attorno alla terra, vengono rilanciate dall'astrofisico, matematico e filosofo

Michele Camerota, eccellenza dell'ateneo, insegna nella facoltà di Studi umanistici dell'ateneo di Cagliari

Michele Camerota è ordinario di Storia delle scienze e delle tecniche nel corso di laurea in Scienze della comunicazione (Dipartimento di pedagogia, psicologia e filosofia, facoltà di Studi umanistici dell’Università di Cagliari). Ritenuto uno dei massimi esperti al mondo delle opere e della vita di Galileo Galilei, dirige la rivista internazionale “Galilæana. Journal of Galilean Studies”. Promotore e organizzatore di numerosi eventi congressuali, formativi e di ricerca, ha diretto anche il Master universitario di II livello in Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo. I suoi saggi sono pubblicati, tra gli altri, da Donzelli e Einaudi. In sostanza, un altro pregiato tassello nel pianeta della formazione accademica avanzata, con importanti riverberi anche per la reputazione dell'UNiversità di Cagliari.
 

Una tavola che riproduce le fasi lunari, studiate da Galileo Galilei (15 febbraio 1564, Pisa -ennaio 1642, Arcetri)
Una tavola che riproduce le fasi lunari, studiate da Galileo Galilei (15 febbraio 1564, Pisa -ennaio 1642, Arcetri)

Lo scoop di Nature, rilanciato dai media generalisti e scientifici internazionali

Il testo della lettera - Castelli a un certo punto aveva rimandato a Galileo la sua lettera - è zeppo di correzioni, con modifiche significative. La rivista internazionale Nature, che ha anticipato la scoperta, ha evidenziato alcuni passaggi cardine. Ad esempio, in un punto l'aggettivo "falso" attribuito ad "alcune affermazioni della Bibbia" è sostituito con un "appare diverso dalla verità". Ma sotto le modifiche e le cancellature, il testo originale risulta proprio quello trasmesso da Lorini al Tribunale dell'Inquisizione. A seguire, titolo, catenaccio e alcuni stralci del servizio di Nature. “Discovery of Galileo’s long-lost letter shows he edited his heretical ideas to fool the Inquisition - Exclusive: Document shows that the astronomer toned down the claims that triggered science history’s most infamous battle - then lied about his edits. Close up of Galileo's letter (…) Ricciardo, together with his supervisor Franco Giudice at the University of Bergamo and science historian Michele Camerota of the University of Cagliari, describe the letter’s details and implications in an article in press at the Royal Society journal Notes and Records. Some science historians declined to comment on the finding before they had scrutinized the article”. (…)
Nature 561, 441-442 (2018)
 

Nature, una recente copertina della bibbia indiscussa del mondo della scienza
Nature, una recente copertina della bibbia indiscussa del mondo della scienza

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