Oltre alla municipalità gallurese, anche Università di Pisa, sezioni Anci di Toscana e Liguria, Accademia di Nizza e Camera di commercio di Bastia fanno parte del pool coinvolto negli studi condotti dallo staff guidato da Paolo Fadda. Dalle ricerche sui “rumori” da traffico nelle città portuali maturano concreti benefici per operatori, residenti, turisti e passeggeri
05 September 2018
Olbia. I partecipanti all'evento di lancio di List port, tenutosi nella sala della Stazione marittima

Clima acustico delle città portuali: azione congiunta con benefici per operatori, turisti e residenti

Mario Frongia

Ieri, martedì 4 settembre, alle 9.30, la Stazione marittima del porto di Olbia ha ospitato la presentazione di “List Port - Limitazione inquinamento sonoro da traffico nei porti commerciali”. Ai lavori hanno preso parte il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. Il presidente dell’Autorità del mare-Sardegna, Massimo Deiana, ha inviato una lettera di saluto e di auspicio per i lavori. Paolo Fadda (responsabile scientifico del progetto - Dicaar, dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari) ha esposto le linee guida del progetto di cui l’ateneo del capoluogo è capofila. Nella foto, da sinistra a destra, alcuni dei partecipanti alla presentazione: Felice  D’Alessandro (Comune olbia), Alessandro Farina (UniPi), Roberto Bertucelli (Autorità del mare-Sardegna, che ha ospitato il Comitato dI piilotaggio), Pierluigi Vinai (Anci Liguria), Marino Lupi (UniPi), Federico Sollai e Paolo Fadda (UniCa), Rachel Schaefer (Gip Fipan), Graziella Orrù (Comune Olbia) Romain Goura (Gip Fipan), Annalisa Mariotti e Gianna Masu (Comune olbia) e Fabiola Nucifora (UniCa).

La stazione marittima di Olbia
La stazione marittima di Olbia

Gestione traffico e inquinamento acustico, i progetti cluster, stato dell'arte e nuove prospettive

Nel corso dei lavori, su “L’inquinamento acustico nelle città portuali e i contesti territoriali; il punto di vista dei partner del progetto List port” sono intervenuti, oltre al professor Fadda, i rappresentanti delle sezioni regionali Anci di Toscana e Liguria, Università di Pisa, Gip Fipan (Groupement d’Intérêt Public Formation et Insertion Professionnel le Academie de Nice), Camera commercio Bastia e Alta Corsica. Sul tema, “L’impatto acustico nei porti: stato dell’arte e nuove prospettive del cluster dei progetti sull’acustico” sono stati presentati i progetti Report (Università Genova), Monacumen e Rumble (Autorità del mare-Sardegna) e Decibel (Camera commercio Bastia). Su “Limitazione inquinamento sonoro da traffico nei porti commerciali” relazioni dei partner del progetto” con in testa gli specialisti dell’Università di Cagliari, il Comune di Olbia, le Associazioni nazionali comuni italiani di Toscana e Liguria, l’Università di Pisa, il Gip Fipan e la  Chambre de Commerce et d’Industrie de Bastia et de la Haute-Corse. Il gruppo di lavoro coordinato da Paolo Fadda è composto dai docenti Roberto Baccoli e Gianfranco Fancello, da Federico Sollai (ingegnere, collaboratore Dicaar) e Fabiola Nucifora (amministrazione).

 

Il gruppo di lavoro "List port". Da sinistra, Roberto Baccoli,  Federico Sollai,  Fabiola Nucifora, Gianfranco Fancello e Paolo Fadda
Il gruppo di lavoro "List port". Da sinistra, Roberto Baccoli, Federico Sollai, Fabiola Nucifora, Gianfranco Fancello e Paolo Fadda

Sistemi integrati di gestione del traffico per migliorare il clima acustico delle città portuali

 “La sfida di List port è quella di migliorare il clima acustico delle città portuali con l'utilizzo di sistemi integrati Its di gestione del traffico. L’obiettivo generale è quello di valutare - ha spiegato Paolo Fadda - come tali sistemi incidano sulla riduzione dei volumi di traffico e quindi delle pressioni sonore in ambito portuale ed urbano”. Il progetto prevede il monitoraggio dei livelli di traffico e di rumore nei porti e nelle principali arterie viarie. A seguire, verranno modellizzate le reti stradali, “al fine di disporre di un modello virtuale in grado di simulare nuovi scenari di rete. I beneficiari finali saranno i residenti ed i visitatori nelle città portuali, mentre quelli di secondo livello saranno gli operatori portuali che potranno contare su una gestione ottimale degli accessi al porto e di una più efficace gestione del traffico interno. Il progetto si fonda su un approccio transfrontaliero, dove i risultati ottenuti nelle sperimentazioni nelle quattro città pilota, verranno valutati e confrontati rispetto alle diverse conformazioni urbane, orografiche e territoriali, per definire una standardizzazione metodologica e modellistica e la loro successiva replicabilità in altri contesti” rimarca il professor Fadda. List port persegue alcuni obiettivi della direttiva 2002/49/CE: condivisione politica integrata e sinergica per riduzione inquinamento acustico, sviluppo buone pratiche per definire un approccio metodologico standardizzato per le diverse città portuali, definizione di procedimento progettuale standardizzato che si presti alla scalabilità e replicabilità in altri contesti urbani portuali. 

I progetti UE: transfrontalieri e innovativi, da sempre con gli specialisti dell'ateneo in prima fila
I progetti UE: transfrontalieri e innovativi, da sempre con gli specialisti dell'ateneo in prima fila

CRESCERE INSIEME OLTRE LE FRONTIERE è lo slogan della Giornata europea della cooperazione

Durante il lancio del progetto List, è stata promossa la "Giornata Europea della Cooperazione" (European Cooperation Day), che si tiene in Europa il 21 settembre. L’evento, istituito nel 2012, è dedicato alla Cooperazione territoriale europea, ovvero anche all’importanza di progetti trasnfrontalieri quali List port. L’obiettivo della campagna, il cui slogan è «Sharing borders, growing closer» (crescere insieme oltre le frontiere), è quello di festeggiare i successi della cooperazione tra paesi e regioni europee. Fin dall’inizio degli anni novanta, più di 20.000 progetti, cofinanziati dall’Unione Europea, hanno contribuito a migliorare la vita dei cittadini europei attraverso le frontiere, dalla creazione di posti di lavoro alla tutela .

 

"Sharing borders, growing closer" festeggia i successi della cooperazione tra paesi e regioni europee. Fin dall’inizio degli anni novanta, più di 20.000 prog
"Sharing borders, growing closer" festeggia i successi della cooperazione tra paesi e regioni europee. Fin dall’inizio degli anni novanta, più di 20.000 prog

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