Le diverse missioni archeologiche dell’Università di Cagliari si raccontano a Serri, mercoledì 25 luglio nell’area archeologica di Santa Vittoria, in occasione del primo archeo-talk promosso da Vestigia UniCa
23 July 2018
La locandina dell'evento

di Valeria Aresu

Cagliari, 24 luglio 2018 - Si svolgerà mercoledì 25 luglio, a partire dalle 17.30 nell’area archeologica di Santa Vittoria di Serri, “I Paesi dell’Archeologia”, il primo archeo-talk che si propone di innescare nuove connessioni tra uomini e territorio, attraverso il dialogo tra le esperienze di archeologia più significative del contesto sardo.

L’iniziativa - promossa dal Vestigia UniCa, il laboratorio di didattica e comunicazione dell’Università di Cagliari, e dal Comune di Serri – rientra nell’ambito delle attività di “UniCa C’è”, il progetto che mira a mostrare al grande pubblico le ricerche  e l’impegno del nostro ateneo per la creazione di nuove reti che favoriscano il confronto tra realtà locali ed internazionali.

Il dibattito sarà introdotto e moderato da Fabio Pinna, ricercatore e docente di Archeologia cristiana e medievale,  e ospiterà, insieme ai docenti e ai ricercatori del nostro ateneo, anche l’Università di Granada, la Brown University, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna.

A partire dalle 16 e per tutta la durata dell’evento sarà possibile visitare l’area di scavo diretta dal Giacomo Paglietti. In occasione dell’evento si svolgerà inoltre la prima edizione del progetto “Lègami - atto primo”, a cura dell’Associazione culturale Clematis, il cui scopo è quello di raccogliere punti di vista, storie, percezioni, ricordi e dati scientifici legati al territorio e ai suoi punti di interesse storico-culturale, raccontati in prima persona da chi ci vive o ne è legato in qualche modo, dando rilievo alla contrapposizione di diversi livelli di lettura.

La Sala delle Assemblee Federali a Serri
La Sala delle Assemblee Federali a Serri

PROGRAMMA

Dalle ore 16.00: visita all’area di scavo diretta da Giacomo Paglietti; atto I del progetto Legàmi, promosso dall'Associazione culturale Clematis.
Dalle h. 17.30:
- Saluti del sindaco Samuele Antonio Gaviano,
- Introduce e modera Fabio Pinna docente dell’Università di Cagliari
Interventi:
- Serri, la sfida di rendere accessibili le ricerche nell’area di Santa Vittoria (Giacomo Paglietti, Area Archeologica di Santa Vittoria di Serri e Federico Porcedda, Comune di Serri e Phd Candidate, Universidad de Granada)
- Villaverde, tra materiale e digitale, il racconto dell’indagine di Bruncu e s’Omu (Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari e Valentina Matta, Aarhus University)
- Cagliari, secoli di storia sacra dalla Sella del diavolo (Maria Adele Ibba, Università di Cagliari)
- Luogosanto, una comunità che riscopre le proprie radici medievali indagando il Palazzo di Baldu (Riccardo Mura, ufficio turistico del Comune di Luogosanto)
- San Vero Milis; Alfonso Stiglitz (Comune di San Vero Milis) e Peter van Dommelen, Joukowsky Institute for Archaeology and the Ancient World - Brown University)
- Pau, le vie dell’Ossidiana tra museo e scavo archeologico (Laura Fanti, Università di Cagliari e Giulia Balzano, Museo dell’Ossidiana)
- UniCa C’è, idee e buone pratiche per archeologi in formazione (Mattia Sanna Montanelli, Università di Cagliari)
- La Sardegna, una terra dell’archeologia, da custodire e rendere viva (Chiara Pilo, Gianfranca Salis, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Cagliari)
- Granada, Praticare archeologia con le comunità della Spagna meridionale (Juan Antonio Camara Serrano, Liliana Spanedda, Universidad de Granada)
- Web radio e archeologia. Un progetto innovativo della community Let’s Dig Again (Andrea Bellotti, Università di Siena)

COME RAGGIUNGERE SERRI

Serri è facilmente raggiungibile per chi parte da Cagliari, percorrendo la Strada Statale 131: al bivio
di Monastir (km 21,600) si svolta a destra e dopo aver attraversato Senorbì, Suelli e Mandas (ss 128) si giunge a Serri. In alternativa prima di arrivare a Senorbì è percorribile la nuova strada 128 bis che conduce fino all’uscita di Suelli percorrendola poi in direzione Mandas.
Per chi volesse raggiungere Serri da Sassari, Nuoro o Oristano si consiglia di deviare al bivio di Villasanta (km 42,000) in direzione Villamar, svoltando poi a destra per Villanovafranca, Mandas e proseguendo poi fino a Serri. A poche decine di metri dall’ingresso del paese si prende sulla sinistra la via Santa Vittoria (4 km) che porta al complesso archeologico.

IL SITO DI SANTA VITTORIA

Il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri è noto fin dagli inizi del secolo scorso grazie alle campagne di scavo archeologico svolte da Antonio Taramelli. In posizione di largo dominio geografico, il santuario è stato fin dall’antichità punto di riferimento delle comunità del territorio: tra l’età del Bronzo e la prima età del Ferro si sviluppa un vasto villaggio con strutture di diversa destinazione di tipo abitativa, collettiva e cultuale. L’occupazione prosegue nelle successive fasi d’età punica e romana ma la presenza umana in quest’epoca potrebbe ricondursi al controllo strategico dei valichi che conducono nell’entroterra piuttosto che alla frequentazione di un luogo di culto. Al periodo bizantino sono riferibili alcune sepolture e il primo impianto della piccola chiesa testimonianza del fatto che l’area conservava in questa fase ancora una valenza sacra. L’intitolatura della chiesa a Santa Vittoria martire, è probabile indizio di una presenza di monaci Vittorini. La festa la cui origine è connessa col rinnovo dei contratti nell’ambito agro-pastorale si svolge nella giornata dell’11 settembre con l’accompagnamento in corteo processionale del simulacro della Santa.

Il Santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri
Il Santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri

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