Il work shop curato dagli specialisti cagliaritani Maria Cristina Porcu, Augusto Montisci e Fabio Soccodato, con gli specialisti del California Institute of technology e dell’Università di Valencia: proficua occasione di scambio, formazione e confronto internazionale
17 July 2018
Pasadena-Los Angeles. Da sinistra, Maria Cristina Porcu, Milena Scano, Matteo Arricca, Christian Sarritzu e Pietro Milillo all'ingresso del Jpl, uno dei templi più evoluti sulle tematiche missilistiche e spaziali

Sinergia e visione d'insieme per poter competere su ambiti internazionali

Mario Frongia

Tre dipartimenti coinvolti (Dimcm: Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, diretto da Giacomo Cao - Diee: Ingegneria elettrica ed elettronica, Fabrizio Pilo e Dicaar: Ingegneria civile, ambientale e architettura, Antonello Sanna), ottanta tra ingegneri, studenti e specializzandi in aula, un percorso di relazioni internazionali pluriennale, tre studenti con tesi di laurea maturate tra Mosul e il Jet propulsion laboratory di Los Angeles: un insieme che mette in evidenza buone pratiche, temi innovativi, progetti di ricerca multidisciplinari e di rilievo planetario. Il work shop tenutosi nei giorni scorsi nell’aula magna della facoltà di Ingegneria (via Marengo-piazza d’Armi) è stato il collante di un segmento di eccellenza dell’Università di Cagliari. Ai lavori - presentati dal presidente della facoltà di Ingegneria, Corrado Zoppi - ha partecipato anche l'Ordine degli ingegneri di Cagliari. 

 

Corrado Zoppi introduce il work shop internazionale su Civil structures health monitoring using advanced satellite remote sensing techniques
Corrado Zoppi introduce il work shop internazionale su Civil structures health monitoring using advanced satellite remote sensing techniques

Ricerca di rango planetario e formazione all'avanguardia da Dimcm, Diee e Dicaar

I lavori del work shop, curati, dai docenti Maria Cristina Porcu (Dimcm) e Augusto Montisci (Diee), con la collaborazione di Fabio Soccodato (Dicaar), hanno avuto per cornice il monitoraggio delle strutture civili terrestri con l’impiego di sistemi e tecnologie avanzate attraverso l’uso di satelliti controllati da remoto (Civil structures health monitoring using advanced satellite remote sensing techniques). Al workshop sono intervenuti Pedro Calderòn (Departamento de ingeniería de la construcción, Università di Valencia) e Pietro Milillo (ricercatore al Nasa Jet Propulsion Laboratory, California Institute of Technology - Pasadena, Los Angeles). Un insieme di competenze indispensabile per affrontare tematiche particolarmente innovative, delicate e attuali. Il professor Calderon, esperto in monitoraggio strutturale con tecniche classiche ed innovative (fibre ottiche), si occupa di un possibile affiancamento delle tecniche di monitoraggio da remoto (con dati satellitari) a quelle più tradizionali da eseguire in loco. La collaborazione tra la professoressa Porcu e i professori Calderòn e Jose Adam (Università di Valencia) vanta anche un Bilateral agreement per lo scambio Erasmus di studenti e docenti. La collaborazione tra Pietro Milillo e Maria Cristina Porcu è nata su un tema di ricerca ambizioso: la possibilità di utilizzare dati satellitari radar ad apertura sintetica per il monitoraggio di fenomeni di interesse dell’ingegneria civile. Un progetto che ha coinvolto anche i professori Montisci, esperto in elaborazione ed analisi di big-data e di reti neurali artificiali, e Soccodato, esperto in Ingegneria geotecnica.

 

Una fase del work shop. Da sinistra, Pietro Milillo, Maria Cristina Porcu, Augusto Montisci e Pedro Calderon
Una fase del work shop. Da sinistra, Pietro Milillo, Maria Cristina Porcu, Augusto Montisci e Pedro Calderon

Un incoraggiante e promettente filo specialistico che unisce tesi di laurea, formazione all'estero, relazioni forti tra i docenti dell'ateneo di Cagliari e altre accademie accreditate

Il workshop internazionale è stata preziosa occasione anche per una sorta di check up dei lavori di ricerca e mobilità degli studenti. Sono stati coinvolti nel lavoro di ricerca anche tre studenti della laurea magistrale in Ingegneria civile-indirizzo strutture, che hanno sviluppato le tesi di laurea su questi temi e sono stati per novanta giorni al Nasa Jpl da vincitori di Borsa Globus placement. Matteo Arricca e Christian Sarritzu, con la supervisione dei professori Porcu, Soccodato e Milillo, hanno sviluppato la loro tesi sulla diga di Mosul, in Iraq, soggetta ad un pericoloso fenomeno di subsidenza a causa della presenza di strati di roccia molto solubile. Sarritzu si è laureato a marzo con 110/110 e lode, mentre Arricca si laureerà nella sessione di settembre/ottobre. Milena Scano, seguita da Porcu, Montisci e Milillo, discuterà la tesi - Metodi basati sulle reti neurali per un sistema di monitoraggio in ambito urbano ed extraurbano - entro questo mese.

 

Un satellite radar ad apertura sintetica. I ricercatori sfruttano ed elaborano i dati ottenuti dal monitoraggio con macchine e strumenti particolarmente sofisticati
Un satellite radar ad apertura sintetica. I ricercatori sfruttano ed elaborano i dati ottenuti dal monitoraggio con macchine e strumenti particolarmente sofisticati

Visiting professor su tematiche ad alto valore scientifico e didattico

Maria Cristina Porcu è stata Visiting professor al Nasa Jpl con il programma Mosglob-mobilità docenti. Pietro Milillo è attualmente a Cagliari come Visiting professor nell’ambito del Programma finanziato dalla Regione Sardegna, invitato dal Augusto Montisci, e tiene il corso “Synthetic aperture radar (Sar) interferometry: processing, geophysical and engineering applications”. La partecipazione al corso dà diritto a crediti per gli studenti in Ingegneria civile, elettrica e meccanica.

 

Maria Cristina Porcu e Pietro Milillo. La collaborazione tra specialisti e centri di ricerca è stata avviata due anni fa
Maria Cristina Porcu e Pietro Milillo. La collaborazione tra specialisti e centri di ricerca è stata avviata due anni fa

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