Cresce l’attrattività degli Atenei sardi con la delibera della Giunta regionale che ha esteso la soglia ISEE per accedere ai benefici dell'ERSU e ne ha rideterminato le cifre. Il provvedimento affianca quello autonomo di UniCa che ha esteso la no tax area e l’aumento dei corsi di laurea magistrale. Il Rettore: “Grande lavoro di squadra, grazie alle nostre associazioni studentesche, alla Giunta e al Consiglio regionale”. Resoconto, VIDEO, IMMAGINI e RASSEGNA STAMPA con il servizio del TG della RAI e l'intervista del Presidente del Consiglio degli studenti, Roberto Vacca, nel TG della RAI
25 June 2018
Da sinistra: Roberto Deriu, Maria Del Zompo, Francesco Pigliaru, Giuseppe Dessena, Federico Orrù

Il ringraziamento del Rettore: "Alle associazioni studentesche, che non mollano su battaglie importanti come questa. Alla Giunta e al Consiglio regionale, che investono sul diritto allo studio dei sardi"

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 25 giugno 2018 -  “Siamo l’ateneo che qualitativamente cresce di più in Italia, stiamo migliorando tantissimo sulle lauree magistrali per far sì che gli studenti sardi restino nella nostra regione. Anche l’accreditamento recentemente ottenuto mostra che la qualità della ricerca del nostro Ateneo è molto alta”. Lo ha detto il Rettore Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione degli ultimi provvedimenti assunti dalla Giunta regionale in favore del diritto allo studio dei giovani sardi.

“Ringrazio prima di tutto le associazioni studentesche per questo risultato – ha detto il Magnifico – Ragazzi colti, preparati e che non mollano in battaglie importanti come questa. Ringrazio a nome di tutti gli studenti la Giunta, l’assessore e il Consiglio regionale che mostrano di voler investire in modo da ampliare il diritto allo studio. I risultati si vedranno nel tempo: studiare è un sacrificio, e le borse di studio lo rendono un po’ meno gravoso. L’Ateneo sta facendo di tutto per migliorare i propri livelli qualitativi della ricerca, della didattica e dei servizi”.

Il Rettore con il Presidente della Regione e l'assessore alla Pubblica Istruzione
Il Rettore con il Presidente della Regione e l'assessore alla Pubblica Istruzione
GUARDA L'INTERVENTO DEL RETTORE ALLA CONFERENZA STAMPA

Il monito del Governatore: "Servono laureati capaci di dare del tu al cambiamento". Aumentato l'importo delle borse: per un fuori sede quasi 5200 euro, ad uno studente in sede quasi 2000

“Servono laureati che siano capaci di dare del ‘tu’ al cambiamento”, ha detto il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che ha poi sottolineato il grande lavoro di squadra svolto con i due atenei, prima che l’assessore alla Pubblica istruzione, Beni culturali, Spettacolo e Sport Giuseppe Dessena illustrasse la delibera e Antonello Cannas, docente delegato dal Rettore dell’Università di Sassari, spiegasse il punto di vista dell’Ateneo turritano.

La Giunta ha esteso la soglia per accedere alle borse di studio ERSU da €20.000 a €23.253 di ISEE, adeguando anche l’indicatore ISPE con un’estensione sino a €50.550. Previsto anche l’adeguamento degli importi delle borse di studio ai minimi nazionali: quindi €5.174,66 per lo studente fuori sede, €2.852,71 per lo studente pendolare e €1.950,44 per studente in sede. A fronte di un aumento delle riduzioni delle borse per chi usufruisce di posto alloggio (da €1.275 a €1.990,25) e di servizio mensa (da €481 a €600), vi è un incremento netto delle borse di €562,41 per i fuori sede con posto alloggio e servizio mensa, di €1277,66 per i fuori sede con servizio mensa ma senza posto alloggio, di €658,71 per i pendolari che usufruiscono del servizio mensa, e di €491,44 per gli studenti in sede.

Giuseppe Dessena e Federico Orrù, assessore regionale e rappresentante degli studenti nel cda dell'ERSU
Giuseppe Dessena e Federico Orrù, assessore regionale e rappresentante degli studenti nel cda dell'ERSU
GUARDA L'INTERVISTA CON ROBERTO VACCA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEGLI STUDENTI, NEL TG DELLA RAI DEL 26 GIUGNO

“E’ una delibera importante – ha aggiunto Federico Orrù, rappresentante degli studenti nel cda dell’Ersu di Cagliari - che si aggiunge alla decisione autonoma dell’Università di Cagliari di innalzare la fascia degli studenti esenti dalle tasse"

“E’ una delibera importante – ha aggiunto Federico Orrù, rappresentante degli studenti nel cda dell’Ersu di Cagliari - che si aggiunge alla decisione autonoma dell’Università di Cagliari di innalzare la fascia degli studenti esenti dal pagamento delle tasse fino a 23mila euro di ISEE”.

“La delibera della Regione potrebbe far arrivare anche più fondi statali sul diritto allo studio – ha aggiunto il Rettore - Verificheremo i dati anche sul numero degli iscritti: puntiamo a diventare più attrattivi, trattenendo in Sardegna i ragazzi sardi che ora avranno a disposizione borse di studio che prima non c’erano”.

Nelle dichiarazioni del Presidente Pigliaru e dell’assessore Dessena, l’obiettivo è “raggiungere più di 9mila studenti con borse di studio più consistenti, passando dai 4200 studenti beneficiari del 2014 agli 8761 dello scorso anno”. Il consigliere regionale Roberto Deriu, presente alla conferenza stampa, ha invece sottolineato il grande impegno del Consiglio regionale sul tema del diritto allo studio.

Il Magnifico ha anche parlato della “nuova organizzazione dell’insegnamento della lingua inglese”, che riguarderà tutto l’Ateneo, prevista a partire dal nuovo anno accademico: tutti gli studenti potranno accedervi. “Sarà una rivoluzione – ha detto la prof.ssa Del Zompo - Ci saranno corsi e-learning e in presenza per aumentare le competenze di tutti i nostri iscritti. Faremo lo stesso sull’informatica, perché si tratta di competenze ormai indispensabili a tutti i laureati”.

Roberto Deriu, consigliere regionale, e Maria Del Zompo, Rettore
Roberto Deriu, consigliere regionale, e Maria Del Zompo, Rettore
GUARDA IL SERVIZIO DI MARIA SPIGONARDO NELL'EDIZIONE DELLE 19.35 DEL TG DELLA RAI DI DOMENICA 24 GIUGNO 2018

RASSEGNA STAMPA

LA NUOVA SARDEGNA del 26 giugno 2018
Atenei sardi, borse di studio più ricche
La Regione: da tre a 13 milioni
I prof: studenti non andate via

Prima pagina

C’è un record di cui la Sardegna può davvero vantarsi: Cagliari e Sassari saranno le due università italiane che, in percentuale, pagheranno più borse di studio rispetto al totale degli studenti. >Con l’utlimo finanziamento della Regione, cresciuto da 3 milioni del 2017 a 13 milioni attuali, e dopo aver ricalcolato soglie e importi dell’assegno annuale, il 25% dei 39mila iscritti dei due atenei avrà la certezza della borsa di studio. Intanto nei due atenei dell’isola si commentano i dati della Svimez, secondo cui un universitario sardo su 5 va a studiare fuori, nel Centro-Nord: “Anche qui si può spiccare il volo. Ma studiate l’inglese”.

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA

LA NUOVA SARDEGNA del 26 giugno 2018
La Regione porta le risorse da 3 a 13 milioni, assegno annuale da 5200 euro
Borse di studio più ricche e aumentano i beneficiari

Primo piano Pag. 2 e 3

CAGLIARI C'è un record di cui la Sardegna può davvero vantarsi: Cagliari e Sassari saranno le due università italiane che, in percentuale, pagheranno più borse di studio rispetto al totale degli studenti. Con l'ultimo finanziamento della Regione, cresciuto dai 3 milioni del 2017 ai 13 milioni attuali, e dopo aver ricalcolato soglie e importi dell'assegno annuale, il 25 per cento dei 39mila iscritti dei due atenei avrà a questo punto la certezza della borsa di studio. Al secondo posto, in questa speciale classifica, c'è il Piemonte, ma con un distacco di oltre dieci punti dalla Sardegna. «La nostra è una risposta diretta e assoluta al sacrosanto diritto allo studio», ha dichiarato per primo il presidente della Regione Francesco Pigliaru, con subito dopo il rettore Maria Del Zompo, Cagliari, che ha aggiunto «faremo un salto di qualità enorme», e infine Antonello Cannas, per l'occasione portavoce del rettore Massimo Carpinelli, Sassari: «Dal prossimo anno, daremo molte più possibilità ai giovani sardi di studiare nella loro terra». Oltre all'assessore all'istruzione, Giuseppe Dessena, e al consigliere regionale del Pd Roberto Deriu, è stato lui a insistere perché aumentasse il finanziamento, a dimostrarsi più che soddisfatti per il «l'ottimo risultato raggiunto» sono stati gli studenti. Hanno vinto, come loro stessi hanno ricordato, una lunga battaglia: «All'inizio, non siamo stati ascoltati, poi la politica ha capito che avevano ragione e oggi possiamo dire di aver vinta tutt'insieme». Soprattutto perché, compreso lo stanziamento della Regione, per le borse di studio alla fine ci saranno a disposizione ben 40 milioni se nel calcolo sono sommati anche i fondi nazionali, quelli europei e la quota pagata dagli altri studenti con le tasse universitarie. Per rimanere ancora sui numeri: se nel 2014 i beneficiari erano stati solo 4mila studenti, nel prossimo anno accademico saranno oltre 9mila. Più del doppio e con un aumento considerevole anche rispetto 2017-2018, quando erano stati poco più di 8mila, e tra l'altro è stato quello il secondo anno consecutivo in cui comunque nessuno degli aventi diritto è rimasto escluso.Le novità. Al di là della cifra complessiva per le borse di studio, rispetto al 2018 sono queste le grandi differenze. Con due delibere, la Regione ha sollevato il tetto del reddito massimo per cui potrà essere presentata la domanda: da 20mila è passato a 23mila e quindi aumenterà di sicuro la platea degli studenti che potranno richiedere la borsa di studio. Seconda novità: l'assegno annuale sarà di fatto quasi raddoppiato, passando da circa 3mila euro, erano troppo pochi, ad oltre 5mila e 174 euro per gli studenti fuori sede. Aumenteranno anche altri due assegni-premio: sono quelli per i pendolari (arriveranno a 2.852 euro) e quelli a destinati agli studenti in sede (poco più 1.950 euro). I bandi saranno pubblicati a breve dagli Ersu di Sassari e Cagliari.Tutti soddisfatti. Pigliaru l'ha confermato: «L'istruzione è stata e continuerà a essere la nostra guida e per governare i cambiamenti socio-economici che attraversiamo. Ribadiamo che è questo il nostro strumento primario per costruire il futuro dei nostri ragazzi e quindi di tutti noi. Vogliamo che l'accesso alle Università sia d'ora in poi sempre più facile». Per l'assessore Giuseppe Dessena «abbiamo raggiunto l'obiettivo che come centrosinistra ci eravamo prefissi e confermiamo che siamo riusciti a dare una risposta concreta alle richieste degli studenti». Il consigliere regionale Roberto Deriu ha aggiunto: «Non abbiamo compiuto solo un salto in avanti nei finanziamenti, ma soprattutto è cambiato in meglio l'approccio della politica verso il diritto allo studio». Poi è stata la volta del rettore Maria Del Zompo: «Siamo l'ateneo che qualitativamente cresce di più in Italia anche nella ricerca. Sappiamo che iscrivere i figli all'università è per le famiglie un costo pesante, ma l'aumento delle borse di studio aprirà le porte a molti più studenti». Per Antonello Cannas ad aver funzionato è stato un perfetto gioco di squadra: «Il traguardo è stato raggiunto insieme dalla politica e dalle università. Ma va detto che il contributo appassionato degli studenti è stato determinante per conquistare un record di cui andiamo fieri».

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA

LA NUOVA SARDEGNA del 26 giugno 2018
Il risparmio
Per le famiglie il costo scende a 173 euro

Primo Piano pag 2

CAGLIARI. Quanto incide una borsa di studio nella vita di un universitario fuori sede? Fino al 70 per cento. Non è un calcolo approssimativo, ma è il risultato di una ricerca effettuata abbastanza di recente proprio dall'Ateneo con il progetto «Social welfare studente». Secondo il dossier, ogni mese la spesa complessiva (escluse le tasse) è intorno ai 607-608 euro ed è così suddivisa: 217,5 in media per l'affitto, 97 e qualcosa sono destinati ai costi che ruotano intorno alla casa e infine 293 servono a pagare i cosiddetti costi generali. Ora visto che il nuovo importo massimo della borsa di studio è 5.200 euro l'anno, diviso dodici mesi (anche se di solito i fuori sede rientrano a casa d'estate) fa arrotondato 435 euro. La seconda operazione è invece una sottrazione: 607 euro, spesa media, meno 435, è la rata mensile della borsa di studio, l'importo a carico dello studente, o meglio della famiglia, si riduce a 173 euro, con un risparmio considerevole. Certo, il discorso cambia se nel conto sono comprese anche le tasse universitarie (da un minimo di 680 euro a massimo 2mila a Cagliari), ma da quest'anno l'università cagliaritana ha sollevato fino a 23mila euro (era 13mila) la fascia di reddito che garantisce l'esenzione e quindi la platea di chi non dovrà pagarle aumenterà considerevolmente.

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA

LA NUOVA SARDEGNA del 26 giugno 2018
Gli studenti esultano: risultato storico
Per i rappresentanti degli universitari grande vittoria dopo 10 anni di battaglie

Primo Piano pag. 2

CAGLIARI Gli studenti universitari lo dicono a voce alta: «Abbiamo ottenuto una grande vittoria. È stata una battaglia lunga e dura, ma oggi possiamo dire che sono stati fatti passi importanti e decisivi per riconoscere un vero diritto allo studio al più alto numero possibile di giovani sardi». Federico Orrù, che fa parte del consiglio d'amministrazione dell'Ersu di Cagliari è andato però oltre: «Ora dobbiamo puntare a ottenere Case dello studente più sicure, la Regione ha confermato he ci sono 20 milioni per le manutenzioni straordinarie, maggiori agevolazioni nei trasporti e nell'acquisto di libri». L'aumento del numero delle borse di studio «è un risultato storico», per Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0. «Lo abbiamo raggiunto dopo dieci anni di battaglie e pressioni sulla Regione. Quanto fosse importante estendere le borse di studio a tutti gli idonei è confermata dall'incremento del fondo nazionale assegnato quest'anno dal ministero alla Sardegna, grazie alle buone pratiche per il diritto allo studio messe in campo di recente» Inoltre - prosegue Vespa - dopo che per anni abbiamo denunciato, anche con un ricorso al Tar, la situazione fuori legge degli importi delle borse di studio, sino ad oggi erano i più bassi d'Italia, finalmente è stata sanata anche questa situazione d'illegalità». Per Giovanni Sotgiu, coordinatore dell'Unione universitari di Sassari: «La scelta della Regione di far crescere la platea degli studenti che potranno avere la borsa di studio conferma la necessità di una forte volontà politica se la Sardegna vuole riportare davvero l'istruzione e le Università al centro delle scelte. Non si tratta, a questo punto, solo di avere a disposizioni più finanziamenti, ma di scegliere come vincolarli. Ci auguriamo che la scelta fatta dalla politica sarda sia da esempio non solo per le regioni ancora indietro nel garantire il diritto allo studio, ma anche a livello nazionale». La conclusione di Vespa e Sotgiu è «comunque ancora molto lavoro da fare per rendere il diritto allo studio effettivo per gli studenti sardi, ma oggi è stato fatto un grande, importante passo nella direzione giusta».

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA

L’UNIONE SARDA del 26 giugno 2018
La Regione mette a disposizione 13 milioni di euro, decisivo il dialogo con gli studenti Borse di studio, fondi quadruplicati
Economia Formazione Innovazione pag. 14 Edizione CA

Opportunità per 9mila universitari Un aumento del 433% sui fondi a disposizioni per le borse di studio universitarie è la risposta della Regione alla necessità di aumentare sempre di più il livello degli atenei, le competenze e l'accesso allo studio per i giovani isolani. «Serve una qualità sempre migliore e le condizioni materiali affinché i ragazzi possano frequentare l'università», sottolinea il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Ieri mattina c'è stata la presentazione di un provvedimento che permetterà di ampliare la platea dei beneficiari delle borse di studio, grazie a un incremento dei finanziamenti e le modifiche alla soglia Isee.
PIÙ FONDI Nel bilancio del 2018 sono stati messi a disposizione 13 milioni ai quali si aggiungono ulteriori 4,2 milioni di fondi europei. È stata innalzata la soglia del reddito Isee da 20 a 23 mila euro per rientrare tra i beneficiari delle borse di studio che quest'anno potranno essere assegnate a 9.000 studenti. «In questo modo», spiega l'assessore regionale all'Istruzione, Giuseppe Dessena, potremo garantire agli studenti fuori sede la quota massima di 5.200 euro per la borsa di studio». Dessena sottolinea «il grande investimento fatto dalla Giunta in questo settore visto che nel 2014 le borse di studio erogate erano praticamente la metà».
LE CIFRE Oltre le borse per gli studenti fuori sede, gli altri importi ammontano a 2.852,71 euro per lo studente pendolare e 1.950,44 euro per lo studente in sede. Per il servizio abitativo è prevista una riduzione su base annua pari a 1.990,25 euro, mentre per il servizio ristorazione ci sarà una riduzione di 600 euro.
GLI ATENEI Maria Del Zompo, rettore dell'Università di Cagliari, non si ferma solo ai ringraziamenti all'esecutivo, che «dimostra grande lungimiranza», e ricorda il «grande lavoro fatto dagli studenti e dalle associazioni studentesche che hanno portato avanti questa battaglia». Del Zompo si sofferma sul fatto che «studiare è un sacrificio e le borse di studio lo rendono un po' meno gravoso». Federico Orrù, rappresentante degli studenti, dice: «È una grande vittoria ma la battaglia continua perché ci sono nuovi fronti come la mobilità e l'accesso al materiale didattico».
IL DOPO CRISI Presente anche il consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu, convinto che «oggi l'Università sarda sia salva dopo aver rischiato di essere commissariata». Deriu poi fa notare che «avere 9 mila borse di studio è una notizia positiva, ma significa che ci sono 9 mila famiglie in difficoltà».

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

ANSA
Università: 40mln per borse di studio
Regione, Ateneo Cagliari e studenti insieme per buone pratiche

Dai 3 milioni nel 2017 per le borse di studio destinate agli universitari si passa a 13 milioni. Si sommano poi i contributi statali, più i fondi europei. Totale: una stima di circa 40 milioni di euro a disposizione dei ragazzi, soprattutto per i fuori sede. I beneficiari passano da 8.760 a circa 9.500. Ma aumentano anche gli importi per ogni singola borsa. Con grande soddisfazione degli studenti.
E in tutta questa manovra va considerato l'allargamento dell'Isee da 20mila a 23mila euro. Un meccanismo che consentirà l'ampliamento della platea di chi può avere sostegno allo studio. Le novità contenute in una recente delibera di Giunta sono state presentate dal governatore Francesco Pigliaru e dall'assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessana, presente la rettrice dell'Università di Cagliari Maria Del Zompo.
"Abbiamo bisogno di persone che sappiano dare del tu al cambiamento - ha spiegato il presidente della Regione - Scuola e università devono fare sempre di più: fermarsi è impossibile. Gli atenei devono attrarre le nuove generazioni e formare giovani preparati e competenti. L'università deve dare la percezione di qualità e i ragazzi devono resistere alla tentazione di andare via. Stiamo facendo il possibile - ha assicurato Pigliaru - perchè molti dei migliori restino in Sardegna e che non si rinunci ad andare all'università". Per l'assessore Dessena "quest'anno si è registrato un salto qualitativo delle risorse investite".
Soddisfazione anche da parte della rettrice Del Zompo. "Tutto questo non era scontato - ha detto - i ragazzi hanno tenuto duro e la Regione dimostra coraggio: i risultati si vedranno nel tempo". Una vittoria anche per gli studenti. "E' un risultato storico - ha commentato Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0 - raggiunto dopo dieci anni di battaglie per il diritto allo studio, di pressioni sulla Regione e di rappresentanza in questi anni all'interno del Cda dell'Ersu. L'importanza dell'estensione degli idonei alla borsa di studio si è dimostrata nell'incremento del Fis di quest'anno assegnato alla Sardegna, grazie alle buone pratiche che hanno inciso sulle risorse distribuite dallo Stato alle Regioni per il diritto allo studio".
GLI IMPORTI - Crescerà ancora, secondo le stime, il numero degli studenti beneficiari, che è in costante crescita dal 2014, in particolare grazie anche all'aumento dell'Isee da 20mila a 23mila euro, e dell’indicatore Ispe, elevato oltre i 50mila euro. Sulla base dei dati storici forniti dalle Università di Cagliari e Sassari, sono circa 9mila gli studenti sardi potenzialmente interessati ai bandi che, nelle prossime settimane, saranno emanati dagli Ersu.
I nuovi importi delle borse di studio per l’anno accademico 2018/2019 saranno i seguenti: 5.174,66 euro per lo studente fuori sede; 2.852,71 euro per lo studente pendolare; 1.950,44 euro per lo studente in sede. Per il servizio abitativo è prevista una riduzione su base annua pari a 1.990,25 euro, mentre per il servizio ristorazione ci sarà una riduzione di 600 euro. Il DPCM del 2001, infatti, prevede tali detrazioni nel caso in cui la Regione sia in grado di assicurare gratuitamente il servizio abitativo e di ristorazione. Lo stanziamento di 13 milioni di euro, previsto nella Finanziaria 2018, sarà ripartito nella misura del 65% all’Ersu di Cagliari e del 35% all’Ersu di Sassari, rispettando la percentuale degli studenti iscritti.

ANSA
ANSA

SARDINIAPOST.IT
Università, 40 milioni per le borse di studio: 9.500 i beneficiari

Dai 3 milioni nel 2017 per le borse di studio destinate agli universitari si passa a 13 milioni. Si sommano poi i contributi statali, più i fondi europei. Totale: una stima di circa 40 milioni di euro a disposizione dei ragazzi, soprattutto per i fuori sede. I beneficiari passano da 8.760 a circa 9.500. Ma aumentano anche gli importi per ogni singola borsa. Con grande soddisfazione degli studenti. E in tutta questa manovra va considerato l’allargamento dell’Isee da 20mila a 23mila euro. Un meccanismo che consentirà l’ampliamento della platea di chi può avere sostegno allo studio. Le novità contenute in una recente delibera di Giunta sono state presentate dal governatore Francesco Pigliaru e dall’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessana, presente la rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo. “Abbiamo bisogno di persone che sappiano dare del tu al cambiamento – ha spiegato il presidente della Regione – Scuola e università devono fare sempre di più: fermarsi è impossibile. Gli atenei devono attrarre le nuove generazioni e formare giovani preparati e competenti. L’università deve dare la percezione di qualità e i ragazzi devono resistere alla tentazione di andare via. Stiamo facendo il possibile – ha assicurato Pigliaru – perché molti dei migliori restino in Sardegna e che non si rinunci ad andare all’università”.
Per l’assessore Dessena “quest’anno si è registrato un salto qualitativo delle risorse investite”. Soddisfazione anche da parte della rettrice Del Zompo. “Tutto questo non era scontato – ha detto – i ragazzi hanno tenuto duro e la Regione dimostra coraggio: i risultati si vedranno nel tempo”. Una vittoria anche per gli studenti. “È un risultato storico – ha commentato Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0 – raggiunto dopo dieci anni di battaglie per il diritto allo studio, di pressioni sulla Regione e di rappresentanza in questi anni all’interno del Cda dell’Ersu. L’importanza dell’estensione degli idonei alla borsa di studio si è dimostrata nell’incremento del Fis di quest’anno assegnato alla Sardegna, grazie alle buone pratiche che hanno inciso sulle risorse distribuite dallo Stato alle Regioni per il diritto allo studio”.

SARDINIAPOST.IT
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VISTANET.IT
Borse di studio Ersu. Aumentano la soglia ISEE e l’importo delle borse
Un risultato storico, come lo definiscono i rappresentanti degli studenti, che allinea la Sardegna al resto d'Italia.

  
Esultano gli studenti universitari sardi per l’approvazione di una delibera di Giunta regionale che ha esteso la soglia per accedere alle borse di studio ERSU da €20.000 a €23.253 di ISEE, adeguando anche l’indicatore ISPE con un’estensione sino a €50.550. La Sardegna si allinea così con i massimi ISEE e ISPE previsti a livello nazionale.
Aumentano anche gli importi delle borse di studio, adeguandosi ai minimi nazionali. Si arriva a €5.174,66 per lo studente fuori sede, €2.852,71 per lo studente pendolare e €1.950,44 per studente in sede. C’è anche un aumento delle borse di €562,41 per i fuori sede con posto alloggio e servizio mensa, di €1277,66 per i fuori sede con servizio mensa ma senza posto alloggio, di €658,71 per i pendolari che usufruiscono del servizio mensa, e di €491,44 per gli studenti in sede.
Soddisfatti i rappresentanti degli studenti che da anni hanno sostenuto questa battaglia per il diritto allo studio e che di recente hanno incassato un’altra importante vittoria sugli esoneri dal pagamento delle tasse universitarie per 8 mila studenti sardi. «È un risultato storico – commenta Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0 – raggiunto dopo dieci anni di battaglie per il diritto allo studio, di pressioni sulla Regione e di rappresentanza in questi anni all’interno del Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU. L’importanza dell’estensione degli idonei alla borsa di studio si è dimostrata nell’incremento del FIS di quest’anno assegnato alla Sardegna, grazie alle buone pratiche per il diritto allo studio messe in campo gli anni scorsi, che hanno inciso sulle risorse distribuite dallo Stato alle Regioni per il diritto allo studio. Inoltre –  continua Vespa – dopo che per anni abbiamo denunciato, anche tramite un ricorso al TAR, la situazione fuori legge degli importi delle borse di studio, sino ad oggi i più bassi d’Italia e sotto i minimi nazionali previsti, la finalmente sana questa situazione d’illegalità».
«La scelta della Regione dimostra ciò che diciamo da anni: è necessaria la volontà politica di riportare Istruzione e Università al centro delle scelte – commenta Giovanni Sotgiu, coordinatore dell’UDU Sassari – non si tratta solo della disponibilità di fondi, ma di scegliere come vincolarli. Ci auguriamo che la scelta sia da esempio non solo alle regioni ancora indietro in tal senso, ma anche a livello nazionale».
«Le fonti di finanziamento indicate nella delibera (stanziamenti FIS, stanziamenti regionali, entrate dalla Tassa Regionale per il diritto allo studio, fondi PO FSE 2014-2020, risorse ERSU) – continuano i due coordinatori – ci fanno ben sperare sulla piena copertura finanziaria della misura: vigileremo come sempre che sia garantito il 100% di idonei beneficiari».
«Tanto ancora rimane da fare sul settore diritto allo studio: è necessario rimodulare i criteri di esenzione per la tassa regionale per il diritto allo studio almeno sino ai 13.000 di ISEE – concludono Vespa e Sotgiu – per non parlare dei temi della residenzialità studentesca e delle mense. C’è ancora molto lavoro da fare per rendere il diritto allo studio effettivo per gli studenti sardi, ma oggi si è fatto un grande, importante passo nella direzione giusta».

VISTANET.IT
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CASTEDDUONLINE.IT
Borse di studio, la Sardegna aumenta risorse e universitari beneficiari
Le nuove regole per le borse di studio degli studenti annunciate oggi dalla Regione

Tutti gli studenti universitari che ne avranno diritto riceveranno la borsa di studio, che sarà molto più ricca rispetto al passato. È un altro importante risultato degli investimenti portati avanti dalla Regione sul fronte dell’istruzione e del diritto allo studio, che per la Giunta Pigliaru si confermano priorità. Con l’aumento delle risorse regionali da 3 a 13 milioni di euro, siglato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, le borse di studio, e le azioni di sostegno a favore di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi, per il 2018-2019, diventano infatti notevolmente più ricche e si amplia il numero dei beneficiari. Alle risorse regionali, inoltre, si sommano quelle statali, europee, e la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, incassato nel corso dell’anno 2018 direttamente dagli ERSU, arrivando all’importante cifra di circa 40milioni. È stato illustrato questa mattina, nel corso della conferenza stampa dedicata nell’aula magna Maria Lai del Polo economico e giuridico dell’Università di Cagliari, dove il presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena hanno illustrato dati e significato del provvedimento con il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, il professore Antonello Cannas in rappresentanza dell’Università di Sassari, il consigliere regionale Roberto Deriu, e il rappresentante Ersu degli studenti.
PIGLIARU. “La miglior sintesi la fanno i numeri”, ha detto il presidente Pigliaru. “Nel 2014 il 43% degli studenti universitari aventi diritto alle borse di studio non riusciva ad accedervi: quelle concesse erano poco più di 4000 ed erano basate su una cifra inadeguata, che si aggirava intorno ai 3700 euro. Oggi è tutto cambiato in meglio. Dal 2016 – ha sottolineato – il 100% degli aventi diritto riceve la borsa di studio. E nel 2018 prevediamo che tutti i 9000 studenti idonei non solo la avranno, ma sarà una borsa nettamente più ricca di prima, arrivando a toccare i 5100 euro per i fuori sede. L’istruzione è la guida essenziale per governare i cambiamenti che attraversiamo ed è lo strumento primario per costruire il futuro dei nostri ragazzi e quindi di tutti noi: per questo, a partire da Iscol@, investiamo energie e risorse a tutti i livelli. Vogliamo che l’accesso alle Università sia sempre più facile per le famiglie sarde – ha concluso Francesco Pigliaru – e abbiamo messo tutto il nostro impegno per raggiungere questo risultato che oggi, grazie anche alla condivisione con la nostra maggioranza in Consiglio regionale e al dialogo costante con gli studenti, diventa concreta opportunità.”
DESSENA. “Siamo soddisfatti – sottolinea l’assessore Dessena – perché, pur in un periodo di limitate risorse finanziarie che spesso ci costringono a fare scelte difficili, siamo riusciti a sfruttare al meglio le opportunità del Fondo sociale europeo (oltre 6 milioni di euro: 2 milioni in più rispetto al 2017) per investire in maniera più incisiva sulle borse di studio e ampliare la platea dei possibili beneficiari, che raddoppiano rispetto all’anno accademico 2013/2014. Va detto che il robusto finanziamento votato dal Consiglio regionale (dai 3 milioni degli ultimi tre anni si è passati ai 13 milioni di euro di quest’anno) ha consentito di ritoccare il tetto del reddito ISEE, anche perché sono aumentati in proporzione i fondi ministeriali attraverso un effetto moltiplicatore: più la Regione investe, più lo Stato conferisce per lo stesso intervento. Nel frattempo stiamo perfezionando alcuni strumenti per migliorare la partecipazione dei giovani alla vita educativa e venire incontro alle famiglie meno agiate, in particolare a quelle delle zone interne: gli studenti fuori sede in Sardegna raggiungono ormai il 50 per cento della popolazione studentesca universitaria”.
DEL ZOMPO. “Siamo l’ateneo che qualitativamente cresce di più in Italia, stiamo migliorando tantissimo sulle lauree magistrali per far in modo che gli studenti sardi restino nella nostra isola. Anche l’accreditamento recentemente ottenuto mostra che la qualità della ricerca del nostro Ateneo è molto alta”, ha detto il Rettore Maria Del Zompo. “Ringrazio prima di tutto le associazioni studentesche per questo risultato. Ragazzi colti, preparati e che non mollano in battaglie importanti come questa. Ringrazio a nome di tutti gli studenti la Giunta, l’Assessore e il Consiglio regionale che mostrano di voler investire in modo da ampliare il diritto allo studio. I risultati si vedranno nel tempo: studiare è un sacrificio, e le borse di studio lo rendono un po’ meno gravoso. L’Ateneo sta facendo di tutto per migliorare i propri livelli qualitativi della ricerca, della didattica e dei servizi”.
Il professor Antonello Cannas ha sottolineato il grande beneficio prodotto dall’aumento del numero e dell’importo delle borse di studio, che permetterà a molti studenti sardi di poter compiere in Sardegna i percorsi formativi di loro interesse, mentre il consigliere regionale Roberto Deriu ha rimarcato il gran lavoro fatto dalla maggioranza in Consiglio regionale per arrivare a questo importante risultato, necessario per molti studenti della Sardegna.
GLI IMPORTI. Aumenterà ancora, secondo le stime, il numero degli studenti beneficiari, che è in costante crescita dal 2014, in particolare grazie anche all’aumento dell’Isee da 20mila a 23mila euro, e dell’indicatore ISPE, elevato oltre i 50mila euro. Sulla base dei dati storici forniti dalle Università di Cagliari e Sassari, sono circa 9mila gli studenti sardi potenzialmente interessati ai bandi che, nelle prossime settimane, saranno emanati dagli ERSU.
I nuovi importi delle borse di studio per l’anno accademico 2018/2019 saranno i seguenti: 5.174,66 euro per lo studente fuori sede; 2.852,71 euro per lo studente pendolare; 1.950,44 euro per lo studente in sede. Per il servizio abitativo è prevista una riduzione su base annua pari a 1.990,25 euro, mentre per il servizio ristorazione ci sarà una riduzione di 600 euro. Il DPCM del 2001, infatti, prevede tali detrazioni nel caso in cui la Regione sia in grado di assicurare gratuitamente il servizio abitativo e di ristorazione.
Lo stanziamento di 13 milioni di euro, previsto nella Finanziaria 2018, sarà ripartito nella misura del 65% all’ERSU di Cagliari e del 35% all’ERSU di Sassari, rispettando la percentuale degli studenti iscritti.

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Tutti gli studenti universitari che ne avranno diritto riceveranno la borsa di studio regionale, che sarà molto più ricca rispetto al passato

Tutti gli studenti universitari che ne avranno diritto riceveranno la borsa di studio, che sarà molto più ricca rispetto al passato. È un altro importante risultato degli investimenti portati avanti dalla Regione sul fronte dell’istruzione e del diritto allo studio, che per la Giunta Pigliaru si confermano priorità. Con l’aumento delle risorse regionali da 3 a 13 milioni di euro, siglato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, le borse di studio, e le azioni di sostegno a favore di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi, per il 2018-2019, diventano infatti notevolmente più ricche e si amplia il numero dei beneficiari. Alle risorse regionali, inoltre, si sommano quelle statali, europee, e la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, incassato nel corso dell’anno 2018 direttamente dagli ERSU, arrivando all’importante cifra di circa 40milioni. È stato illustrato questa mattina, nel corso della conferenza stampa dedicata nell’aula magna Maria Lai del Polo economico e giuridico dell’Università di Cagliari, dove il presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena hanno illustrato dati e significato del provvedimento con il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, il professore Antonello Cannas in rappresentanza dell’Università di Sassari, il consigliere regionale Roberto Deriu, e il rappresentante Ersu degli studenti.
Aumenterà ancora, secondo le stime, il numero degli studenti beneficiari, che è in costante crescita dal 2014, in particolare grazie anche all’aumento dell’Isee da 20mila a 23mila euro, e dell’indicatore ISPE, elevato oltre i 50mila euro. Sulla base dei dati storici forniti dalle Università di Cagliari e Sassari, sono circa 9mila gli studenti sardi potenzialmente interessati ai bandi che, nelle prossime settimane, saranno emanati dagli ERSU.
I nuovi importi delle borse di studio per l’anno accademico 2018/2019 saranno i seguenti: 5.174,66 euro per lo studente fuori sede; 2.852,71 euro per lo studente pendolare; 1.950,44 euro per lo studente in sede. Per il servizio abitativo è prevista una riduzione su base annua pari a 1.990,25 euro, mentre per il servizio ristorazione ci sarà una riduzione di 600 euro. Il DPCM del 2001, infatti, prevede tali detrazioni nel caso in cui la Regione sia in grado di assicurare gratuitamente il servizio abitativo e di ristorazione.
Lo stanziamento di 13 milioni di euro, previsto nella Finanziaria 2018, sarà ripartito nella misura del 65% all’ERSU di Cagliari e del 35% all’ERSU di Sassari, rispettando la percentuale degli studenti iscritti.

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Università: 40 milioni per borse di studio, 9.500 i beneficiari
Dai 3 milioni nel 2017 per le borse di studio destinate agli universitari si passa a 13 milioni

Dai 3 milioni nel 2017 per le borse di studio destinate agli universitari si passa a 13 milioni. Si sommano poi i contributi statali, più i fondi europei. Totale: una stima di circa 40 milioni di euro a disposizione dei ragazzi, soprattutto per i fuori sede. I beneficiari passano da 8.760 a circa 9.500. Ma aumentano anche gli importi per ogni singola borsa. Con grande soddisfazione degli studenti. E in tutta questa manovra va considerato l’allargamento dell’Isee da 20mila a 23mila euro.
Un meccanismo che consentirà l’ampliamento della platea di chi può avere sostegno allo studio. Le novità contenute in una recente delibera di Giunta sono state presentate dal governatore Francesco Pigliaru e dall’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessana, presente la rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo. “Abbiamo bisogno di persone che sappiano dare del tu al cambiamento – ha spiegato il presidente della Regione – Scuola e università devono fare sempre di più: fermarsi è impossibile. Gli atenei devono attrarre le nuove generazioni e formare giovani preparati e competenti. L’università deve dare la percezione di qualità e i ragazzi devono resistere alla tentazione di andare via. Stiamo facendo il possibile – ha assicurato Pigliaru – perchè molti dei migliori restino in Sardegna e che non si rinunci ad andare all’università”.
Per l’assessore Dessena “quest’anno si è registrato un salto qualitativo delle risorse investite”. Soddisfazione anche da parte della rettrice Del Zompo. “Tutto questo non era scontato – ha detto – i ragazzi hanno tenuto duro e la Regione dimostra coraggio: i risultati si vedranno nel tempo”. Una vittoria anche per gli studenti. “E’ un risultato storico – ha commentato Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0 – raggiunto dopo dieci anni di battaglie per il diritto allo studio, di pressioni sulla Regione e di rappresentanza in questi anni all’interno del Cda dell’Ersu. L’importanza dell’estensione degli idonei alla borsa di studio si è dimostrata nell’incremento del Fis di quest’anno assegnato alla Sardegna, grazie alle buone pratiche che hanno inciso sulle risorse distribuite dallo Stato alle Regioni per il diritto allo studio”.

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