Sabato 5 maggio nell’Aula Rossa della Cittadella Universitaria di Monserrato, un convegno organizzato dal dipartimento di Scienze Chirurgiche in collaborazione con la ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) sul carcinoma differenziato tiroideo
03 May 2018
La locandina dell'evento

di Valeria Aresu
Cagliari, 3 maggio 2018 – Si svolgerà sabato 5 maggio, a partire dalle 8.30 nell’Aula Rossa della Cittadella di Monserrato, un convegno di aggiornamento dedicato ai tumori differenziati della tiroide, organizzato da Pier Giorgio Calò, docente del dipartimento di Scienze Chirurgiche, con la ACOI.

La prima parte dell’evento sarà dedicata alla diagnostica, in particolare alla classificazione WHO dei tumori tiroidei. Sarà poi la volta delle due letture magistrali tenute da Rocco Bellantone, pioniere della tiroidectomia mini invasiva video-assistita (MIVAT) e da Micaela Piccoli, massima esperta della chirurgia tiroidea robotica in Italia.

Seguiranno una serie di relazioni sulle possibilità di trattamento, comprese le terapie con radiofrequenze, l’utilizzo di presidi come il NIM ed i dispositivi di sezione ed emostasi, si parlerà dei risultati in relazione ai volumi di attività, per finire poi con le problematiche più particolari nonché quelle medico-legali.

L’obiettivo dell’iniziativa è illustrare tutte le novità riguardanti il trattamento chirurgico del carcinoma differenziato a partire dall’inquadramento diagnostico per arrivare alle novità nel trattamento, attraverso un approccio polispecialistico.

Il carcinoma differenziato della tiroide è la più frequente neoplasia endocrina e rappresenta circa il 4% dei tumori maligni umani, con incidenza compresa fra lo 0.5 e il 10 per 100.000 per anno. E’ il sesto tipo di tumore per frequenza nelle donne, con un incidenza alla diagnosi tre volte maggiore per le donne rispetto agli uomini. In Italia ogni anno sono diagnosticati più di 16.000 nuovi casi di tumore della tiroide di cui 3/4 nel sesso femminile. In Sardegna le patologie tiroidee sono estremamente frequenti ed oltre 400 pazienti vengono sottoposti ad intervento chirurgico per carcinoma tiroideo ogni anno.

Il prof. Pier Giorgio Calò
Il prof. Pier Giorgio Calò

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