Venerdì 6 dicembre 2019. La sala Consiglio del rettorato ha ospitato la cerimonia di consegna della prima edizione del “Premio Gianni Licheri”. Hanno conquistato la borsa di studio da 1.500 euro ciascuno Alfredo Idini (dottorando Scienze e tecnologie terra e ambiente, tutor Franco Frau), Jessica Satta (Fisica), Fausto Secci (Scienze e tecnologie chimiche, tutor Carla Cannas), Marco Fornasier (Scienze e tecnologie chimiche, tutor Sergio Murgia) e Davide Tocco (Scienze e tecnologie chimiche).
I dottorandi hanno ricevuto la pergamena dal Rettore Maria Del Zompo e da Gabriella Dessi, vedova del Professor Licheri.
Francesco Traccis, dottorando in Neuroscienze nel gruppo guidato da Miriam Melis (dipartimento Scienze Biomediche), è stato premiato per la relazione " In utero cannabis exposure increases sensitivity of midbrain dopamine system and induces sensorimotor gating alterations in male but not female rats" nell’ambito delle migliori comunicazioni orali.
Mara Ladu, architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Civile e Architettura (Università di Cagliari) è una dei 30 ricercatori e ricercatrici europei selezionati per partecipare alla XXII Edizione dei Colloqui internazionali di Cortona in programma dal 16 al 18 ottobre 2019, con il contributo dal titolo “Industry 4.0 and the City. Opportunities and challenges of urban governance in the digital era” (Industria 4.0 & Città. Opportunità e sfide per la governance urbana nell’era digitale).
Si tratta della conferenza internazionale organizzata dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, nata grazie a un accordo con il Comune di Cortona e la Regione Toscana per promuovere un confronto interdisciplinare sui grandi temi della storia, della teoria sociale e politica.
L’edizione di quest’anno sarà incentrata sul ruolo del capitale umano all’interno della “Social transformation in a digital world”, cioè sulle potenzialità connesse alla rivoluzione digitale in tre dimensioni strategiche: la cittadinanza, la formazione e i territori. Alle riflessioni degli studiosi selezionati si affiancheranno lecture pubbliche di keynote internazionali e momenti di confronto con il mondo degli stakeholder delle imprese e del territorio e i policy maker.
La ricerca di Mara Ladu indaga sul ruolo dell’industria 4.0 per lo sviluppo delle città e sulle sfide e le pratiche di governance urbana ad essa connesse: una tematica di eccezionale rilevanza anche per la città metropolitana di Cagliari, dove si registra un incremento delle attività di impresa innovative.
Le sue riflessioni sull’aggiornamento degli strumenti di pianificazione urbanistica, sulla definizione di nuovi modelli di sviluppo sostenibile e di politiche atte a governare la fase di transizione economica in atto sono maturate dal confronto con Ginevra Balletto e Giuseppe Borruso, docenti rispettivamente delle Università di Cagliari e di Trieste da anni impegnati in attività di ricerca sui contesti metropolitani delle due città.
Sabato 15 giugno a Cimitile, Marco Muresu, archeologo e dottore di ricerca in Storia, Beni culturali e Studi internazionali dell’Università di Cagliari, ha ritirato il Premio Cimitile 2019, vinto grazie alla sua monografia “La moneta ‘indicatore’ dell’assetto insediativo della Sardegna bizantina (secoli VI-XI)” (Morlacchi Editore U.P., Perugia, 2018), frutto dell’elaborazione della sua tesi dottorale.
Il volume è risultato la migliore opera edita di archeologia e cultura artistica in età paleocristiana e altomedievale nell’ambito della XXIV edizione del prestigioso premio, che vanta il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Campania, della Provincia di Napoli, della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli, della Curia Vescovile della Diocesi di Nola.
Il dott. Muresu è attualmente research associate presso l’Università di Lancaster (UK), nell’ambito del progetto “Power, society and (dis)connectivity in Medieval Sardinia”.
Chiara Garau, dottore di ricerca in Ingegneria del Territorio (2008) e ricercatrice in Tecnica e pianificazione urbanistica in forza al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari, è stata selezionata e convocata dalla Comunità Europea per far parte - unica rappresentante per l’Italia - della giuria valutativa dei progetti RegioStars 2019 insieme a grandissimi esperti ed esponenti accademici nel campo delle smart cities.
Il prestigioso incarico consegue al merito e all’esperienza già maturata dalla dottoressa Garau, tra l’altro come Responsabile scientifico e Principal Investigator del progetto "Governing the Smart City: A Governance-Centred Approach To Smart Urbanism".
Ogni anno la Commissione europea premia i progetti regionali innovativi, finanziati dall’Ue nell'ambito dei fondi della politica di coesione, che dimostrano eccellenza, nuovi approcci nello sviluppo regionale e capacità di ispirare altre regioni e responsabili di progetto in tutta Europa. "I RegioStars Awards" - spiega Chiara Garau - "vengono assegnati dalla giuria a progetti realizzati in su temi riguardanti il mondo smart, la sostenibilità, la crescita inclusiva, lo sviluppo urbano e, in aggiunta, un particolare argomento o ambito scelto per ogni specifica edizione.
Nelle giornate del 19 e 20 giugno Chiara Garau sarà a Bruxelles per il meeting generale della giuria coordinata da Franziska Sielker, dell’Università di Cambridge UK). La cerimonia di assegnazione dei premi è prevista per il 9 ottobre.
Lavinia Cabras, dottore di ricerca in Medicina molecolare e traslazionale, ha contribuito durante il suo stage a Madrid ad uno studio svoltosi al Centro Nazionale per la Ricerca sul Cancro (CNIO) della capitale spagnola.
Si tratta di una ricerca definita estremamente promettente dal professor Columbano che, in futuro, potrebbe contribuire a migliorare la prognosi del tumore del pancreas, uno dei più aggressivi e temuti: sebbene non sia molto frequente (circa il 2% di tutti i tipi di cancro), esso risulta infatti essere uno dei più letali, con la stragrande maggioranza dei pazienti che non sopravvive oltre 5 anni dalla diagnosi.
I risultati degli esperimenti condotti a Madrid dall’equipe guidata da Mariano Barbacid e pubblicati sulla prestigiosa rivista “Cancer Cell” hanno dimostrato la remissione di adenocarcinomi duttali del pancreas, in modelli animali, grazie alla inibizione contemporanea di due delle vie molecolari più frequentemente utilizzate dalle cellule tumorali per la loro proliferazione, il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) e la chinasi c-RAF. “E’ importante ‘stressare’ il fatto che è la prima volta che in modelli animali di carcinoma del pancreas – spiega il prof. Columbano - si osserva una completa regressione del tumore”.
Questi risultati si inseriscono nello specifico ambito della medicina di precisione. Sebbene l’applicazione clinica sia ancora di là da venire, essi aprono la via per il futuro sviluppo di terapie mirate su pazienti affetti da adenocarcinoma duttale.
Alfredo Idini, geologo dottorando del Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell’Università di Cagliari, ha partecipato con un’idea originale al “World Water Challenge 2018” (WWCH 2018, Daegu, Corea del Sud) ed è stato selezionato tra i sette finalisti.
L’importante risultato è stato centrato grazie ad una borsa di dottorato innovativo PON con caratterizzazione industriale (XXXII ciclo del Corso di Dottorato in Scienze e Tecnologie della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari), strettamente connessa al progetto Horizon2020 FLOWERED.
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La dottoressa Suchithra Ashoka Sahadevan, dottoranda attualmente al terzo anno del corso di dottorato in Scienze e tecnologie chimiche, in cotutela con l'Università di Angers (supervisori: prof.ssa Maria Laura Mercuri e dott. Narcis Avarvari) è tra le vincitrici a livello nazionale del Bando Cassini che persegue lo sviluppo di rapporti scientifici fra università e centri di ricerca di Italia e Francia. Grazie a un finanziamento dell'Ambasciata Francese assegnato al suo progetto di ricerca, nelle giornate del 17 e 18 maggio si è svolto l’incontro di studio e scambio scientifico con interesse incentrato sui materiali molecolari mono e multifunzionali ibridi (organici/inorganici) HYBMOLMAT 2018.
La dottoressa Laura Follesa è beneficiaria per due anni di una Marie Sklodowska-Curie Individual Fellowship (MSCA-IF), la borsa di ricerca individuale finanziata dalla Commissione Europea.
L’importante riconoscimento si inserisce nell’ambito del programma Horizon 2020, teso a promuovere le prospettive di carriera scientifica dei più promettenti ricercatori europei. Il progetto, dal titolo “Thinking in Images. Herder’s Adrastea from 1801-03 up to nowadays”, è incentrato sul concetto di ‘pensiero per immagini’ che, a partire dagli scritti di Johann Gottfried Herder, viene analizzato attraverso le interazioni che collegano la storia della filosofia, delle idee e della cultura a discipline scientifiche come le neuroscienze, la cosmologia, la fisica teorica.
Il carattere interdisciplinare e l’interesse per le intersezioni tra differenti campi di ricerca conferisce un carattere fortemente innovativo e originale al progetto e premia il percorso formativo e le esperienze di ricerca già maturate dalla dottoressa Follesa, che si è formata all’Università di Cagliari, dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Discipline filosofiche in cotutela con la Friedrich-Schiller-Universität di Jena in Germania (sotto la supervisione della prof.ssa Francesca Maria Crasta e del prof. Olaf Breidbach), svolgendo per un anno le sue ricerche all’estero all’Istituto di storia della scienza, della medicina e della tecnica di Jena (Institut für Geschichte der Medizin, Naturwissenschaften und Technik Ernst-Haeckel-Haus).
La prestigiosa borsa Marie Curie consentirà ora alla dott.ssa Follesa di portare avanti il nuovo progetto di studio presso l'Istituto di Storia della Cultura (Institut für Kulturgeschichte) dell'Università di Jena che fa capo al prof. Michael Maurer, in collaborazione con la prof.ssa Crasta e il dipartimento di Pedagogia, psicologia, filosofia dell’Università di Cagliari.
Previsto dalla cosiddetta legge Buona Scuola con uno stanziamento di 350 milioni di euro per l’edilizia scolastica, tra maggio e fine agosto 2017 si è svolto il concorso internazionale di idee #SCUOLE INNOVATIVE, finalizzato alla realizzazione di 51 istituti scolastici all’avanguardia con edifici caratterizzati dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.
L'obiettivo dell'importante iniziativa era quello di acquisire idee progettuali per la realizzazione di scuole sostenibili, a misura di studente e innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica.
In provincia di Cagliari, nella scuola secondaria di secondo livello IPS Agrario Enogastronomico G. Dessì di Muravera, è risultato vincitore il gruppo di borsisti e dottori di ricerca dell’Ateneo composto da Aurora Perra, Francesco Marras (entrambi con una tesi di dottorato in cotutela con l'École nationale supérieure d'architecture de Toulouse), Federico Sercis, Philip Grosch.
A febbraio del 2016 a Vienna, in occasione della tredicesima edizione del Concorso internazionale di progettazione EUROPAN, rivolto a giovani progettisti under 40, è stato premiato il gruppo di progetto formato da Adriano Dessì (PhD, assegnista di ricerca DICAAR), Silvia Mocci (PhD, assegnista di ricerca DICAAR) - già vincitori nella nona (Carbonia) e decima (Sehil, Tolosa) edizione - Francesca Oggiano (PhD, borsista di ricerca DICAAR), Francesco Marras (tesi di dottorato in cotutela con l'École nationale supérieure d'architecture de Toulouse), Aurora Perra (tesi di dottorato in cotutela con l'École nationale supérieure d'architecture de Toulouse), Federico Aru (tesi di dottorato in cotutela con l'Universidad de Sevilla), Philip Grosch (architetto, laureato DICAAR), Federico Sercis (architetto, laureato DICAAR).
Celebrato con una cadenza biennale, EUROPAN è il più prestigioso dei premi europei che ha coinvolto in questa tredicesima edizione 15 differenti Stati europei, con 1305 progetti inviati per una quarantina di siti, di cui 35 (per complessivi 90 giovani architetti provenienti da ben 11 nazioni) per il sito di St.Polten nei pressi di Vienna.
In ogni edizione del concorso si chiede ai partecipanti di sviluppare un tema progettuale differente, legato all’evoluzione del rapporto fra progetto urbano/architettura/uomo. Il tema delle ultime due edizioni è stato “la città adattabile” come possibile soluzione per uno sviluppo sostenibile dell’habitat urbano.
Giulia Medas è stata premiata nell’edizione 2015 del Premio Spadolini – Nuova Antologia.
La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è svolta nella sala del Gonfalone del Consiglio regionale della Toscana. E’ stato il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani a premiare le migliori tesi di dottorato in Storia Politica e Culturale dell’Italia Contemporanea.
La tesi della dottoressa Giulia Medas, dal titolo “Quiénes fueron los voluntarios? – Identità, vissuto, motivazioni e linguaggi dei volontari italiani nella guerra civile spagnola” è stata discussa nel maggio 2014 in regime di cotutela tra l’Università di Cagliari e l’Universitat de Vàlencia.
Anche Andrea Corda è tra i sette premiati dell’edizione 2015 del Premio Spadolini – Nuova Antologia, che ha avuto particolare rilevanza per la coincidenza con il novantenario dalla nascita dell’uomo politico cui è intitolato.
Grazie alla sua tesi di dottorato dal titolo “Il giornalismo in Sardegna dall’istituzione della Regione autonoma ai giorni nostri, tra conservazione e innovazione", è risultato vincitore anche di un altro premio, bandito dal Centro Studi sul giornalismo Gino Pestelli di Torino.
Per la sua tesi di dottorato dal titolo "La città creativa. Politiche culturali e riqualificazione urbana tra conservazione e sviluppo", l’ingegnere Alessia Usai (prima a destra nella foto in alto) ha vinto il Research Award on Cultural Policy and Cultural Management (ENCATC), riconoscimento internazionale conferito annualmente con i patrocini della Comunità Europea e dell’Unesco.
La consegna del premio si è svolta a Bruxelles alla presenza di Catherine Magnant, Capo dell’Unità Cultural Diversity and Innovation della Commissione europea, che nell’occasione ha dichiarato: “Ora più che mai, l’Unione Europea ha bisogno valutare l’impatto delle sue politiche. Il Premio Research ENCATC sostiene i giovani ricercatori che la coadiuveranno a fare proprio questo. Si tratta di una scommessa importante e di un investimento sulla qualità del nostro pensiero comune e sul ruolo della cultura per lo sviluppo del comune sentire europeo”.
Elisa Pilia, dottore europeo di ricerca in Ingegneria Civile e Architettura, ha ricevuto il premio “La Calcina-John Ruskin, scrivere d'architettura”.
La commissione ha scelto all'unanimità per la prima categoria del prestigioso premio il suo scritto “Urban ruins. Memorial value and contemporary role” (la sua tesi di dottorato con tutor: Caterina Giannattasio, Donatella Rita Fiorino, Silvana Maria Grillo dell’Università degli Studi di Cagliari e Ruxandra-Iulia Stoica dell’University of Edinburgh) per l'originale approccio ad un tema complesso, combinando analisi storica e indagine critica composta tra il mondo mediterraneo e quello anglosassone, e accompagnata da una serie di apparati.