L’industria vitivinicola sarda dalla «fusione perfetta» al fascismo (1847-1940)
DI FELICE, MARIA LUISA
1999-01-01
Abstract
L'esame delle vicende della vitivinicoltura sarda in questo saggio sono state ricostruite privilegiando gli aspetti che hanno reso particolarmente significativa la storia della vite e del vino in Sardegna. Attraverso l'esame di un cospicuo numero di documenti, in gran parte inediti, tratti da archivi pubblici e privati - in particolare dall'Archivio storico Sella di Biella -, si è inteso focalizzare l'attenzione su una realtà a parte nel complesso delle attività agricole e industriale sarde, per dare conto dei fenomeni più rilevanti sviluppati in Sardegna tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento. Hanno suscitato particolare attenzione le esperienze vissute dagli imprenditori attivi nel settore, le attività promosse dai proprietari terrieri e dai commercianti vinicoli, le vicende che interessarono le comunità contadine coinvolte nella produzione viticola. Alla luce di questa disamina si è inteso ricostruire il quadro dei processi di modernizzazione che hanno caratterizzato in modo specifico e particolarmente significativo questo settore dell'economia sarda. Tra grandi successi e profonde crisi, la vitivinicoltura sarda ha infatti conosciuto profonde trasformazioni a partire dal secondo l'Ottocento, ma soprattuto, una volta superate le conseguenze dell'infestione filloserica, nel Novecento quando, grazie all'importante contributo delle istituzioni e delle scuole agrarie, la produzione sul campo è stata maggiormente curata e selezionata, e ancor più migliorata la confezione dei vini in cantine modernamente attrezzate e strutturate.File | Size | Format | |
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