Monologo (e dialogo) nella commedia umanistica

COCCO, CRISTINA
2014-01-01

Abstract

Nella storia letteraria del XV secolo, gli anni 1429 e 1433 rappresentano momenti importanti per il rinato interesse verso la commedia classica e per la produzione di nuove commedie da parte degli umanisti: agli autori antichi gia ` «liberati – per usare le parole di Poggio Bracciolini – dal tristissimo e oscuro carcere»1 delle biblioteche conventuali si aggiungono infatti Plauto, grazie al ritrovamento di dodici ‘‘nuove’’ commedie nel 1429,2 e Elio Donato, autore del noto commento a Terenzio riportato alla luce nel 1433 da Giovanni Aurispa.3 Se la fortunata circostanza di entrare in possesso di un corpus di commedie plautine piu ` che doppio rispetto a quello noto riequilibro ` la tendenza gia ` medievale a preferire Terenzio e ravvivo ` l’interesse per Plauto, la riscoperta del commento di Donato contribuı ` a colmare le lacune nelle conoscenze riguardo alla struttura e alla metrica del teatro classico e fornı ` ai commediografi della seconda generazione uno strumento fondamentale per accostarsi ai due comici arcaici con maggiore consapevolezza rispetto ai loro predecessori della prima meta ` del secolo.4
2014
commedia; latina; umanistica
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