Economia della Sardegna, 14° Rapporto 2007

DI LIBERTO, ADRIANA
2007-01-01

Abstract

Dopo un primo quinquennio archiviato dalle statistiche come periodo difficile per l’economia italiana e regionale, i recenti dati relativi al nuovo millennio sembrano improntati ad un moderato ottimismo. L’Italia appare in ripresa, sebbene i tassi di crescita fatti registrare lo scorso anno confermino ancora una volta i problemi strutturali che ci caratterizzano. Soprattutto, gli ultimi dati ISTAT indicano che la Sardegna è cresciuta nel 2005 più di tutte le altre regioni italiane. Ma come spiegare l’andamento altalenante dei nuovi dati regionali che alternano tassi di crescita del Pil molto positivi a tassi negativi? E’ vero che prevale il trend positivo: tra il 2002 ed il 2005 il divario con le altre regioni italiane sembra diminuito ed il Pil sardo è attualmente l'ottanta per cento del dato medio italiano. E’ tutto merito dell’andamento crescente del prezzo del petrolio o della ristrutturazione e dunque ritrovata dinamicità dell’intero comparto economico sardo? Inoltre, la nostra economia regionale sarà in grado di affrontare senza affanni il nuovo processo di globalizzazione conseguente all’allargamento ad est dell’Europa ed alla immissione nel mercato unico di 50 milioni di nuovi lavoratori low cost? Appare infatti difficile riuscirci se non si compete in tutti i settori sul terreno dell’innovazione. Da quattordici anni l’indagine condotta dal CRENoS nel suo Rapporto sull’Economia della Sardegna analizza le principali tematiche e controversie legate allo sviluppo economico regionale, fornendo una chiave di lettura di una realtà economica in continua trasformazione.
2007
978-88-8467-382-4
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