"Here is where we meet" di John Berger. Mediazioni mitiche, anomalie dello sguardo e altri diaframmi dell'immaginario urbano

PALA, MAURO
2009-01-01

Abstract

Nel romanzo di John Berger Here is Where we meet l’ambientazione urbana è strutturale, nel senso che la forma dell’opera è centrata sull’interpretazione di spazi urbani messi in relazione con episodi biografici dell’autore. Nell’esegesi urbana che costituisce l’ossatura dell’opera sono evidenti varie suggestioni riconducibili a Walter Benjamin, ed in particolare a quella modalità di lettura delle città che caratterizza Einbahnstrasse, Berliner Kindheit, Städtebilder e, infine, il Passagenwerk. Berger infatti utilizza strumenti analoghi a Benjamin per una personale rievocazione di città, che, una volta descritte con precisione e lucidità, assumono una funzione in primo luogo evocativa. L’approdo alla città si delinea in uno stato d’animo che prelude a una rassegna di percezioni.
2009
9788877663993
allegoria, surrealismo, cultura urbana
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