Prime riflessioni sul concetto di inerenza alla luce del divieto di recar danno all’ambiente (art. 41 cost.)
ANDREA PODDIGHE
2023-01-01
Abstract
L’introduzione esplicita del vincolo dello svolgimento dell’attività di impresa in modo da non recare danno all’ambiente da parte dell’art. 41 cost. rappresenta un nuovo parametro di costituzionalità anche per la normativa tributaria. Se la novella costituzionale obbliga a rileggere il diritto delle società rendendo legittima, se non doverosa, la condotta dell’amministratore che non sacrifica la tutela ambientale al fine di massimizzare il lucro, anche la normativa tributaria non può che conformarsi a tale scopo in quanto nel sistema di derivazione il punto di partenza per la determinazione della base imponibile coincide con la forza economica rappresentata dal risultato di bilancio. L’adeguamento della disciplina del reddito di impresa al nuovo contesto costituzionale si apprezza, pertanto, nell’allargamento del concetto di inerenza quale possibilità di dedurre un costo sostenuto anche avendo riguardo alla promozione della tutela ambientale e che, per tal motivo, determina una compressione del lucro.File | Size | Format | |
---|---|---|---|
Poddighe_La transizione ecologica.pdf Solo gestori archivio
Type: versione editoriale
Size 691.64 kB
Format Adobe PDF
|
691.64 kB | Adobe PDF | & nbsp; View / Open Request a copy |
Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.