Fare film geografici: giocare al “ripiglino” con lo spazio urbano

Martina Loi
First
;
Alice Salimbeni
Second
2022-01-01

Abstract

Il gioco del ripiglino si fa intrecciando uno spago tra le dita e passandoselo fra due o più persone per creare configurazioni sempre diverse, in un processo potenzialmente senza fine che, pure se nella sua semplicità, ha un grande valore metaforico. Donna J. Haraway utilizza la metafora del ripiglino (A game of cat’s cradle) per ragionare di modalità di pensiero creative e relazionali che, nell’interazione tra corpi, danno vita a configurazioni inaspettate e imprevedibili della realtà. In questo articolo, portiamo la metafora del ripiglino nelle nostre ricerche geografiche per speculare sui processi di produzione del sapere creativi e relazionali. In particolare, mobilitiamo questa metafora per valorizzare il potenziale del film geografico come metodo di indagine spaziale partecipata in grado di fare emergere molteplici piani di complessità urbana. Supportiamo questo esercizio metaforico comparando diverse fasi del gioco del ripiglino con la realizzazione di tre film collettivi, concepiti e girati durante il workshop di esplorazione delle discriminazioni urbane di genere “Atelier de la Traversée” (Bruxelles 2019-2020).
2022
Spazio urbano; Film; Haraway
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