Lingua e memoria nel Romanticismo italiano con un richiamo all’«esprit de la littérature» di Madame de Staël

G. Macciocca
2021-01-01

Abstract

Sullo spunto della definizione ungarettiana “Il Romanticismo è filologo”, vengono presentate osservazioni sulla particolare configurazione del Romanticismo italiano, a partire dall’articolo di Madame de Staël pubblicato sulla “Biblioteca italiana” nel 1816, che ne segnò l’avvio, ed estendendo l’analisi ai pronunciamenti dell’autrice nell’opera che nel 1800 ne aveva segnato l’avvio in ambito europeo, e che ebbe grandissima diffusione, "De la littérature considérée dans ses rapports avec les institutiones sociales". Le osservazioni, intimamente legate alla riflessione sulle lingue nel sec. XIX, sono rapportate alla storia della lingua italiana, e al suo passato di lingua scritta letteraria, nel momento del confronto con i grandi ideali romantici: dal ritorno alle origini alla riscoperta delle tradizioni popolari e dei dialetti, dalla libertà dei popoli alla discesa nell’universo interiore dell’essere umano.
2021
978-88-6025-559-4
La lingua del Romanticismo italiano; La lingua italiana dell'Ottocento l'italiano di Madame de Staël
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Description: articolo principale contenuto nell'opera miscellanea "Studi di Filologia, Linguistica e Letteratura italiana" a c. di Dino Manca
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