Coetzee e i paesaggi (romantici) dell'antiutopia: Disgrace
PALA, MAURO
2009-01-01
Abstract
In Disgrace la descrizione del paesaggio, inteso non solo come ambiente naturale ma insieme di scorci urbani e interni, costituisce un tema centrale del romanzo. La tecnica narrativa che Coetzee utilizza svincola l’autore da un giudizio sui fatti narrati, costringendo invece il lettore a confrontarsi letteralmente con l’ambiguità del testo. I brevi accenni alle periferie sudafricane e le distese del bush rientrano in una visione estetica e politica insieme, dell’autore. Il paesaggio segnala in tal mondo il limite ontologico della parola, rendendo così la scrittura di Coetzee affine alle teorie di Blanchot e Levinas.Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.