Raccontare le architetture dell’acqua, beni comuni nelle città e nei paesaggi

Marco Cadinu
;
Stefano Mais
2020-01-01

Abstract

Diffondere i risultati di una ricerca universitaria mirata allo studio del patrimonio culturale è da tempo considerata una pratica utile, indispensabile ogni volta che si voglia migliorare il rapporto tra l’immagine comune percepita dei beni e la popolazione. Alcuni beni, ad esempio le reti di architetture, composte da elementi singoli di valore secondario o tali da passare quasi inosservati, necessitano di una lettura particolarmente sovraordinata e organizzata, capace di ricomporne l’immagine originaria. Nel caso delle architetture dell’acqua, così come degli elementi seriali o lineari che innervano i paesaggi e le città (si pensi alle pavimentazioni urbane, ai viali alberati, alle sistemazioni agrarie e paesaggistiche, ai muri a secco o ai terrazzamenti), la lettura deve essere accompagnata da ragionamenti alle diverse scale, integrata da documenti e grafici; altre architetture storiche, specie se diminuite dal tempo o dal degrado nel loro complessivo significato, hanno grande beneficio da questa pratica, che si chiama Storia Pubblica dell’Architettura.
2020
Italiano
Paesaggi dell’acqua. Lezioni e pratiche della Scuola di paesaggio Emilio Sereni
Gabriella Bonini, Rossano Pazzagli
Gabriella Bonini, Rossano Pazzagli
Quaderni 16
419
432
14
Edizioni Istituto Alcide Cervi
Gattatico (RE)
ITALIA
978-88-944733-6-0
Comitato scientifico
nazionale
scientifica
no
info:eu-repo/semantics/bookPart
2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Cadinu, Marco; Mais, Stefano
2 Contributo in Volume::2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
2
268
none
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