"Arithmos" nell'"Epinomide"

CATTANEI, ELISABETTA

2012-01-01

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Abstract

Lo studio sistematico di tutte le occorrenze di "arithmos" e di tutti gli esempi aritmetici nel dialogo pseudo-platonico "Epinomide" permette di collocare l'opera e il suo autore anonimo all'interno del dibattito sulla matematizzazione della filosofia - in particolare della metafisica - immediatamente successivo a Platone. Diversamente da alcune interpretazioni che tendono a cogliere nel dialogo un'estensione extra-matematica del numero e dell'aritmetica, l'"Epinomide" risulta piuttosto orientarsi verso una posizione analoga a quella di Speusippo e Aristotele, per quanto riguarda la limitazione del numero all'ambito strettamente aritmetico. L'autore non procede però, come Speusippo, alla sostituzione della dialettica platonica con l'aritmetica, ma piuttosto con l'astronomia, che è al contempo disciplina matematica e teologia astrale. Aristotele procederà oltre, scegliendo come punto di partenza un'astronomia concepita in modo analogo, per proporre una metafisica svincolata dalla matematica.