Buone solo a figliare…uno studio queer sull’intransitività di Ninna Nanna del Lupo
Lucamante SFirst
2018-01-01
Abstract
Nel presente studio rileggo Ninna nanna del lupo alla luce degli studi queer per ripensare al concetto di resistenza indissolubilmente legato a quello di vulnerabilità che fino al recente Solo se c’è la Luna costituisce un importante nodo tematico della scrittura di Grasso. Il romanzo non si affida a un plot preciso, privo com’è di azioni che portano avanti il racconto, ma, piuttosto, si regge sul filo di una riflessione continua che riguarda la presenza e l’essenza della natura nel mondo di Mosca, la sua emigrazione, la condizione femminile e la libertà di agire, e la vulnerabilità del proprio corpo da cui l’eroina si difende non tanto con le parole, ma con il silenzio, convinta com’è che la vita sia «tutta una menzogna» . La mia analisi verte sulla densa corporeità del romanzo , sul modo materico con cui si evidenziano le dirette conseguenze che comporta lo spostare il proprio corpo in un’altra dimensione geografica come nel caso dell’emigrazione.File | Size | Format | |
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