Buone solo a figliare…uno studio queer sull’intransitività di Ninna Nanna del Lupo

Lucamante S
First
2018-01-01

Abstract

Nel presente studio rileggo Ninna nanna del lupo alla luce degli studi queer per ripensare al concetto di resistenza indissolubilmente legato a quello di vulnerabilità che fino al recente Solo se c’è la Luna costituisce un importante nodo tematico della scrittura di Grasso. Il romanzo non si affida a un plot preciso, privo com’è di azioni che portano avanti il racconto, ma, piuttosto, si regge sul filo di una riflessione continua che riguarda la presenza e l’essenza della natura nel mondo di Mosca, la sua emigrazione, la condizione femminile e la libertà di agire, e la vulnerabilità del proprio corpo da cui l’eroina si difende non tanto con le parole, ma con il silenzio, convinta com’è che la vita sia «tutta una menzogna» . La mia analisi verte sulla densa corporeità del romanzo , sul modo materico con cui si evidenziano le dirette conseguenze che comporta lo spostare il proprio corpo in un’altra dimensione geografica come nel caso dell’emigrazione.
2018
Italiano
Vetrine di cristallo
Stefania Lucamante, et.al.
Gandolfo Cascio
1
155
174
19
Marsilio
ITA
ITALIA
9788831749411
Esperti anonimi
scientifica
Silvana Grasso; studi queer; emigrazione; Sicilia; corporeità; vulnerabilitá
no
info:eu-repo/semantics/bookPart
2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Lucamante, S
2 Contributo in Volume::2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
1
268
reserved
Files in This Item:
File Size Format  
Lucamante.Grasso.Vetrine.pdf

Solo gestori archivio

Size 527.85 kB
Format Adobe PDF
527.85 kB Adobe PDF & nbsp; View / Open   Request a copy

Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie