La Madrepatria è una terra straniera. Libici, eritrei e somali nell'Italia del dopoguerra (1945-1960)

DEPLANO, VALERIA
2017-01-01

Abstract

Al termine della seconda guerra mondiale la nuova classe dirigente italiana fu chiamata a gestire la trasformazione dell'Italia da paese colonizzatore a paese post-coloniale. Tra le altre faccende, politici e funzionari dovettero occuparsi della presenza nel paese di un - seppur piccolo - nucleo di persone provenienti dalle ex-colonie, libici, eritrei e somali, in gran parte ex-militari ma anche civili. Si trattava di affrontare nuove richieste di cittadinanza, di trovare un modo per gestire le prime migrazioni, di risolvere tutte quelle questioni legate alla vita quotidiana che la fine dell'impero lasciava aperte: pensioni da erogare, stipendi arretrati, rapporti familiari che coinvolgevano ex-colonizzatori ed ex-colonizzati. Il libro racconta come la classe politica del dopoguerra e i funzionari governativi affrontarono questi problemi, decidendo per la prima volta chi, nel nuovo contesto repubblicano, potesse essere considerato italiano e chi no.
2017
9788800747851
Colonialismo italiano; Italia Repubblicana; Migrazioni, Razzismo
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