Vite e vino tra Ottocento e Novecento. La memoria della tradizione, le promesse della modernità (1847-1940)

DI FELICE, MARIA LUISA
2010-01-01

Abstract

Il saggio esplora le vicende della vitivinicoltura sarda tra il secondo Ottocento e il primo Novecento, un pedo estremamente significativo per il settore che ancora legato alla tradizione, muoveva tra molte difficoltà verso una progressiva modernizzazione come ha reso esplicita la lettura e l'analisi dei documenti conservati negli archivi delle istituzioni preposte allo sviluppo delle attività agricole e alla formazione degli addetti alle produzioni agrarie, e tra le carte dei più importanti produttori vinicoli del tempo. L'indagine ha inteso ricostruire alle fasi salienti di questo processo. Si è fatta luce sulle difficoltà causate dalle politiche governative sul piano produttivo oltreché commerciale; si è dato conto dei danni arrecati dall'ingestione filloserica sul ricco patrimonio viticolo sardo, sia a livello produttivo che sociale, considerate anche le conseguenze arrecate sui processi di redistribuzione della proprietà terriera; sono state evidenziati i fattori di crisi suscitati dagli eventi bellici e gli effetti depressivi causati dalla politica autarchica fascista. Accanto ai temi più squisitamente tecnici ed economici l'analisi si quindi è allargata alle questioni politiche e sociali strettamente connesse ai diversi processi indagati .
2010
978-88-6202-074-9
Sardegna-Italia; XIX e XX secolo; Modernizzazione; Trasformazioni territoriali; Vite e vino; Agricoltura; Industria
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