Facoltà di Ingegneria e Architettura

 

1.         RUOLO E TITOLI.

 

  • Professore ordinario di Architettura Tecnica, è Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dal gennaio 2012.
  • Direttore, dal 2009 al 2012, del Dottorato di Ricerca in Architettura dell’Università di Cagliari.
  • Nel febbraio 2011 è stato nominato Presidente della Società Scientifica Nazionale del Settore disciplinare dell’Architettura Tecnica (Ar.Tec.).
  • È Coordinatore dal 2006 ad oggi del Master di II Livello in “Recupero e Conservazione dell’Architettura Moderna”, promosso dall’Università di Cagliari iin collaborazione scientifica con il Do.co.mo.mo. International e con l’Università di Tor Vergata.
  • È stato Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari dal 2006 al 2009, ed è stato Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari dal 2009 al 2012.
  • È docente di Architettura Tecnica nel Laboratorio di Progetto e Costruzione 1 del Corso della Laurea Triennale  in Architettura presso l’Università di Cagliari; insegna inoltre nel Laboratorio di Progetto Tecnico del 1° anno del Corso di Laurea Magistrale in Architettura.
  • È stato inoltre membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, dal 2000 al 2006.

 

2. RICERCHE ISTITUZIONALI

 

È stato coordinatore, tra le altre, delle seguenti ricerche Istituzionali:

  •  “La costruzione industrializzata in Italia tra gli anni ’60 e gli anni ’80. Modi e tecniche di conservazione e recupero” (PRIN 2008 coordinatore nazionale prof. S. Poretti);
  • “Manuali del Recupero dei Centri Storici della Sardegna”, (APQ 2007-2008, R.A.S., Coordinatore Scientifico);
  • “Progetto e costruzione delle architetture in calcestruzzo armato a vista e con rivestimenti lapidei, in alcuni esempi italiani del secondo dopoguerra”(PRIN 2006, coordinatore nazionale prof. S. Poretti);
  • “Architettura di Base” (PRIN 2004, coordinatore nazionale prof. C. Aymerich);
  • Architetture e Città della terra cruda (Programma Europeo Cultura 2000, partner Marrakech – Marocco, Università di Salamanca – Spagna, R.A.S., anni 2005-2006);
  • Tradizioni del Costruire nel Territorio Nazionale (MURST 40% 1998, Coordinatore Nazionale prof. A. dell’Acqua – Bologna);
  • Laboratori ed agenzie per i centri storici: esperienze e metodi per “guide” e “manuali” (’95-’97), La ricerca tipologica: il sobborgo – giardino. Esperienze europee, casi regionali (MURST – 60% ’98-’99);
  • Rapporto lettura-progetto nel contesto costruito (MURST 40% 1992-94, Coordinatore Nazionale prof. A. dell’Acqua – Bologna);
  • “Progetto e costruzione nell’Architettura moderna in Italia” (MURST 40% 1991, coordinatore nazionale prof. S. Poretti);
  • “FOSTERinMed”, progetto vincitore del Bando europeo ENPI 2011, sull’applicazione edilizia del fotovoltaico a scala mediterranea (Coordinatore scientifico, partner da Spagna, Egitto, Tunisia, Libano, Italia);

 

3. ATTIVITÀ SCIENTIFICA

 

L’attività scientifica degli anni più recenti si è sviluppata secondo un’impostazione che assegna un valore preminente al rapporto progetto – costruzione, con un’attenzione specifica alla relazione con il luogo storico e con il contesto ambientale. Questi riferimenti culturali e di metodo si sono tradotti in un’attenzione particolare al tema del recupero edilizio, inteso come approccio progettuale rivolto prevalentemente al costruito, storico e contemporaneo. In questo senso, le ricerche svolte sono specificamente dirette da un lato alla conoscenza ed al migliore controllo progettuale dei contesti, delle tecnologie e dei materiali “locali” e “tradizionali”, e dall’altro al grande tema del “moderno” in architettura, con riferimento sia alle città razionaliste di fondazione del novecento, sia all’edilizia del secondo dopoguerra. In entrambi i casi, l’approccio proposto è quello dell’integrazione tra le scale dell’analisi e del progetto, dalla dimensione del contesto urbano e del tipo edilizio a quella dei caratteri costruttivi e delle tecniche interpretate anche nel loro spessore storico.

Il risultato più completo e sistematico riguardante il tema del recupero del patrimonio edilizio storico – tradizionale è costituito dai Manuali del recupero dei Centri storici della Sardegna, un’opera in 9 volumi della quale il sottoscritto è stato Coordinatore Scientifico generale, e della quale ha curato e scritto i seguenti Volumi, tutti pubblicati dalla Editrice DEI – Tipografia del Genio Civile, Roma:

  • 0.1.         L’Atlante delle culture costruttive della Sardegna. Le Geografie dell’Abitare, a cura di Giangiacomo Ortu e Antonello Sanna (2009)
  • 0.2.         L’Atlante delle culture costruttive della Sardegna. Gli Approfondimenti, a cura di Giangiacomo Ortu e Antonello Sanna (2009)
  • I.1.           Architettura in terra cruda dei Campidani, del Cixerri e del Sarrabus , a cura di Antonello Sanna e Carlo Atzeni (2008)
  • II.1.         Architettura in pietra delle Barbagie, dell’Ogliastra, del Nuorese e delle Baronie, a cura di Antonello Sanna e Fausto Cuboni (2008)
  • III.           Il Sulcis e l’Iglesiente, l’edilizia diffusa e i paesi, a cura di Antonello Sanna (2008)

 

Il tema del recupero del patrimonio edilizio storico – tradizionale in terra cruda è stato sviluppato anche attraverso il Centro Studi e Ricerche sull’Edilizia in Terra Cruda – Labterra, con sede nel Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari, coordinato dal sottoscritto, e si è inoltre sviluppata attraverso interscambi con altre università europee e dell’America meridionale. Si citano in proposito principalmente la Facoltà di Ingegneria di Udine (prof. Bertagnin), la facoltà di Architettura di Kassel (prof. Minke), la Scuola di Architettura di Grenoble – EAG, con il Centro di ricerche CRATerre (proff. Hubert Guillaud, Hugo Houben).

Le predette ricerche sono state inserite in due Progetti di Ricerca Locale coordinati dal sottoscritto:

  • ESPERIENZE E METODI PER LA FORMULAZIONE DI “GUIDE” E “MANUALI” PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI. Il progetto di ricerca ha prodotto saggi, pubblicazioni e CD-Rom contenenti sia gli elementi per la conoscenza di base del materiale architettonico storico – tradizionale e dei “saperi tecnici costruttivi tradizionali” nei centri regionali, sia strumenti finalizzati all’intervento di recupero ed alle sue regole.
  • LABORATORIO PER L’ARCHITETTURA REGIONALE IN TERRA CRUDA. La ricerca si ricollega ad un importante filone internazionale (rappresentato dal CRATerre di GRENOBLE e dall’ICCROM di ROMA) che si occupa di una rilevante quota del patrimonio mediterraneo del costruito storico e di tecnologie la cui riscoperta e riproposizione ottengono un crescente interesse ed impegno nel quadro delle azioni degli Enti Locali e delle attività imprenditoriali nel settore.

Gli stessi studi e ricerche sono state argomento delle attività del XVI Ciclo del Dottorato in Ingegneria Edile.

L’altro tema di ricerca che ha avuto negli anni più recenti maggiore sviluppo è costituito dal “moderno”, nell’arco temporale che prende le mosse dall’architettura ottocentesca, con particolare riferimento all’archeologia industriale, e si estende a buona parte del patrimonio del novecento, dal razionalismo a cavallo delle due guerre (compresa la versione nazionale “autarchica”) sino all’edilizia della “ricostruzione” post bellica. In questo senso le ricerche hanno teso a fare il punto sul rapporto progetto-costruzione, sulla “storia delle tecniche” e sulle sue implicazioni tipologiche e morfologiche, con un approfondimento particolare dedicato al caso dell’edilizia autarchica di Carbonia, ultima e maggiore città di fondazione degli anni ’30, e sul tema del recupero e della conservazione del patrimonio moderno e contemporaneo.

Il risultato più completo e sistematico riguardante il tema del recupero del “moderno” è sicuramente costituito dal “Progetto Carbonia Città del ‘900 – Landscape machine”, del quale il sottoscritto è stato Coordinatore Scientifico generale e progettista, e che ha ottenuto il Landscape Award (Premio del Paesaggio) del Consiglio d’Europa per il 2010-2011.

I risultati di questa attività sono raccolti, tra gli altri, nel Volume “Il Patrimonio urbano Moderno. Esperienze e riflessioni per la città del Novecento”, a cura di A.Sanna e G. Peghin, U. Allemandi Ed., Torino-Londra 2011.

Le predette ricerche sono state inserite in alcuni Progetti di Ricerca coordinati dal sottoscritto, tra cui si segnala CARBONIA: L’ARCHITETTURA DEL “RAZIONALISMO AUTARCHICO”. L’EDILIZIA DI SERIE E LE ARCHITETTURE PUBBLICHE DELLA CITTA’-GIARDINO. PROBLEMI DI RECUPERO, RESTAURO E RIUSO DEL “MODERNO” e “Il recupero del moderno. Analisi di casi regionali in Sardegna”. Sull’argomento, il sottoscritto ha coordinato il recente convegno “Gli strumenti per la tutela, la riqualificazione, il riuso e la gestione dell’architettura moderna”, con la consulenza scientifica del DOCOMOMO-ITALIA, del Dipartimento di Architettura – Universita’ di Cagliari, del Dipartimento di Ingegneria Civile – Universita’ di Tor Vergata.

 

4. ALTRI TITOLI

 

  • Tra le altre attività si segnala il coordinamento di programmi di ricerca e di associazioni operanti nel settore disciplinare di competenza, tra cui:
  • la sezione Architettura del progetto di Catalogazione e studio dell’Archeologia Industriale della Regione Sardegna (con il prof. C. Aymerich);
  • la Sezione Sardegna dell’Associazione DO.CO.MO.MO. – ITALIA (Documentazione e Conservazione delle Architetture del Movimento Moderno)
  • il Centro Studi e Ricerche sull’Edilizia in Terra Cruda – Labterra, con sede nel Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari dell’Università di Cagliari – Facoltà di Ingegneria – Dipartimento di Architettura.

È inoltre membro dei Comitati Scientifici:

  • dell’Associazione Italiana Città della Terra (con i proff. M. Bertagnin, E. Galdieri, M.C. Forlani);
  • del Consiglio Direttivo Nazionale dell’ANCSA (Associazione Nazionale Centri Storico – Artistici).
  • del progetto “Culture costruttive del Mediterraneo” dell’Istituto Superiore Etnografico (con i proff. Panti e Ramazzotti)
  • del Museo dell’Archeologia Mineraria di Carbonia – Serbariu (con il prof. C. Aymerich), del quale coordina, sempre con il prof. Aymerich, la Sezione di Architettura e Città.

Il sottoscritto è inoltre tutor di numerose Tesi di dottorato di ricerca sui temi del Recupero del patrimonio storico moderno e pre-moderno.

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