Area disciplinare
Medicina e Chirurgia
Classe
Servizi Clinici Specialistici
SSD
MED/41 - Anestesiologia
Durata
5 anni
Dipartimento
Scienze Mediche e Sanità Pubblica
Sede
Cagliari
Accesso
Laureati specialisti e magistrali in Medicina e Chirurgia (classe 46/S e LM-41) e laureati del vecchio ordinamento in Medicina e Chirurgia
Profilo di apprendimento
Lo specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore sviluppa conoscenze teoriche, scientifiche e professionali condivise nella pratica clinica sia con la classe della Medicina che con quella delle Chirurgie. Durante il percorso formativo deve acquisire e sviluppare le conoscenze teoriche di base e specifiche della disciplina, l’abilità tecnica e l’attitudine necessarie ad affrontare appropriatamente, secondo gli standard nazionali ed europei, le situazioni cliniche connesse:
- alla Medicina Perioperatoria e alla gestione dell’Anestesia Generale e Loco-Regionale nelle diverse branche della Chirurgia, in Ostetricia e per le diverse procedure diagnostiche e terapeutiche, anche non chirurgiche;
- alla Medicina per Intensità di cura, sia per la Terapia Intensiva postoperatoria che in Terapia Intensiva Polivalente e Specialistica;
- alla Terapia del Dolore, sia acuto che cronico, oltre che in ambito multidisciplinare e per le Cure Palliative;
- alla Medicina dell’Emergenza, intra ed extra ospedaliera, e alla Medicina delle Catastrofi;
- alla Terapia Iperbarica;
- alla Tossicologia d’Urgenza.
Egli deve inoltre acquisire la capacità:
- di comunicare con chiarezza e umanità col paziente e con i familiari anche riguardo al consenso informato (non solo nel contesto preoperatorio), al prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto e al supporto terapeutico sintomatico per i pazienti EOL (End of Life);
- di interagire positivamente con gli altri specialisti e con le altre figure professionali sanitarie;
- di possedere competenze in merito a organizzazione sanitaria e governo clinico, conoscendo gli aspetti medico-legali e gestendo in modo appropriato il rischio clinico;
- di sviluppare, anche attraverso esperienze in simulazione, le competenze non tecniche anestesiologiche (ANTS);
- di perseguire l’obiettivo di un costante aggiornamento delle sue conoscenze attraverso la ricerca e la formazione permanente continua nei diversi ambiti della disciplina.