Venerdì 19 aprile 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 aprile 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA


1 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Il budget è di 30 milioni, in primo piano il Dipartimento di Fisica
LA LOTTA AI BATTERI KILLER
Progetto europeo guidato da due cagliaritani
Circa trenta milioni di euro di budget per cinque anni di studi guidati dai ricercatori dell'Università di Cagliari - unici rappresentanti italiani - alla guida di un progetto per combattere i batteri killer. I numeri parlano chiaro e dicono che ogni anno in Europa muoiono 25.000 persone a causa di infezioni batteriche. Come ha scritto David Payne, direttore della divisione antibiotici di un gigante dell'industria farmaceutica, la GlaxoSmithKline, in un suo editoriale apparso sulla prestigiosa rivista Science, le infezioni batteriche non sono più solo una minaccia, ma rappresentano una realtà sempre più pericolosa.
IL GRUPPO DI RICERCA E proprio Payne siede ora fianco a fianco a un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari in un progetto dell'Imi (Innovative Medicine Initiative) finanziato dalla Comunità Europea e da un gruppo di aziende farmaceutiche europee, ma di fatto con solide basi negli Stati Uniti, comprendenti, oltre a GlaxoSmithKline, Astrazeneca, SanofiAventis, Basilea Pharmaceutica e Jannsen. Si è compreso che la lotta contro i batteri richiede urgentemente una nuova strategia di ricerca e di sviluppo di antibiotici, e il finanziamento per ricerche precompetitive, 29,3 milioni di euro per 5 anni, rende l'idea di quanto il problema sia sentito e di quale sarà l'impegno richiesto. La Comunita Europea spera con questo investimento di riportare la ricerca sugli antibiotici in Europa.
 LA COLLABORAZIONE Per la prima volta le grandi case farmaceutiche hanno deciso di collaborare fra di loro e con il mondo accademico, mettendo a disposizione le informazioni necessarie. Sette consorzi europei hanno risposto alla chiamata della Comunità Europea presentando i loro progetti. Alla fine di un processo di selezione durato pochi mesi ma molto duro è stata scelta la proposta del consorzio comprendente i ricercatori del Dipartimento di Fisica.
I DOCENTI Matteo Ceccarelli e Paolo Ruggerone, professori associati con lunghi trascorsi all'estero, hanno guidato, insieme alla Jacobs University di Brema (Germania) e all'Université de la Méditerranée di Marsiglia-Aix-en-Provence (Francia), la stesura del progetto, coordinando 11 gruppi universitari sparsi in tutta Europa, 3 gruppi di enti di ricerca, e 5 piccole e medie imprese. I due ricercatori del Dipartimento di Fisica sono a capo di due dei 5 sottoprogetti di ricerca, coordinando le attività di diversi gruppi nelle università e nelle industrie, e siedono nel comitato decisionale.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
CONSIGLIO. Le proposte di modifica sono 180, di cui 150 dall'opposizione
ASSALTO ALLA FINANZIARIA
Pioggia di emendamenti, c'è anche il taglio Irap
La Finanziaria va avanti. Ieri scadeva il termine per la presentazione degli emendamenti: ne sono stati depositati circa 180, di cui 150 del centrosinistra, 18 della Giunta e i restanti della maggioranza. Circa 42 riguardavano l'articolo 1, in cui tra l'altro c'è il comma che prevede la riscrittura unilaterale del Patto di stabilità. Nel pomeriggio la commissione Bilancio si è riunita di nuovo sotto la presidenza di Pietrino Fois (Riformatori) proprio per l'esame della manovra alla luce delle variazioni.
 LE PRINCIPALI PROPOSTE Tra i principali emendamenti, si segnalano quelli per la riduzione allo 0,5% dell'Irap per le imprese, per gli enti locali e le amministrazioni pubbliche e lo scorporo delle risorse del Fondo unico per gli enti locali dal conteggio sul Patto di stabilità. Per le imprese si tratta di una riduzione di circa 2,5 punti percentuali, mentre per enti locali, Università ed enti pubblici la riduzione è pari all'8%. Secondo il Pd, su un gettito Irap in Sardegna di circa 630 milioni di euro, l'abbattimento di 500 milioni potrà essere compensato con una riduzione della spesa.
Le risorse liberate dal Patto potranno essere utilizzate dai Comuni, spostandole da un capitolo all'altro, per sostenere il contrasto alle povertà («per 260 Comuni con 2.500 abitanti si tratta del raddoppio dello stanziamento annuale», sostengono i democrats), dalle Province per la manutenzione degli immobili scolastici, e dalle Asl per la riduzione dei deficit aziendali. Sulle risorse del Fondo unico, il Pd prevede che il 50% di 580 milioni (scorporato dal calcolo del patto di stabilità regionale per evitare che venga conteggiato due volte) sia destinato dalla Regione ad effettuare interventi che abbattano i lacci imposti alla spesa di Comuni e Province. Tutti temi che hanno destato l'attenzione della maggioranza, che li ha sospesi per un esame più attento. Anche se, sul Fondo unico, l'assessore Alessandra Zedda ricorda: «Nonostante un governo ormai in pensione deve prevalere il senso di responsabilità e la continuità amministrativa. A Roma c'è stata un'apertura di carattere tecnico per far uscire dai vincoli i trasferimenti agli enti locali, scorporando il Fondo unico dal Patto di stabilità. Ma anche, in caso di disponibilità di cassa, di poter pagare i debiti della pubblica amministrazione».
LE REAZIONI Per il vicepresidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), «è inutile continuare a promettere stanziamenti e programmi che il Patto di stabilità non ci consente di mettere in atto. In questo modo mettiamo in circolo risorse vere, invece di sforare il Patto sapendo di non poterlo fare e rischiando di veder bloccati immediatamente i trasferimenti e la possibilità di contrarre i mutui. In ogni caso serve una spending review generale per permettere una spesa finalizzata ai temi importanti».
 MAGGIORANZA Assieme ad alcuni emendamenti dell'Udc, c'è quello presentato dal leader sardo di Mpa Franco Cuccureddu sui trasporti. In Aula ne proporrà un altro per fronteggiare la crisi del turismo: «La Giunta, accogliendo le richieste delle associazioni degli albergatori, deve prevedere nella manovra il rifinanziamento con tre milioni di euro del progetto “lunga estate”, vale a dire l'abbattimento degli oneri sociali per gli alberghi che non licenzieranno il personale a conclusione della stagione estiva». (lo. pi.)
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Ieri un vertice per il trasloco di tutti i piccoli pazienti al Policlinico
Macciotta, chiusura imminente
Vertice ieri in città per definire il piano straordinario del trasferimento di tutti i piccoli pazienti della clinica pediatrica Macciotta, in corso di chiusura, al Blocco Q del Policlinico di Monserrato, che ospiterà il reparto di Neonatologia.
Durante la riunione della cabina di regia, coordinata dall'assessorato regionale della Sanità, è stato fatto il punto sulla situazione e si è discusso soprattutto della simulazione del piano di trasbordo dei neonati dalla vecchia struttura sanitaria di Cagliari a quella nuova di Monserrato.
Erano presenti i vertici dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, della Asl 8 e del Brotzu, il rettore dell'ateneo cittadino, i rappresentanti della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco.
Il trasferimento sarà un'operazione complessa, che mobiliterà almeno un centinaio di persone tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e richiederà l'ausilio delle forze dell'ordine per la gestione del traffico e per consentire alle ambulanze attrezzate con le culle termiche di non incontrare ostacoli nel percorso scelto. Per garantire adeguati standard di sicurezza nel trasferimento e nella nuova struttura che ospiterà i neonati (in via di ultimazione), il tutto avverrà entro maggio. Saranno scelte una data e un'ora in cui il flusso di auto e mezzi sarà minore (dunque presumibilmente nelle ore notturne e non concomitanti con particolari eventi) e il tutto avverrà “no stop”. Le ambulanze di trasporto neonatale saranno scortate da un cordone di sicurezza delle forze dell'ordine, che presidieranno anche gli incroci stradali per renderli scorrevoli. Nei pressi della vecchia clinica, limitatamente a quelle ore, sarà istituito un divieto di sosta con rimozione forzata di tutti i veicoli. Il percorso da compiere tra Macciotta e il Policlinico sarà di circa 10 chilometri e potrà essere effettuato, secondo le stime, in circa 15 minuti, ai quali però dovranno aggiungersi le fasi di preparazione e quelle di trasferimento del paziente, una volta a destinazione, dall'ambulanza alla nuova sede. Il tutto sarà velocizzato dopo i primi trasferimenti che, viene stimato, interesserà tra i 18 e i 30 neonati.
 

4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
A Monserrato il progetto Crimm
Viaggiare in metrò è ecologico, salutare e fa risparmiare
Se 2500 cittadini che vivono in zona piazza Repubblica utilizzassero la metropolitana per andare nelle strutture universitarie di Monserrato, risparmierebbero quattro milioni di euro e contribuirebbero alla riduzione di duemila tonnellate di Co2 l'anno. Il Crimm (Centro ricerche modelli mobilità) lancia il primo programma su vasta scala per il cambiamento dei comportamenti di viaggio. Oggi alle 11, nell'aula magna della Cittadella Universitaria di Monserrato) sarà presentato “Cittadella Mobility Styles”, il programma di promozione del nuovo collegamento di Metrocagliari e della mobilità sostenibile complementare e alternativa all'uso dell'auto privata.
A un anno dalla conclusione di “Casteddu Mobility Styles”, il Crimm, con il patrocinio dell'Università di Cagliari e in partnership con Arst, Ctm, Azienda ospedaliera universitaria, Ersu, MLab, Provincia di Cagliari e comuni di Monserrato, Sestu e Quartu - avvia un programma sperimentale di promozione dell'utilizzo della metropolitana di superficie, obiettivo: risparmiare denaro e tempo, inquinare meno e tenersi in forma. Un cittadino di Cagliari residente in zona Repubblica che si sposta con la sua automobile, ad esempio da via Alghero al Policlinico, nei giorni feriali, con due rientri settimanali per pranzo, utilizzando la metro può mediamente risparmiare oltre 1400 euro all'anno sui costi di viaggio, ridurre di oltre 800 chilogrammi all'anno le emissioni di gas nocivi, risparmiare ogni settimana 3 ore e mezza di traffico alla guida della propria automobile, incrementare i propri spostamenti attivi nei tratti percorsi a piedi, bruciando il 17 per cento di calorie in più. Se 2500 automobilisti, che ogni giorno raggiungono la Cittadella da piazza Repubblica e dintorni, cominciassero a integrare MetroCagliari nei propri spostamenti abituali, ogni anno sarebbero emesse 2073 tonnellate in meno di Co2 nel centro cittadino (per compensare le quali sarebbero necessari 225 ettari di foresta), si ridurrebbero di 1.825.000 i passaggi veicolari fra periferia e centro città e ci sarebbe un risparmio per i cittadini di 3.590 mila euro con un incremento del fatturato del trasporto pubblico di 675 mila euro. All'incontro di oggi partecipano il direttore del Crimm Italo Meloni, il consulente marketing Silvio Porcu e il dottorando di ricerca Giuseppe Delogu.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Sport (Pagina 51 - Edizione CA)
L'iniziativa
Studenti a lezione dal dg Marroccu
Nell'aula Arcari della Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari si parla di orientamento professionale tra Diritto e Sport. Tra i relatori, l'agente Uefa D'Amico e il direttore generale del Cagliari Marroccu. Che spiega agli studenti le difficoltà in un ruolo per il quale non esiste un albo e che, tra A e B, ha pochi posti disponibili. Il segreto è «seguire i sogni e mettere a frutto le proprie capacità. Io non avrei mai pensato di diventare direttore al Cagliari, ma era la mia ambizione». Applausi e commozione quando Marroccu ricorda che «tutto l'organigramma del Cagliari è composto da sardi e di questo dobbiamo essere orgogliosi». Poi, sullo stadio: «È fondamentale che il Cagliari torni a Is Arenas e gli intermediari del club e del Comune di Quartu sono a lavoro. Attendiamo il ricorso al Tar dell'8 maggio. Vincerlo sbloccherebbe tutto». ( al. m. )

 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano (Pagina 20 - Edizione OR)
CONSORZIO UNO. Appello di Tendas
Archeo sub, 11 lauree ma l'università è a rischio per i tagli
Bisogna tornare indietro ai tempi del sindaco Mariano Scarpa. Era il 1994 quando il primo cittadino di Oristano disse: «L'Università di Oristano o sarà europea e mediterranea o non sarà». Parole profetiche, pronunciate in occasione delle dichiarazioni programmatiche di quell'esperienza amministrativa, ha ricordato ieri Guido tendas. «Oggi quei progetti si sono concretizzati con la discussione delle tesi del diploma di specializzazione conseguito nella Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici e Archeologia subacquea e dei paesaggi costieri di undici archeologi provenienti da tutta Europa». Il sindaco di Oristano (assessore alla Cultura della Giunta Scarpa dal 1994 al 1998 e in prima fila insieme all'esecutivo di allora nella nascita del polo universitario oristanese) ieri mattina ha partecipato alla discussione delle tesi degli undici archeologi europei: greci, spagnoli, siciliani, campani, molisani, calabresi, toscani e sardi.
«Quando pensammo all'università e lavorammo alla nascita a Oristano dei corsi gemmati con gli atenei di Cagliari e Sassari auspicavamo ciò che oggi abbiamo potuto vedere realizzato nell'ex Monastero del Carmine: una presenza di alto livello capace di valorizzare le tipicità del territorio e al contempo di aprirsi e aprirci verso l'Europa e il Mediterraneo - spiega il sindaco Tendas -. Con la scuola di specializzazione in archeologia subacquea, Oristano guadagna una posizione di rilievo nel panorama europeo e mediterraneo universitario di alta specializzazione. È una realtà di straordinario valore, che ci dà lustro e proietta i nostri corsi in una dimensione internazionale».
Tendas si dice preoccupato per le notizie che arrivano dalla Regione. «L'orgoglio per i risultati raggiunti non ci deve far dimenticare le difficoltà del polo universitario oristanese - ha concluso. «L'annunciata riduzione di mezzo milione di euro del fondo per le sedi universitarie distaccate, e tra queste proprio Oristano, mina la sopravvivenza dei corsi. I numeri, la qualità, il valore dell'offerta didattica, i risultati che il Consorzio Uno sta raggiungendo, impongono scelte razionali da parte della Regione che deve tenere conto di una realtà che assicura prestigio non solo a Oristano, ma all'intera Sardegna».


7 - L’Unione Sarda / Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Ricerca della Cgil in tutta l'Isola
La crisi economica e il nuovo “assedio” ai diritti dei lavoratori
Gli studiosi la chiamano “sindrome da assedio”. È l'effetto più evidente, nella percezione dei lavoratori, della crisi economica che stiamo vivendo, che finisce per colpire anche i diritti dei lavoratori. La Cgil sarda, in collaborazione con l'Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze sociali delle istituzioni, ha voluto scandagliare il mondo del lavoro nell'Isola, analizzandolo con una prospettiva diversa, che non è quella classica dei numeri su occupati e precari, ma quella della percezione dei diritti dei lavoratori. L'obiettivo della ricerca, presentata ieri e durata circa un anno (ma si andrà avanti ancora con nuovi step), è quello di rispondere a due domande: «Che cosa rimane della consapevolezza dei diritti del lavoro? E se tra i più anziani può essersi smarrito il senso originario dei diritti del lavoro, tra i più giovani è mai nato?». «Per rispondere a questi due quesiti, ne sono stati posti cento a 2.457 lavoratori di grandi aziende della Sardegna, grazie alla collaborazione con la Cgil», ha spiegato Lilli Pruna, coordinatrice della ricerca, realizzata insieme alla professoressa Sabrina Perra e grazie al lavoro di una giovane laureata in Scienze Politiche, Silvia Tedde.
 I RISULTATI Quello che emerge dallo studio, appunto, è che i lavoratori intervistati, per lo più tra i 45 e i 59 anni, al lavoro da molto tempo nelle aziende dell'Isola, siano stati colpiti da quella che i ricercatori hanno definito la “sindrome da assedio”. In altri termini, chi ha un'occupazione stabile e sicura, vede estendersi intorno a sé il disagio e la disperazione di precari e disoccupati. Ragion per cui, il sentimento diffuso è quello «di avere un atteggiamento meno severo e intransigente nei confronti delle proprie condizioni di lavoro», anche quando peggiorano.
 I NUMERI Un concetto che emerge in particolare da una delle domande fatte agli intervistati, nella quale si chiede quale idea dei diritti si condivide di più? Il 39% dice che «i diritti devono essere difesi e rafforzati, anche con lotte sindacali». Quindi si evince che quattro persone su dieci chiedono una maggior tutela. È «un terreno ampio di conquiste da affermare», conferma Michele Carrus, alla sua prima uscita da segretario regionale della Cgil. E soprattutto un altro 31% afferma che i «diritti devono essere rispettati e non concessi in cambio di rinunce a qualcosa», confermando così che il lavoro è «oltre che mezzo per vivere, strumento di libertà e cittadinanza».
Peraltro, dai questionari viene fuori che la situazione di crisi è peggiorata: il 60% dei lavoratori intervistati ha vissuto uno o più periodi di disoccupazione, mentre il 48% del campione ritiene che la condizione economica della famiglia sia arretrata negli ultimi anni e quasi il 50% ha paura, o l'ha avuta almeno una volta, di perdere il lavoro. ( g. d. )
 
 
8 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Al t hotel
Chirurgia Robotica in urologia: un congresso
Oggi dalle 8,30 al T hotel di via dei Giudicati si svolgerà il congresso “La chirurgia robotica in urologia: 2 anni di esperienza”, organizzato da Mauro Frongia, capo del Dipartimento Patologia renale e direttore della Struttura complessa Urologia, Trapianto Renale e Chirurgia Robotica nell'Azienda ospedaliera Brotzu.
Il Convegno è rivolto a medici specialisti e non, a studenti di Medicina della Scuola di specializzazione di Chirurgia e a tutto il personale infermieristico. L'obiettivo è quello di diffondere e approfondire le conoscenze della chirurgia robotica in tutte le patologie urologiche, e di migliorare le conoscenze di questo settore tra i medici di Medicina generale, gli specialisti in Urologia, Chirurgia generale, Nefrologia, e tra gli studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia di Cagliari.
Durante i lavori saranno esaminate le tecniche chirurgiche in chirurgia robotica e open. Tra le altre cose, verranno illustrate le nuovissime procedure robotiche nella chirurgia di trapianti renali.


9 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
SINNAI. Grazie al recupero di un manoscritto del Settecento
I “GOCCIUS” RITROVATI In un libro la traduzione degli antichi canti
Un libro sui “Gozos” verrà presentato domani alle 17 nella biblioteca di Sinnai. Un'opera nata con la trascrizione di un manoscritto risalente alla fine del Settecento e conservato nella biblioteca. Il documento, compilato dal curato di Villanovafranca Francesco Maria Marras, raccoglie 108 goccius o gosos (Gozos) in castigliano (90) e in sardo (18), nelle sue varianti logudorese e campidanese. Il prezioso manoscritto venne donato nel 1981 alla biblioteca comunale di Sinnai da monsignor Cesare Perra, assieme al suo ricco patrimonio librario. Si deve a lui, perciò, la conservazione di questo prezioso documento della religiosità popolare, della cultura, della storia e delle tradizioni della Sardegna.
I componimenti, dedicati alla Beata Vergine o a Santi venerati nel Regno di Sardegna, sono stati trascritti da un'equipe di ricercatori coordinata da Giovanni Serreli (Isem Cnr) e da Maurizio Virdis (Università di Cagliari). Un lavoro poi corredato da una serie di saggi di approfondimento di Giovanni Murgia, Matteo Porru, Olivetta Schena, Mauro Badas, Maria Giuseppina Meloni, Simonetta Sitzia e Ignazio Macchiarella. Il convegno di domani inizierà con gli interventi del sindaco Barbara Pusceddu e dell'assessore alla Cultura Franco Matta. Parleranno poi, Maria Eugenia Cadeddu, Duilio Caocci e Marco Lutzu. La presentazione sarà coordinata dal regista multimediale Francesco Casu.
Antonio Serreli



LA NUOVA SARDEGNA

10 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Ed_Cagliari
A maggio addio alla clinica Macciotta 
Trenta i neonati da spostare: impiegate cento persone tra medici e infermieri oltre agli uomini delle forze dell’ordine 
CAGLIARI Addio storica clinica Macciotta, via alle prove di trasloco da via Porcell a Monserrato. Il trasferimento non sarà una cosa semplice. Anche perché si parla di piccolissimi pazienti: saranno interessati dai diciotto ai trenta neonati. Massima attenzione. E, considerata la delicatezza della situazione, proprio per non trascurare alcun dettaglio si è riunito ieri in città un vertice per definire il piano straordinario. Durante la riunione della Cabina di regia, coordinata dall’assessorato regionale della Sanità, è stato fatto il punto sulla situazione e si è discusso soprattutto della simulazione del piano di trasbordo dei neonati dalla vecchia struttura sanitaria a quella nuova oltre la statale 554. Erano presenti i vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, della Asl 8 e del Brotzu, il rettore dell’ateneo cittadino, i rappresentanti della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco. Definiti i tempi. L’operazione di trasporto al Blocco Q del Policlinico destinato a ospitare il reparto di Neonatologia sará effettuata entro maggio. E coinvolgerà almeno un centinaio di persone tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari. Non solo: ci sará bisogno di una mano d’aiuto delle forze dell’ordine per la gestione del traffico e per consentire alle ambulanze attrezzate con le culle termiche di non incontrare ostacoli nel percorso stabilito. Saranno scelte naturalmente una data e un’ora in cui il flusso di auto e mezzi sarà minore (dunque presumibilmente il trasferimento sarà effettuato nelle ore notturne e non concomitanti con particolari eventi) e il tutto avverrà senza soste. Le ambulanze di trasporto neonatale saranno scortate da un cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, che presidieranno anche gli incroci stradali per renderli scorrevoli. Nei pressi della vecchia clinica, limitatamente a quelle ore, sarà istituito un divieto di sosta con rimozione forzata di tutti i veicoli. Il percorso da compiere tra la clinica Macciotta e il Policlinico sarà di circa dieci chilometri e potrà essere effettuato, secondo le stime, in circa quindici minuti. A questi tempi dovranno aggiungersi le fasi di preparazione e quelle di trasferimento del paziente, una volta arrivato al Blocco Q del Policlinico, dall’ambulanza alla nuova sede. Una macchina che diventerà sempre più veloce dopo i primi trasferimenti. Stefano Ambu

 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Ed_Cagliari
RICERCA CGIL-UNIVERSITÀ
Lavoratori dipendenti, il 50% teme di perdere il posto 
CAGLIARI Lo stipendio arriverà alla fine del mese, ma i dipendenti non se la passano certo bene. Sono sotto stress, da almeno un anno convivono con la sindrome di essere assediati dalla crisi, dalla povertà, quella intorno a loro o dentro di loro, e dalla paura del licenziamento violento, in tronco. È un dossier buono per gli analisti e non solo i sociologi quello che riassume l’indagine commissionata dal centro studi della Cgil al dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni dell’università cagliaritana. I primi risultati della ricerca dal titolo significativo «Cento domande sul lavoro», 2.457 gli intervistati, l’85 per cento occupato in imprese medio-grandi, confermano che nessuno dorme più sonni tranquilli: è la metà esatta del campione a essere attanagliata dalla paura che «tutto finisca all’improvviso». In alcuni comincia a farsi largo la tentazione pericolosa che i diritti in azienda possano essere barattati con la certezza (ma chi la può dare?) di non essere cacciati via prima della pensione. «La coscienza del lavoratore si è indebolita», ha detto la coordinatrice del progetto Lilli Pruna, docente di sociologia, per poi sottolineare: «Precarietà e difficoltà hanno ridotto la percezione della necessità di garanzie e tutele, anche se poi è sempre alta la percentuale degli iscritti al sindacato, a cui il 40 per cento del campione chiede oggi e sulla carta maggiori lotte in difesa dei diritti, senza scambi con aumenti salariali o rinunce al buio». Ed è questa altalena continua fra incubo e rivendicazione il valore messo in evidenza dalle ricercatrici Silvia Tedde e Sabrina Perra. «Il mondo del lavoro – ha detto Michele Carrus, nella sua prima uscita ufficiale da segretario della Cgil – è ostaggio di una precarietà diffusa». È soprattutto quanto accade nel mondo esterno a mettere in allarme quelli del posto fisso: «Il 67 per cento degli intervistati – ha detto il neo presidente nazionale dell’Auser-Cgil ed ex segretario regionale, Enzo Costa – ha la percezione che nel territorio dove vive c’è poco lavoro e una povertà diffusa. E se l’orizzonte è ristretto alle mura familiari, è addirittura il 94 per cento a dichiarare di avere un parente, amico o conoscente disoccupato». Una sorta di male comune molto prossimo all’epidemia che comincia a insinuarsi anche nelle aziende: il 48 per cento degli operai del campione non ha avuto dubbi nel denunciare che «le condizioni di lavoro sono peggiorate» e dunque «il muro dei diritti si è sgretolato». Fino al punto che la sensazione più marcata non è più difendere la giustizia sociale, bensì puntare il dito su chi gode di questi diritti semmai riletti come privilegi. Michele Carrus è stato deciso nel dire: «Per la prima volta, abbiamo un dossier da cui il sindacato deve ripartire per evitare che la rete dei diritti si sfilacci e tra queste maglie larghe passi il concetto brutale che il lavoro da strumento di libertà diventi solo sopravvivenza». (ua)


12 - La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
La goliardia dell’Agt con Caccone II pontefice massimo 
LA MOSTRA 
Si chiude stamane nei locali del Polo bionaturalistico l’esposizione promossa dall’associazione degli universitari: feluche e sassareseria nei 451 anni dell’ateneo turritano
di Luca Fiori wSASSARI Trent’anni di feluche e goliardate in salsa sassarese. Per celebrare i suoi primi trent’anni di vita, l’Associazione Goliardica Turritana (Agt) ha organizzato la "Mostra della Goliardia Turritana: tradizioni, immagini e colori di 451 anni di goliardi a Sassari". L’esposizione che è ancora visitabile fino a stamattina ha coinciso con le Giornate dell’Orientamento 2013 "Destinazione Uniss – Un biglietto per il futuro". Dal 15 aprile nell’aula A al primo piano del Polo bionaturalistico di Piandanna, un migliaio di visitatori ha potuto ammirare fotografie d’epoca, cappelli universitari d’inizio secolo, le cosiddette "feluche" o "goliardini", oltre a bolle e papiri artigianali di pregevole fattura e documenti originali che testimoniano la lunga attività della Goliardia, una realtà molto più antica di quanto si creda (le sue origini risalgono all’origine dell’Università stessa). Prima dell’Associazione goliardica turritana, nata nel 1984, esisteva l’Atu, Associazione turritana universitaria, in attività dal 1944 ai primi anni ’70, molto impegnata nella politica universitaria e importante polo culturale all’interno dell’Ateneo. La "discesa dei carruzzi" e la "liberatio"sono ancora le attività più importanti portate avanti dall’Agt - e infatti ad entrambe le manifestazioni la mostra dedica ampio spazio - ma la goliardia è in realtà qualcosa di più profondo e molto radicato, soprattutto in Sardegna. «Esistono importanti ordini goliardici anche in altri Atenei italiani, ma il fatto di trovarci su un’isola, che per certi versi è un fattore limitante, ha permesso alla goliardia dell’Università di Sassari di essere più legata e presente sul suo territorio creando un alone di "gloria storica" intorno alla figura del Pontefice Massimo e, più in generale, dello studente universitario che ha l’onore di portare una feluca in testa». Parola del Pontefice Massimo Luigi Vaira, in arte Caccone II Stupor Mundi: «Se prima di tutto la goliardia è il non prendersi sul serio, il prendersi gioco prima di tutto di se stessi e, in maniera rispettosamente simpatica ed intelligente, della gerarchia prestabilita, non trovavo fosse il caso di scegliere un nome altisonante per ricoprire una carica che è già prestigiosa di suo».
 
 



SARDEGNA QUOTIDIANO

 
13 - Sardegna Quotidiano / Pagina 14 - Cagliari
IL PIANO Entro maggio il trasferimento al Policlinico: ambulanze con culle termiche, cento le persone coinvolte
Non c’è ancora l’ora né la data, ma un piano sì, e prevede una città immobile assistere all’esodo dei neonati. Sarà già maggio inoltrato quando le piccole creature, tra 18 e 30, lasceranno la vecchia clinica Macciotta destinata a chiudere per
raggiungere il Blocco Q del Policlinico quasi pronto e tutto nuovo. Non sarà certo un’operazione facile, lascia tutti col fiato sospeso a causa delle delicate condizioni dei piccoli bimbi ricoverati. Ma i preparativi vanno avanti e tutto verrà calcolato
nei minini dettagli per garantire la massima sicurezza ai “pazienti ” della clinica Macciotta. Particolare delicatezza ed efficacia e prontezza sarà richiesta in tutto a un centinaio di persone tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e forze dell’ordine. Le ambulanze saranno attrezzate con le culle termiche e troveranno la strada sgombra d ogni ostacolo per evitare perdite di tempo. Niente dovrà impedire il cammino dei piccoli lungo i dieci chilometri e qundici minuti totali che separano le due cliniche.
NUMERI 18-30 I bambini che saranno trasferiti dalla Macciotta al nuovo reparto di Neonatologia.
10 I chilometri che le ambulanze attrezzate percorreranno con la scorta. 15 I minuti del tragitto che separa i bimbi dalla nuova struttura del Policlinico.
Il piano straordinario è stato programmato nel vertice di ieri coordinato dall’assessorato regionale della Sanità. È stato messo su un rapporto sullo stato della nuova struttura che dovrà ospitare il reparto di neonatologia, ma soprattutto c’è
stata una simulazione del piano di trasferimento dei neonati dalla vecchia struttura sanitaria di Cagliari a quella nuova di Monserrato.
Presenti al tavolo organizzativo i vertici della Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, della Asl 8 e del Brotzu, il rettore dell’ateneo cittadino, i rappresentanti della Polizia municipale e dei Vigili del fuoco. Tutti averanno un ruolo determinante per un trasferimento complesso che arrva dopo anni di proteste e lotte. La Macciotta da tempo era diventata una struttura fatiscente e pericolosa per l’incolumità dei pazienti stessi. In questo trasferimento eccezionale la sicurezza impone che i neonati siano spostati dalla vecchia struttura a quella nuova in una data e un’ora in cui il flusso di auto e mezzi sarà minore, meglio se avverrà nelle ore notturne e in modo continuato.
IL TRAFFICO SI FERMA Si sceglierà la notte, a ogni incorocio una pattuglia.
LA SCORTA Le ambulanze di trasporto neonatale saranno scortate da una fila di auto delle forze dell’ordine, che presidieranno anche gli incroci stradali per renderli scorrevoli e permettere il facile passaggio. Vicino alla Macciotta nelle ore che interesseranno il trasferimento continuato in cui le ambulenze andranno avanti e indietro, sarà imposto un divieto di sosta con rimozione forzata di tutti i veicoli. Intanto il Blocco Q del pronico si prepara all’accoglienza.

Vi.Sa.
 
  
14 - Sardegna Quotidiano / Pagina 15 - Cagliari
L’INIZIATIVA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO
ACCORDO UNICEF, ATENEO E DIMONIOS
Università, Brigata “Sassari ” e Unicef insieme per l’educazione allo sviluppo: è la sintesi dell’incontro svoltosi mercoledì pomeriggio nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università durante il quale è stato presentato il XIX Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo “Un impegno visibile per i bambini invisibili”, organizzato dal Comitato Provinciale per l’Unicef in collaborazione con l’Ateneo.
 
 
15 - Sardegna Quotidiano / Pagina 8 - Sardegna
LA RICERCA
Perdere l’impiego la nuova paura dei lavoratori
“Sindrome di assedio” e paura di non trovare o di perdere il posto di lavoro. Sono i mali che colpiscono i lavoratori, anche stabili. È quanto emerge dai primi risultati della ricerca "Cento domande sul lavoro", commissionata dal Centro studi Cgil alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari. L’indagine, scandaglia la consapevolezza dei diritti ed è stata realizzata sulla base di 2457 questionari che abbracciavano tutti i settori produttivi isoalni. L’85 per cento degli intervistati ha un lavoro stabile, ma dai dati emersi, questa condizione non blocca, almeno per il 50 per cento di loro, la paura di perdere il lavoro. Secondo Michele Carrus, neo eletto alla guida della Cgil sarda «i dati vanno contestualizzati alla situazione di crisi ». Per l’ex segretario Enzo Costa, ora alla guida dell’Auser: «Per il 67 % c’è poco lavoro e una povertà diffusa. Le condizioni di lavoro sono peggiorate per il 48% mentre il 94 ha un parente o conoscente disoccupato».
 
 
16 - Sardegna Quotidiano / Pagina 8 - Sardegna
IL PD «Spostiamo le risorse e diamole subito alle imprese»
DALL’AULA Via alla leggina sui cantieri comunali: interventi a carico della Regione, progetti con deroga per le assunzioni Irap ridotta allo 0,5 per cento, con l’intento di liberare 580 milioni immediatamente spendibili per imprese ed
enti locali. È questa la proposta del Pd, inclusa negli oltre 150 emendamenti presentati in commissione Bilancio alla finanziaria. Per le imprese la riduzione si assesterà intorno ai 2,5 punti, 8 invece quelli per enti pubblici Asl e Università. Attualmente il gettito dell’imposta ammonta a circa 630 milioni, non spendibili perché intrappolati nel vincolo del patto di stabilità. Il taglio invece consentirebbe subito di “liberare ” i fondi semplicemente spostandoli da un capitolo di spesa all’altro. «Sono misure mirate, è questa la nostra risposta all’insulsa idea della Giunta di forzare il patto», osserva Gianvalerio  Sanna. «Solo l’Università di Cagliari risparmierebbe 8 milioni», rivela l’altro esponente democrat Giuseppe Cuccu. «Lo sforamento del Patto farà scattare il blocco dei trasferimenti statali», è invece la previsione del vice presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini, «i circa 500 milioni da immettere nel sistema potranno essere usati dai Comuni per le misure sul contrasto alle povertà». Intanto nel consiglio Giuseppe Stochino (Rifondazione Comunista), Giuseppe Tupponi (Udc) e Efisio Arbau (La Base) sostituiscono i dimissionari Luciano Uras (Sel), Roberto Capelli (Centro democratico) e Francesca Barracciu (Pd, Parlamento europeo). Dall’Aula è anche arrivato il via libera alla leggina sui cantieri comunali, dopo rilievi, sollevati dal Governo. Il testo, concordato dai capigruppo e arrivato in consiglio con procedura d’urgenza, specifica le caratteristiche dei cantieri comunali e dei cantieri verdi: gli interventi sono a carico della Regione, non costituiscono assunzioni comunali ma progetti speciali con le caratteristiche di deroga per le assunzioni di personale. F. O.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
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