Lunedì 25 marzo 2013

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 marzo 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Schiamazzi sino all’alba»
Festa interrotta, la rabbia dei residenti contro Unica 2.0
CASTELLO. Su Facebook la verità del comitato del rione sul concerto ad Architettura
 
Divampa la polemica sulla festa nella facoltà di Architettura a Castello interrotta venerdì a mezzanotte, un’ora prima della fine del concerto, dall’arrivo della polizia municipale.
Dopo l’intervento degli studenti di Unica 2.0, che hanno attaccato i vigili urbani rei di essere «entrati in territorio universitario» e la «giunta di centrosinistra» - sostenuti da Sergio Mascia e Francesco Agus, presidente del gruppo consiliare e coordinatore provinciale di Sel, che hanno annunciato un’interrogazione al sindaco - su Facebook dicono la loro anche i residenti del comitato “Castello 2020”, che hanno pubblicato una serie di foto eloquenti sul post festa. «Crediamo - scrivono - che in nessuna università succeda ciò che accade nella facoltà di Architettura in via Santa Croce, in un quartiere abitato da numerose famiglie (e non da 4 anziani che andrebbero rispettati comunque) dove sono presenti bambini, ragazzi che il sabato mattino si alzano alle 6.30 per andare a scuola, anziani che reclamano il semplice diritto di dormire almeno da mezzanotte in poi, medici, infermieri che fanno i turni e che hanno bisogno di un sano riposo notturno».
I residenti raccontano di «ragazzi e ragazze adagiati, con un bicchiere di birra in mano, sui portoni e sulle finestre basse; sui tetti delle macchine decine di bicchieri di plastica vuoti», di «macchine che sono riuscite a passare a stento e non prima di aver ricevuto diversi pugni sui finestrini da ragazzi ubriachi che sicuramente non si stavano nutrendo di cultura». E ancora: «La polizia è andata via verso mezzanotte e mezza e i ragazzi e le ragazze hanno tranquillamente continuato a bere, ridere, urlare e schiamazzare fino alle 3.30, come se fossero le 11 del mattino».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Lavoro (Pagina 9 - Edizione CA)
L’identità in un software
L’AZIENDA. Sane Biometrics studia iride, impronte digitali o la forma del viso
 
Passare dritti ai controlli aeroportuali con in tasca il passaporto o mandare in soffitta le innumerevoli password necessarie per navigare su internet. Quello che sembra un sogno futuristico potrebbe diventare presto una realtà grazie a una società sarda all’avanguardia nello studio della biometria. L’azienda, uno spin-off dell’Università di Sassari, ha sede nel parco di Porto Conte ricerche e si chiama Sane Biometrics e studia appunto i valori biometrici, ovvero i tratti che rendono unici gli esseri umani come le iridi, le impronte digitali o la forma del viso. «In Cina sono ancora più avanti», scherza uno dei soci fondatori, Massimo Gessa, «e stanno studiando un sistema per identificare la seduta dell’uomo, in pratica la struttura ossea del fondo schiena».
MACCHINARIO La società algherese sta mettendo a punto un sistema di lettura dei tratti somatici automatica, ovvero senza la necessità dell’intervento umano. «Negli aeroporti esteri, ad esempio, controllano le impronte digitali ma serve una persona che se ne occupi e questo, dimostrano i dati, rallenta enormemente la procedura», continua Gessa. «Noi vorremmo rendere superfluo l’intervento umano sfruttando un macchinario che legga i dati oggi inseriti anche nei passaporti italiani e trovi la corrispondenza con i tratti umani della persona». Il dispositivo sarebbe utile nei controlli di sicurezza in porti, aeroporti o uffici pubblici. «In Italia, però, la legge impone procedure amministrative molto rigide, per questo stiamo modificando il macchinario per sfruttarlo nel mondo più libero di internet». Il software, infatti, permetterebbe di accedere ai servizi web, come l’home banking o tutti quelli che richiedono la registrazione di sicurezza, con le impronte digitali o con la lettura dell’iride. Un’innovazione tutta sarda che aspira ad essere commercializzata in Italia e non solo. ( an. ber. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Redditi e lavoro, Sud peggio della Grecia
Il Rapporto del Censis: nell’isola c’è stata una strage di imprese negli ultimi due anni ma la crisi coinvolge tutta la società
I due rischi principali: desertificazione e spopolamento
Il Mezzogiorno paga anche per la perdita delle grandi banche
di Alfredo Franchini
 
CAGLIARI Peggio della Grecia. Le regioni del Sud, (Sardegna in testa), precipitano per l’impoverimento degli abitanti che hanno redditi più bassi che in Grecia, per la strage delle imprese ma anche per la questione sociale: giovani acculturati che fuggono in Europa, ragazzi che non studiano e nemmeno lavorano, classi dirigenti che negli ultimi lustri non hanno lasciato un segno. E’ un panorama davvero cupo, quello descritto dal Censis nell’ultimo Rapporto sul Mezzogiorno. Tra il 2009 e il 2012 la Sardegna ha perso 837 aziende manifatturiere che, in percentuale (-7%), è la variazione più grande; subito dopo ci sono Puglia (-6,5%) e Calabria (-6,1%). Cifre di una guerra che non è finita se si pensa che nell’isola sono aperte più di 1.500 vertenze sindacali. Un sistema imprenditoriale fragile e diradato, cittadini spaesati nell’affrontare la crisi (del Sud) dentro la crisi generale. Numeri incontrovertibili: l’economia dell’Italia va male, quella del Sud peggio, quella della Sardegna ancora peggio: si perde occupazione e non si crea lavoro. E davanti ci sono due rischi drammatici: la desertificazione industriale e lo spopolamento. Il primo caso può essere riassunto con la chiusura dell’Ilva di Taranto, della Fiat di Termini Imerese, del polo chimico di Porto Torres e di quello dell’alluminio nel Sulcis. «Dobbiamo difendere l’impresa e anche le nicchie di industria», afferma Francesco Lippi, presidente della Confapi, «il turismo è importante ma non si può pensare di trasformare un intero sistema economico in un villaggio vacanze». (Anche perché in Puglia, il Salento, paradiso del turismo, ha più disoccupati di quanti non ce ne siano a Taranto). La crisi degli ultimi anni ha allargato il divario Nord-Sud. Tra il 2007 e il 2012 nel Mezzogiorno il Pil si è ridotto del dieci per cento in termini reali a fronte di una flessione del 5,7% registrata nel Centro-Nord; la Sardegna è tornata indietro ai valori di oltre dieci anni fa. Se la Sardegna potesse parlare direbbe dei piani di governo poco chiari, della burocrazia regionale disastrosa nella gestione pubblica, infrastrutture inesistenti (metano e ferrovie su tutte), una limitata apertura alle esportazioni. E poi il credito: il Censis gli dedica un capitolo a parte perché non solo la Sardegna ma tutto il Sud è stato privato degli strumenti reali, «con le grandi banche meridionali inglobate nelle corporation finanziarie lombardo-torinesi». Fatto ancora più grave in Sardegna visto che la Regione aveva -e ha ormai inesorabilmente perso - competenze primarie in materia di credito. In Sardegna c’è da registrare la lunga deriva del sistema scolastico e della cultura. Il potenziale perduto delle nuove generazioni, (le più acculturate degli ultimi anni), è l’altra faccia dello spopolamento dell’isola con l’aggravante che rappresenta il depauperamento intellettuale della società sarda visto che ad emigrare sono i migliori. Ai giovani sardi resta il primato più brutto: sono 25,1 giovani su cento che abbandonano gli studi precocemente ed è il record in Italia.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Barcamper, idee per creare nuove aziende
 
CAGLIARI Arriva in Sardegna «Barcamper», il programma di scouting e accelerazione lanciato da dPixel per trovare le migliori idee da trasformare in imprese. Due i tour nazionali con tappa all’Università di Cagliari dal 2 al 4 aprile prossimi: 1) Innautic Barcamper challenge, in collaborazione con il distretto ligure per le tecnologie marine. L’obiettivo è trovare idee innovative in ambito di nuovi materiali, domotica, sistemi a ridotto consumo energetico. Le migliori venti idee parteciperanno a una settimana di mentorship a La Spezia. 2) Startup revolutionary road tour, promosso da Micrsosoft Italia, Fondazione Cariplo e Fondazione Filarete. Sono previste tappe in tutta Italia (tra cui quella di Cagliari), alla ricerca delle migliori idee in ambito Itc da trasformarsi anche qui in imprese. I migliori progetti e i team più promettenti avranno la possibilità di partecipare a ottobre a una delle Techweek, formazione e mentoring.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Attualita
DATI ISTAT
Laureati, 200mila senza lavoro
Studiare non basta, i disoccupati post-università cresciuti del 28%
 
ROMA La laurea non basta più. Il 2012, dati Istat, registra infatti un’impennata di giovani laureati senza lavoro, con i «dottori» under 35 a caccia di un impiego arrivati ormai a sfiorare quota 200mila, una crescita di circa il 28% rispetto al 2011 e quasi del 43% a paragone con il 2008, l’anno di inizio della crisi. I numeri più alti si registrano tra le ragazze e nel Mezzogiorno, ma si tratta di un fenomeno quasi senza confini, tanto che in tutto, senza guardare all’età, in Italia si contano oltre 300mila persone disoccupate, nonostante nel cassetto conservino un titolo di studio universitario. La scarsa domanda di lavoro, la penuria di posti liberi da riempire, i tagli occupazionali sempre più marcati, si fanno sentire su chi può vantare l’istruzione più alta, ovvero un certificato di laurea o post laurea, nonostante rappresentino ancora una piccola fetta della popolazione. Infatti, come è emerso dal Rapporto Istat-Cnel sul Benessere equo e sostenibile (Bes) nel 2011 solo il 20,3% dei 30-34enni risulta aver conseguito un titolo di studio universitario, il livello più basso tra tutti i Paesi dell’Unione europea. Eppure in questi anni si è rilevato un aumento dei ’dottorì di quella fascia d’eta sfornati dagli atenei italiani (un incremento di 4,7 punti percentuali tra il 2004 e il 2011). In particolare, secondo gli ultimi dati aggiornati dell’Istat, relativi al 2008, si erano laureate in Italia poco meno di 300 mila persone. Nel dettaglio tra i 15 e 34 anni in Italia ci sono 197 mila disoccupati laureati, pari al complesso degli abitanti di una città come Taranto: a paragone con l’anno prima segnano un rialzo del 27,6%.

6 – SardegnaQuotidiano
Pagina 11 – CagliariCronaca
Castello Maxi festa arriva la municipale
gli studenti: abuso Polemica in Comune
 
Un concerto universitario interrotto venerdì notte dai vigili urbani scatena la polemica. Che corre prima veloce sul web, per poi arrivare fino a Palazzo Bacaredda. Il gruppo di Sel fa atterrare sulla scrivania del sindaco Massimo Zedda, vendoliano pure lui, un’interrogazione per avere chiarimenti sulla “adeguatezza del comportamento della polizia municipale”. L’azione di venerdì notte è sembrata «inconsueta», sia al capogruppo comunale del partito Sergio Mascia che al coordinatore provinciale Francesco Agus. Intanto sulla rete Unica 2.0, dopo le parole di fuoco scaraventate l’indomani su social network, si scaglia contro chi «vuole strumentalizzare i fatti trasformandoli in un attacco al sindaco».
Nella querelle si inserisce, dopo le prime proteste, pure il comitato di quartiere Castello 2020, che, con foto e testimonianze dirette, accusa gli studenti di comportamenti poco consoni al quieto vivere. Insomma, un “tutti contro tutti”. Un passo indietro per capire meglio: venerdì notte al bastione di Santa Croce, facoltà di Architettura, Unica 2.0 organizza un concerto. Tutto in regola, autorizzazioni comprese, la musica è garantita fino all’una. Ma l’evento richiama una marea di ragazzi. Il risultato: auto ovunque, la stradina stretta di Castello va in tilt. A mezzanotte e un quarto, ecco i lampeggianti blu della Municipale. E qui le versioni contrastano. Unica 2.0 la ricostruisce così: «La polizia municipale è entrata in territorio universitario, al nostro concerto, alle 00:15, nonostante questo non sia possibile senza un'autorizzazione, e ci ha imposto il defluire degli studenti, accusandoci di aver bloccato la strada e questo nonostante la nostra autorizzazione andasse fino all'una». Non era mai successo prima, fanno sapere da Unica 2.0, «sembrava quasi un abuso, la polizia all’Università non può entrare».
Sergio Mascia, capogruppo di Sel, smentisce: «È una consuetudine, non è che l’Ateneo goda di un regime speciale. L’interrogazione», spiega, «vuole chiarire l’efficacia dell’in tervento. Nonostante la festa sia terminata con un’ora di anticipo, i residenti denunciano schiamazzi fino alle quattro del mattino. Ci chiediamo se era necessario interrompere il concerto o se forse bastava solo intervenire sul traffico, fermo restando che per il divertimento vanno rispettate le regole ». «Non siamo quattro pensionati», attacca Paolo Marongiu, presidente di Castello 2020, «anzi: è importante che nel quartiere si organizzino eventi. Il problema è che c’erano 1500 persone, quel luogo non è adatto». Quanto poi alla ricostruzione di Unica 2.0: «Non è vero che gli agenti siano entrati all’Università, erano in due, non li abbiamo chiamati neanche noi ma probabilmente chi è rimasto imbottigliato. I vigili sono andati via verso mezzanotte e mezzo, ma i ragazzi hanno continuato fino alle 3,30 con urla e schiamazzi come se fossero le 11 del mattino».
Francesca Ortalli

Questionario e social

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