Venerdì 24 agosto 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 agosto 2012

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 11 - Edizione CA)
IL MASTER
Al via il corso in finanza, banca e impresa
 
L'obiettivo principale è quello di formare professionisti qualificati nella consulenza finanziaria, nella valutazione dei fabbisogni di imprese e famiglie, nella gestione della comunicazione e del marketing dei prodotti finanziari.
Per questo motivo il dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'università di Sassari ha istituito per il prossimo anno accademico, 2012-2013, un Master in “Finanza, banca, impresa”.
Si tratta di un corso post-universitario di primo livello intitolato a Claudio Battaglia, organizzato in collaborazione con il centro ricerche economiche nord sud (Crenos). Il Master offre anche una formazione specialistica incentrata sull'analisi economico-quantitativa del mercato del credito, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese e alle banche locali. Grazie a un approccio scientifico, gli studenti potranno acquisire una pluralità di competenze indispensabili per operare nell'ambito di istituti di credito e imprese.
Le domande di ammissione, “per titoli e colloquio”, devono essere presentate entro le ore 12 dell'otto ottobre prossimo. Il bando e le informazioni relative al corso si possono trovare sul sito dell'università di Sassari www.uniss.it.
(ma.mad.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
La toga non va più di moda
Giurisprudenza snobbata, i giovani cercano sbocchi sicuri
UNIVERSITÀ. Continua l'assalto alle prove d'accesso alle facoltà: ieri più di mille nuovi iscritti
 
All'inizio degli anni '90 gli iscritti a erano più di mille. Ma erano altri tempi per la facoltà di Giurisprudenza. Era il periodo di Tangentopoli, di due eroi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, col fascino della carriera in magistratura che aveva raggiunto livelli come mai fino a quel momento.
IL CALO Premesso che rispetto allo scorso anno il numero di iscrizioni dovrebbe rimanere pressoché lo stesso, è innegabile che Giurisprudenza, un tempo la facoltà più importante e ambita, oggi abbia lasciato il passo ad altre realtà. Fino a ieri gli iscritti ai test iniziali, che in questo caso non sono vincolanti non essendo una facoltà a numero chiuso, erano poco più di 600. Solo nel 2010 erano 200 in più, e il motivo di questo trand lo spiega Fabio Botta, direttore del dipartimento di Giurisprudenza: «La questione va vista dal punto di vista degli sbocchi professionali - dice il professore universitario - si pensa che in altre facoltà subito dopo la laurea si trovi subito lavoro, anche se la realtà dei fatti magari è differente».
Un tempo, si diceva, Giurisprudenza apriva tante porte: «Ora si pensa la stessa cosa di Economia - prosegue Botta - noi dobbiamo senza dubbio essere più attrattivi, e per questo abbiamo già predisposto un progetto con il quale verrà rivista l'offerta didattica, soprattutto dal punto di vista delle applicazioni pratiche». Il direttore del dipartimento ha le idee molto chiare: «L'obiettivo è quello di rendere interessante Giurisprudenza ad altri ordini professionali oltre a quelli “classici” che storicamente si iscrivono alla nostra facoltà».
GLI ALTRI E va detto che vanno peggio di Giurisprudenza altre realtà che, sebbene non abbiano mai avuto lo stesso appeal, un tempo erano comunque tra le più in voga. Lettere ieri aveva 262 iscritti al test, 570 in Scienze Politiche, 343 in Lingue.
LE ISCRIZIONI Intanto prosegue la corsa alle iscrizioni ai test d'ammissione alle facoltà cagliaritane. Più di mille nel complesso solo nella giornata di ieri, anche se bisogna ricordare che il numero di iscrizioni non corrisponde alle persone che effettivamente parteciperanno ai test, visto che un aspirante universitario spesso si iscrive a più di una prova. Desta curiosità Logopedia, corso triennale che, numeri alla mano, è quello che al momento offre meno possibilità di entrare. Ben 324 gli iscritti, ma solo 12 i posti disponibili. In pratica ne passerà uno ogni 27. E non sarà facile entrare neanche in Scienze Motorie (63 posti per 542 iscritti, uno ogni otto) e Biologia (150 per 911). Tanti gli aspiranti universitari che vogliono entrare in Tossicologia, Chimica e Farmacia (quest'ultima con una laurea magistrale a ciclo unico di 5 anni): più di mille le domande presentate fino a ieri, solo 272, in totale, gli studenti che potranno accedere a questi tre corsi.
Piercarlo Cicero
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
In duemila sognano il camice bianco
MEDICINA. Attesa per il test per il corso di studi più ambito dai neodiplomati
 
Sono sempre di più i giovani che sognano il camice bianco. Gli aspiranti medici, in questi giorni, prendono letteralmente d'assalto la segreteria dell'università cagliaritana per iscriversi al test d'ingresso.
Sarà per il desiderio di avere un lavoro sicuro e ben retribuito, cosa che non guasta in tempi di crisi, sarà per il fascino che questa professione da sempre emana, fatto sta che le domande nell'ateneo cagliaritano hanno fatto registrare un incremento rispetto allo scorso anno. A pochi giorni dalla prova generale, fissata per il 4 settembre, sono già arrivate 2240 richieste di iscrizione al test d'ammissione, ma è verosimile che si arriverà a superare quota 2500. I posti sono, invece, appena 198, più altri sette destinati a studenti stranieri.
Il dato è ancora più sorprendente tenuto conto delle scarse probabilità di riuscire a conquistare uno dei pochi posti disponibili. La selezione è durissima, anche perché il test presenta normalmente grandi difficoltà. Nonostante tutto, però, sono sempre di più i giovani cagliaritani che sognano di diventare medici. Perché? «Medicina e Chirurgia è una facoltà che esercita da sempre una forte attrazione», afferma Paolo Contu, preside dell'università cagliaritana. «Oltre la passione per una professione che ha un grande fascino, c'è sicuramente anche una ragione di ordine pratico: chi si laurea in medicina trova sempre, prima o poi, uno sbocco professionale».
Certo, il precariato esiste anche tra i medici e la concorrenza non manca. Ma la possibilità di un lavoro sicuro resta, comunque, più concreta che in altre professioni. Il numero chiuso, che secondo molti studenti tende a discriminare più che a selezionare i migliori, rappresenta un criterio determinante per Medicina, perché svolge almeno tre importanti funzioni: una economica («consentendo a un numero ristretto di giovani di studiare medicina si evita di sfornare medici disoccupati»), una gestionale («trattandosi di una laurea che obbliga al tirocinio, soltanto il numero chiuso permette di gestire bene tutte le fasi post-laurea»), una psicologica-motivazionale («perché la percentuale di laureati rispetto al numero di coloro che si iscrivono è altissima»).
Chi non riuscirà a superare il test d'ingresso cercherà, nella gran parte dei casi, una strada parallela (Biologia e Farmacia le più gettonate) per poi magari riprovare l'anno prossimo. Perché Medicina, nonostante richieda enormi sacrifici (dieci anni tra laurea e scuola di specializzazione), resta una delle facoltà più appetibili.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
In Breve
Ingegneria biomedica
La prova di accesso avrà luogo il 5 settembre alle 10 nella Facoltà di Ingegneria e Architettura, via Marengo 2. Gli studenti si devono presentare nella sede in cui si svolgerà la prova almeno un'ora prima.
Scienze della comunicazione
La prova si terrà il 20 settembre a partire dalle 9 nella facoltà di Studi Umanistici, Piazza D'Armi (Sa Duchessa).
Biologia
La selezione si svolgerà il 7 settembre alle 10,30 presso la Cittadella Universitaria di Monserrato. I candidati sono tenuti a presentarsi presso la sede di svolgimento della prova almeno un'ora prima.
Medicina e chirurgia
La selezione avrà luogo il 4 settembre alle 11 presso la Cittadella Universitaria di Monserrato.
Scienze Politiche
La prova si svolgerà il 12 settembre alle 10 presso i locali della ex Facoltà di Scienze Politiche. I candidati dovranno presentarsi alle 8,30.
Farmacia
La selezione avrà luogo il 6 settembre alle 9 alla Cittadella Universitaria di Monserrato. I candidati sono tenuti a presentarsi presso la sede di svolgimento della prova almeno 30 minuti prima dell'inizio della stessa, quindi si dovranno presentare alle 8,30.
Giurisprudenza
La prova di verifica, anche per quello che riguarda il corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici si terrà, nei locali della facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, nelle Aule A e B in viale S. Ignazio 76 e nelle aule 4, 9 e 10 in viale S. Ignazio 74, il 13 settembre alle 9.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Solanas
Laboratorio di archeologia
 
Oggi a Solanas con inizio alle ore 18.30 i bambini e i ragazzi saranno protagonisti del laboratorio di archeologia "Navicelle nuragiche". L'appuntamento è al Centro di educazione ambientale della frazione turistica di Sinnai. Domani alle 19.30 si terrà un seminario intitolato "L'acqua nella storia".
Interverrà Joan Armangué i Herrero (Università di Cagliari), che traccerà un breve excursus sul tema dell'acqua nella tradizione popolare sarda, partendo dalla presentazione del libro "L'acqua nella tradizione popolare sarda", da lui stesso curato nel 2002.
Tra i relatori anche Tarcisio Anedda (già sindaco di Sinnai), che si soffermerà sul bacino di Santu Barzolu e sulla sua importanza per la comunità di Sinnai negli ultimi secoli. (ant.ser.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 38 - Edizione CA)
Conferenza stampa
Alghero
 
Oggi a mezzogiorno nella sede del Comune a Sant'Anna sarà presentato il programma della conferenza europea sulla percezione visiva. Interverranno, tra gli altri, il rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino, il sindaco Stefano Lubrano, e Baingio Pinna, organizzatore dell'evento.
(c. fi.)

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualita
I DOSSIER
Infrastrutture, niente Iva Agenda digitale e giovani
 
ROMA Meno fisco per realizzare le infrastrutture ma anche meno fisco sul lavoro per rimpinguare le buste paga con un occhio ai giovani. Si va definendo sempre più dettagliatamente il menù sul quale punta il governo per rilanciare la crescita nel Paese. Un menù che, come noto, sarà accompagnato anche dalla partita sulla riduzione del debito basata soprattutto sul programma delle dismissioni (come da piano Grilli). E per trovare risorse arriverà anche la terza fase della spending review. Molte le idee circolate nonostante la pausa estiva. Ma le “regine” dell’estate sono senza dubbio il taglio all’Irpef e quello al cuneo fiscale. Per quanto riguarda la prima ipotsi, è stata decisamente smentita dal presidente del Consiglio. Per la seconda si è ancora allo stato di ipotesi. Ma - fanno notare molti analisti - mancano perfino i 6 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva nel 2013, figurarsi se si potranno ridurre le tasse. Idea peraltro già esclusa, al momento, anche dal Premier Mario Monti. Ecco in sintesi i diversi dossier che arriveranno oggi sul tavolo del Governo e le ipotesi avanzate ma difficili da realizzare per mancanza di risorse. Meno Irpef e meno cuneo. Le due misure hanno un comun denominatore. Costano moltissimo: 5 miliardi per ogni punto Irpef in meno sulla fascia più bassa e 10 miliardi come intervento minimo sul cuneo fiscale per i lavoratori. Le voci si rincorrono. Ma l’intervento potrebbe essere preso in considerazione solo in tempi (finanziariamente) migliori. Difficile se ne parli oggi in Cdm se non nella versione «sperimentale» avanzata da Fornero. Zero Iva per infrastrutture. Sterilizzazione totale dell’Iva per realizzare nuove infrastrutture. Questo potrebbe avere un impatto di 5-6 punti sul Pil. L’idea piace a Squinzi, Bersani, Catricalà e Ance. Inoltre al prossimo Cipe si discuterà della Orte-Mestre: vale circa 10 miliardi. Start up e semplicazioni. L’obiettivo è aiutare la nascita di nuove imprese, le start up riunendo in un unico fondo le risorse già disponibili, pari ad alcune decine di milioni di euro, ma finora non utilizzate a pieno. Toccherà poi alle semplificazioni burocratiche (ad esempio la Via-sprint) a favore delle imprese, più volte richieste dalle associazioni imprenditoriali (con le quali Monti potrebbe fare il punto il 5 settembre), e alla banda larga (con l’implementazione dell’Agenda digitale per annullare entro l’anno prossimo il digital divide con la diffusione della banda ultralarga), accompagnata da una spinta all’e-commerce e all’e-government. Lavoro e giovani. Il ministro Fornero annuncia misure per favorire il lavoro dei più giovani. Già è partita l’Srl semplificata con capitale a 1 euro. Un’idea la ribadisce il sindacato: credito di imposta per l’assunzione dei giovani. Italia verde. Recupero e valorizzazione delle aree industriali dismesse, decarbonizzazione dell’economia, sicurezza del territorio e corretta gestione di rifiuti e acqua. È la strategia del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, insieme a pedaggi più leggeri per chi inquina meno in autostrada. Meno aeroporti e piano casa. Dovrebbe arrivare il piano nazionale per gli aeroporti, una sorta di graduatoria per eliminare quelli meno utili, a cui sta lavorando il viceministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia. A lui spetta anche definire gli accordi di programma per Roma e Venezia, tema particolarmente sentito da Adr. Alle Infrastrutture si lavora anche al capitolo edilizia, entrato finora in più provvedimenti del governo ma per il quale potrebbero arrivare nuovi incentivi. E si procede sul piano casa che punta a mobilitare risorse per 2 miliardi. Piano energia. Si metterà innanzitutto mano al piano energetico nazionale, incentrato su quattro priorità: efficienza energetica, trasformazione dell’Italia in hub del gas sud-europeo, sviluppo ma questa volta «sostenibile» delle rinnovabili e rilancio della produzione nazionale di idrocarburi. Il capitolo più complicato è proprio l’ultimo, lo stesso che potrebbe dare il maggiore slancio all’economia (il ministero stima un aumento di Pil di quasi mezzo punto con una riduzione della bolletta energetica di 6 miliardi l’anno) e all’occupazione (con 25.000 posti di lavoro stabili in più). Terremoto e Ilva. Tra gli argomenti che non compaiono all’ordine del giorno del Cdm ma che dovrebbero essere trattati: la proroga allo stop dopo il sisma per le tasse di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. E la crisi dell’Ilva e, se necessario, il finanziamento degli ammortizzatori sociali. Scuola. Assunzioni di insegnanti (21.112) e presidi (1.213 presidi) ed esame preliminare del provvedimento per avviare la valutazione del nostro sistema di istruzione: ci sarà anche questo nella lunga scaletta di temi all'ordine del giorno del consiglio dei ministri di oggi.Le immissioni in ruolo erano state già annunciate nella prima decade di agosto dallo stesso ministro e ora, ottenuti tutti gli ok necessari, saranno formalizzate con un decreto che le autorizza. Per quanto riguarda gli Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi), invece, ci sarà probabilmente ancora da aspettare un po’: per il momento non è stato ancora ipotizzato un numero preciso di nomine perchè la questione si intreccia, tra l'altro, con alcuni passaggi previsti dalla revisione della spesa pubblica.
 
Pagina 9 - Attualita
CRISI»LE MISURE
Sul tavolo le proposte per la crescita
Oggi a palazzo Chigi i ministri a rapporto da Monti per definire i progetti di rilancio dell’economia
di Vindice Lecis
 
ROMA Il consiglio dei ministri convocato per oggi non assumerà decisioni. Monti vuole sentire prima dai «suoi» ministri proposte, idee, progetti per tentare di far ripartire un Paese in piena recessione. Il presidente del Consiglio non sa quanti mesi restano davanti al suo governo, ma dopo aver incassato la promozione delle agenzie di rating sul debito pubblico vuole rilanciare la crescita e lo sviluppo. Ma come? Monti si attende molto dal ministro Passera che ha già preparato il secondo pacchetto «sviluppo» strutturato su sei grandi aree di intervento: infrastrutture, anzitutto, con la possibilità di sterilizzare l’Iva; il dimezzamento degli aeroporti italiani, il piano città, l’agenda digitale, l’energia e il sostegno alle imprese. Il problema è il reperimento delle risorse, per far partire i vari progetti. La possibilità di sterilizzare l’Iva sulle nuove opere infrastrutturali - da valutare sotto l’impatto della compatibilità finanziaria - potrebbe valere 5-6 punti di Pil, in pratica 80 miliardi tra investimenti di privati e di indotto. Il Piano città da due miliardi servirà invece per riqualificare i centri storici. Un recente decreto attuativo indica i criteri di scelta dei progetti che dovranno essere presentati entro il 5 ottobre (quelli giunti all’Anci sono già 50). L’agenda digitale costerà in partenza 400 milioni e servirà a spingere l’Italia a velocità digitali verso standard europei: 2 mega al secondo per il 2013 e 30 entro il 2020. Mentre è diventata operativa la possibilità per gli under 35 di costituire una srl con un solo euro di capitale mentre il pacchetto per le imprese prevederebbe maggiori semplificazioni e fondo per incentivare nuove start-up. L’obiettivo di Monti è quello di non restare fermo, anche perché i margini temporali di attività del suo governo sembrano racchiudersi entro la fine dell’anno. Da quel momento in poi la campagna elettorale potrebbe rallentare tutta l’attività. La riunione del cdm di oggi, sarà seguita dal vertice di Monti con banche e imprese del 5 settembre.

Questionario e social

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