Venerdì 16 marzo 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 marzo 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cagliari Pirri (Pagina 27 - Edizione CA)
Dibattito sui disturbi alimentari
I disturbi alimentari nei minori è il tema del seminario pubblico che si tiene oggi, dalle 8,45 alle 18, nella sala convegni della Facoltà di Medicina, alla Cittadella universitaria di Monserrato. L’iniziativa si deve alla Clinica di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda mista ospedaliero-universitaria e al Dipartimento di Scienze biomediche, sezione di Neuroscienze e farmacologia clinica dell’ateneo. Negli adolescenti affetti da disturbi alimentari, la mortalità è del 5%, un terzo per suicidio. I dati dell’Osservatorio epidemiologico regionale mostrano un progressivo aumento dei ricoveri per i bambini under 12 e nella fascia 16-18 anni. (p. l.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
L’INIZIATIVA
Dormire bene: se ne parla al Policlinico
Oggi si svolge la giornata nazionale del Dormire Sano. E anche quest’anno l’Azienda ospedaliero universitaria con la sua unità di Neurologia, diretta da Francesco Marrosu, mette a disposizione le sue strutture a pazienti e cittadini che vogliono saperne di più. È un’occasione importante per riflettere, per informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del sonno, come ingrediente chiave della strategia per preservare la salute. L’appuntamento con un servizio di informazione qualificato si svolgerà oggi dalle 9 alle 13 negli ambulatori di Neurologia.
In questa edizione, riflettori puntati sull’importanza del dormire sano ma, in particolare, sulle possibili relazioni “pericolose”, tra problemi di sonno, insonnia e disturbi metabolici, che, a loro volta, possono favorire la comparsa di altre patologie, come quelle cardiovascolari, cerebrali e renali. Dormire bene è la prima arma per contrastare la comparsa di altre malattie, per prevenire l’obesità, il sovrappeso e i disturbi metabolici, come il diabete.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
Camera e Senato sono chiamati a ratificare la Carta europea degli idiomi regionali
LINGUA SARDA, GIORNI CRUCIALI
Cappellacci: «In Parlamento serve il supporto di tutti i sardi»
Una lettera-appello a un fronte unitario a difesa della lingua sarda è stata inviata a deputati e senatori sardi dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in vista dell’iter di ratifica da parte del Parlamento della Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie.
«Poiché è una ratifica di trattati internazionali, l’iter si concluderà solo dopo il pronunciamento del Parlamento», ha spiegato Cappellacci, «e per tagliare il traguardo finale serve la massima attenzione soprattutto da parte dei nostri senatori e deputati. A loro rivolgo, quindi, un appello per proporre una vigilanza costruttiva con azioni coordinate tra la Regione e i Parlamentari sardi per un’approvazione rapida e vantaggiosa per il patrimonio linguistico della nostra isola. L’attuazione della Carta è importante perché lo Stato sarebbe obbligato a garantire il livello di protezione minima delle lingue regionali o minoritarie, e garantire, pena l’intervento sanzionatorio dell’Europa, una serie di misure di promozione e tutela nella scuola, nella pubblica amministrazione, nei media, nella Rai, nell’economia, nel sociale e nelle università».
Come accade spesso in questo periodo, l’appello di Cappellacci viene immediatamente raccolto dal vicecapogruppo del Pdl alla Camera Salvatore Cicu: «Il passaggio in Parlamento al quale ci prepariamo risulterà decisivo e resto convinto della necessità di garantire pieno sostegno e completamento all’approvazione in Parlamento della Carta Europea». Anche il deputato dell’Idv Federico Palomba dice sì, ma lancia una frecciata a Cappellacci: «Accolgo l’invito del presidente e non potrebbe essere diversamente perché quando ero presidente della Regione sarda feci approvare la legge sulla lingua e sulla cultura sarda superando il blocco posto dalla Corte Costituzionale. Ma gli appelli non bastano: mi chiedo perché la giunta regionale, compreso il partito identitario Psd’Az, non hanno vigilato per impedire lo scippo di ingenti risorse per la nostra lingua».
 
 
4 - L’Unione Sarda / Commenti (Pagina 17 - Edizione CA)
Confusione sui trasporti in Sardegna
La soluzione c’è ma non si vede
di Francesco Annunziata*
Lo spunto mi è stato dato da una trasmissione televisiva dedicata al tema TAV: alcuni sindaci e rappresentanti delle Comunità valsusine hanno fatto notare, ammiccando maliziosamente, che la costruzione di autostrade, nello stesso territorio, non aveva provocato la stessa reazione. Ne deducevano che il trasporto su gomma trova più consenso. Eppure ci diciamo che quest’ultimo crea maggior impatto ambientale, osservando che in altri Paesi europei il trasporto delle merci avviene via ferro. Da noi no; avviene su gomma e trascuriamo il trasporto marittimo, anche da Sud a Nord, nonostante il gran numero di porti e la nostra stessa realtà di un Paese circondato dal mare.
Quando le comunicazioni non funzionano, l’attenzione è sempre alla mancanza e/o all’inadeguatezza della rete stradale e, all’interno delle città, alla mancanza di posti macchina; siamo disposti a qualsiasi sacrificio per un pieno di benzina, anche perché non abbiamo alternative all’uso dell’auto.
Dovremmo riflettere sul fatto che agli inizi del XX secolo le stazioni ferroviarie in Europa e in Italia non sembravano stazioni: erano un simbolo di modernità, talvolta sembravano cattedrali gotiche. Dovremmo riflettere sul fatto che in Sardegna, nello stesso periodo, si costruivano linee ferroviarie, per unire le differenti parti dell’Isola. Poi è arrivata la motorizzazione, guidata dagli interessi delle case costruttrici di autovetture. Manca una visione di sistema, nella quale trovi posto anche il trasporto su gomma. Quando si parla di autostrade del mare dovremmo vedere il porto come un terminale del trasporto, ben collegato al territorio retrostante attraverso una rete ferroviaria e stradale adeguata, anche in Sardegna. A proposito: dov’è questa realtà infrastrutturale al servizio della portualità cagliaritana e di altre della stessa Isola? Quando si parla di aeroporti dovremmo vedere questi altri terminali di traffico collegati al territorio da una rete ferroviaria e stradale adeguate. Dove sono i collegamenti ferroviari e/o di metropolitana, ad eccezione di Fiumicino, al servizio degli aeroporti italiani, diversamente da altre città europee e, tra queste, spagnole? Se ragionassimo a sistema dovremmo avere, in corrispondenza degli aeroporti, stazioni ferroviarie o ferrotranviarie e non solo parcheggi di taxi. Perché quando si parla di pendolarità si pensa all’adeguamento dei corridoi stradali e a costruire nuovi parcheggi nelle città (non ho dimenticato le scritte miopi e stupide sui muri di Cagliari: “meno giardinetti e più parcheggi”)? Perché non si parla di metropolitane e non si pensa pregiudizialmente a risolvere questi problemi, individuando, nelle criticità dei corridoi autoveicolari di accesso, le priorità d’intervento?
Perché quando si parla, per esempio di S. S. 554 nell’area urbana di Cagliari, si pensa all’adeguamento delle intersezioni (e questo è giusto) e della sezione stradale, e non si pensa a una linea metropolitana che, scaricando questa strada, ne risolva i problemi? Eppure basterebbe costruire una linea da Margine rosso a Monserrato, visto che il resto è già in esercizio e/o in costruzione. Perché non si vede nell’adeguamento della linea ferroviaria Cagliari-Portotorres un’alternativa alla 131, o un potenziamento di questo corridoio? Eppure è già adeguata almeno fino a Oristano. Perché non si ragiona sulla complementarietà tra gli aeroporti di Cagliari e di Oristano, anche mediante collegamenti ferroviari?
Se la politica non fa scelte a favore del trasporto collettivo, nelle aree extraurbane e nelle città, non potremo mai dire di aver rispettato l’ambiente e di aver fatto razionali riflessioni economiche. Io sono a favore della TAV in Val di Susa, anche per realizzare concretamente una maggiore integrazione europea.
*Ordinario di Costruzione di Strade, Ferrovie ed Aeroporti
Università di Cagliari
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Cagliari, si chiude domenica alla Cittadella la retrospettiva dell’artista scomparso nel 1998
FRANCO GAGLIEGA, IL PITTORE DI CASTELLO
Franco Gagliega nasce nel 1945, anno che segna la fine della seconda guerra mondiale e che lascia la città di Cagliari distrutta. “Castellano e stampacino”, temperamento scanzonato, battuta pronta, allegro, generoso, un po’ Bohémien, amico di tutti. Castellano perché proprio tra le mura del Castello, ha trascorso la sua infanzia e adolescenza insieme ai ragazzi diventati anche colleghi di lavoro che, come lui, trovavano il modo di trascorrere ore di spensieratezza immersi in poveri giochi costruiti con molta fantasia. Nel cuore di “Casteddu ’e susu” ha attinto a piene mani sensazioni ed emozioni che silenziosamente ha trattenuto dentro da sempre: incantato osservatore di ogni loro sfumatura e di ogni più piccolo significato che poi, da adulto, trasferirà sulla tela con tratti di spatola vitali, arricchiti da cromie di incredibile vivacità. A questo artista, scomparso improvvisamente il 17 marzo 1998 all’età di 52 anni, è dedicata una mostra retrospettiva nelle sale della Cittadella dei musei, in piazza Arsenale. Visitabile ancora sino a domenica (orario 9-13 e 16-19). L’iniziativa è del Cruc (Circolo Ricreativo Universitario di Cagliari) di cui Gagliega fu socio fondatore e, in seguito, primo presidente.
È del 1963 la sua prima opera -uno scudo di Achille curato nei minimi particolari- che merita l’esposizione presso la scuola media “Manno”. Nel 1976 il Salone della Chiesa dell’Annunziata a Cagliari ospita la sua prima personale. Da allora, con volontà e impegno, intraprende un cammino artistico in costante crescita lavorando istintivamente e ascoltando critiche e suggerimenti. In occasione di una mostra collettiva nel 1970, aveva raccolto gli incoraggiamenti di Foiso Fois e Salvatore Naitza. Da allora ha esposto sia in mostre personali che in collettive (Vivicastello) ricevendo consensi dalla critica e gradimento dal pubblico. Ha esposto frequentemente alla Cittadella dei Musei e nelle manifestazioni organizzate dal Cruc.
«Un innamorato inquieto» lo ricordano gli amici: «ma di poche parole». In perenne conflitto con i ruoli sociali, rifuggiva il mercato dell’arte fine a se stesso. Arrabbiato testimone del cronico abbandono del quartiere a lui più caro, si battè per la rinascita sociale e urbanistica. I ricordi della Cagliari del secondo dopoguerra e, in particolare di Castello, dove ha vissuto i primi vent’anni della sua vita, sono stati la sua fonte di ispirazione inesauribile.
Era un autodidatta realista. Dopo i primi esperimenti con il pennello e la china, aveva notato che solo con abbondante colore pazientemente distribuito con la spatola a riempire la figura già abbozzata con il carboncino, riusciva a sottolineare il fascino malinconico degli amati angoli. Si nota immediatamente dall’accostamento dei toni scuri del verde al bianco, al grigio e al nero nella “Via dei Genovesi”, nel “Portico de Is Animas”, nel “Portone del Palazzo Zapata-Brondo”, nella “Chiesetta di Santa Chiara”. I casotti, altro amore d’infanzia sin dal 1947, sono una variante sul tema.
Alla pittura alternò altre grandi passioni come la musica (suonava la chitarra in un complesso) e il teatro. Franco Gagliega, attraverso le sue opere che oggi si possono ammirare alla Cittadella, ha lasciato il ricordo della ricchezza della “sua” città vecchia.
G. M.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia Medio Camp (Pagina 31 - Edizione PC)
Miniere di Ingurtosu Arbus
L’Università di Sassari organizza un master operativo che interessa le aree minerarie di Ingurtosu e di Naracauli, sino alla spiaggia di Piscinas. Iscrizioni entro il 31 marzo. (s. r.)
 
 
7 - L’UnioneSarda.it / http://www.unionesarda.it/Articoli/News/257902
Venerdì 16 marzo 2012 09.03
Cagliari: oggi un dibattito su "laicità e pubblica rilevanza della fede
Mettere a fuoco la “crisi antropologica” in cui si dibatte la società contemporanea e proporre possibili via d’uscita. Sono gli obiettivi, alti e meditati, dell’incontro-dibattito “Laicità e pubblica rilevanza della fede” che si terrà stasera, con inizio alle ore 17 e 30, nell’Aula magna della Facoltà di ingegneria di Cagliari. La tematica sarà affrontata da Alberto Granese (pedagogista, professore emerito dell’Università di Cagliari), dall’arcivesco di Oristano Ignazio Sanna e da Giuseppe Vacca, Presidente della Fondazione Istituto Gramsci (Roma). La riflessione prenderà le mosse da quanto contenuto nel documento di Todi che, firmato da quattro intellettuali di formazione marxista e di area Pd, mostra il convergere di bisogni laici e di fede di fronte alla crisi delle coscienze: "La manipolazione della vita, originata dagli sviluppi della tecnica e dalla violenza insita nei processi di globalizzazione in assenza di un nuovo ordinamento internazionale, ci pone di fronte ad una inedita emergenza antropologica. Essa ci appare la manifestazione più grave e al tempo stesso la radice più profonda della crisi della democrazia. Germina sfide che esigono una nuova alleanza fra uomini e donne, credenti e non credenti, religioni e politica. Pertanto riteniamo degne di attenzione e meritevoli di speranza le novità che nel nostro Paese si annunciano in campo religioso e civile".
  
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
  
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Sfida della coabitazione tra sofferenti mentali e studenti universitari 
CAGLIARI. “Abitare condiviso, il racconto di una sfida”: le tappe del progetto di coabitazione fra studenti universitari e sofferenti mentali - avviato in via sperimentale nel 2010 con la collaborazione della coop “Servizi sociali”, l’Asl 8, l’Ersu di Cagliari e il Comune di Monserrato - saranno al centro del convegno che si svolgerà mercoledì 21 al teatro Nanni Loy, a partire dalle 9. Attraverso il docufilm realizzato dal regista Enrico Pau e con la testimonianza dei protagonisti, si racconterà la validità terapeutica di un progetto che sarà riproposto quest’anno grazie al protocollo d’intesa fra l’Ersu di Cagliari, l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Cagliari e la Asl 8. Al convegno-dibattito, moderato dalla giornalista Ilenia Mura, interverranno il presidente dell’Ersu, Daniela Noli, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Monserrato, Pina Puddu, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Cagliari, Susanna Orrù, il direttore del Dipartimento di salute mentale, Augusto Contu. I lavori si chiuderanno con gli interventi degli operatori del Dipartimento di salute mentale.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Quindicimila a «OrientaSardegna» 
Successo della manifestazione dedicata agli studenti 
MICHELE CIAMPI 
Cagliari. Sono stati oltre 15mila i partecipanti ad OrientaSardegna 2012. Prima manifestazione del genere sul nostro territorio. Il simbolo scelto per questa prima edizione di OrientaSardegna è un galletto segnavento. Il quale serve appunto ad indicare la direzione del vento. Il vento è quello del futuro, che appartiene ai giovani e la direzione è quella indicata dai vari Atenei, Istituzioni e sponsor presenti in fiera e con i quali i ragazzi hanno potuto interagire direttamente con uno scambio reciproco e proficuo da entrambe le parti.
«Sono molto soddisfatta dell’esito della manifestazione - spiega Anna Brighina, coordinatrice della manifestazione - sia per i numeri, sia per il grado di soddisfazione degli espositori e dei numerosissimi studenti che hanno partecipato con molta curiosità e interesse. Particolarmente affollato lo stand della Guardia di Finanza, che oltre ad orientare i ragazzi sui concorsi per l’intrapresa della carriera, ha dato dimostrazione pratica della falsificazione di banconote e monete, con consigli utili sulle regole base per riconoscerle: toccare, guardare, muovere e controllare, ma soprattutto della contraffazione di vari prodotti, specie dell’abbigliamento».
La collaborazione con l’università è un indicatore del grado di innovazione delle imprese.
Il Banco di Sardegna, che è tra l’altro sponsor della manifestazione, ha infatti attivato degli stage formativi gratuiti, dedicati ai ragazzi che vogliano iniziare questa carriera.
Gli stage hanno una durata di 6 mesi e sono divisi per dipartimenti: pianificazione e sviluppo, controllo gestione e budget, servizio amministrativo e direzione clienti. Durante lo stage il tirocinante ha la possibilità di acquisire una visione globale dei processi lavorativi ed è affiancato da un responsabile. Questi sono infatti pensati come un’esperienza lavorativa a 360 gradi.
Il partenariato università-imprese trova poi uno snodo nell’Università di Cagliari attraverso lo sportello di Placement che fornisce un supporto di tirocinio formativo ai giovani laureati favorendo l’incontro con aziende e associazioni di categoria. Anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche che conta tre studenti sardi in corso e due laureati mostra come il sapere acquisito possa far bene all’ economia. «I nostri laureati - dice la responsabile dello stand, tornano al luogo di origine e iniziano attività sul territorio rigorosamente eco compatibili». «Per queste ragioni - conclude Anna Brighina - confermeremo sicuramente la seconda edizione di OrientaSardegna il prossimo anno».
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 34 - Sassari
Progetto Formazione
Oggi alle ore 10.00 all’Università degli studi di Sassari, presso l’aula A2 del Dipartimento di Economia, Rinaldo Carta incontrerà 200 laureandi e laureati della Facoltà di Economia e Commercio. Cobec e Cortesantamaria incontrano l’Università per un innovativo progetto finalizzato alla formazione dei giovani universitari. Le esperienze del noto imprenditore sardo saranno trasferite agli studenti, verrà presentato un importante progetto di Category Management e saranno identificate le opportunità lavorative future a favore dei laureati. Durante l’incontro, delle durata di due ore, i giovani avranno la possibilità di ascotare le testimonianze di alcuni laureati aderenti al progetto pianificato da Sisa. L’obiettivo è quello di trovare delle figure da formare. Laureandi e laureati potranno consegnare il proprio C.V.
L’evento sarà libero e gratuito.
L’Inpdap informa
L’Inpdap informa i propri utenti che è stato bandito un concorso per l’ammissione ai soggiorni in Italia e all’Estero per la stagione 2012, in favore dei figli e orfani di dipendenti, iscritti e pensionati dell’ Istituto. Il bando può essere scaricato dal sito www.inpdap.gov.it o ritirato presso la sede provinciale. L’inpdap informa i propri pensionati che per l’anno 2012 non effettuerà l’assistenza fiscale diretta. Le persone interessate potranno rivolgersi gratuitamente ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf)
Ersu
Bandito un concorso per tesi di laurea finalizzate alla migliore conoscenza dei problemi della cooperazione allo sviluppo e della collaborazione internazionale. Il bando, pubblicato sul sito internet dell Ente www.ersusassari.it, consente di ottenere i fondi necessari per realizzare soggiorni di studio all estero, scadenza 31 marzo, info dirstudio ersusassari.it, tel 079/9940002
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Borsa di studio del Rotary Silki 
Mille euro per una tesi di laurea sullo sviluppo sostenibile 
SASSARI. Mille euro per una tesi di laurea è il premio messo a disposizione dal Rotary «Silki» in occasione del decennale della sua fondazione. I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati ieri (foto), nella sala di rappresentanza del Rettorato, dal presidente del sodalizio Alessio Tola, docente dell’ateneo. Potranno concorrere gli studenti di tutte le facoltà che si laureeranno nell’ateneo turritano entro settembre lavorando su un tema attuale: «Etica dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo sostenibile». Ulteriori dettagli, unitamente al regolamento del concorso, saranno resi noti questo pomeriggio, alle 18, nell’aula magna del rettorato, in occasione di un evento organizzato e promosso dal Rotary Silki per celebrare il primo decennio di attività. (a.me.)
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Oristano
Piano dell’Università di Sassari per potenziare i campi sperimentali di San Quirico e Santa Lucia 
AGRONOMIA, NUOVE RICERCHE 
Investimenti con i fondi Fas su strutture e personale 
ORISTANO. Saranno potenziate le capacità operative di ricerca dei campi didattico sperimentali di San Quirico e Santa Lucia a Zeddiani gestiti dall’Università di Sassari. L’ateneo ha un programma di rilancio delle due stazioni dove vengono condotte indagini su specie vegetali legnose, arbustive e arboree concentrate nei settori dell’agronomia generale ed in quello delle coltivazioni erbacee. Lo ha annunciato il rettore Attilio Mastino martedì scorso, nel corso di un sopralluogo al quale ha preso parte anche il consigliere regionale Mario Diana.
Con il rettore erano presenti i professori del Dipartimento di Agraria, Antonino Spanu, coordinatore della sezione di Agronomia, Coltivazioni erbacee e Genetica e Giovanni Nieddu, della sezione di Economia e Sistemi arborei e forestali. Per il Dipartimento di Scienze della natura e del territorio, i professori Sandro Dettori, direttore del Dipartimento, Enza Chessa, Maurizio Mulas e Maria Rosario Filigheddu.
Il rettore ha spiegato che i progetti di sviluppo per le due aziende saranno finanziati attraverso i fondi Fas con investimenti in capannoni, edifici per il personale e altro. Sono inoltre previsti interventi edilizi e un adeguamento del personale tecnico a disposizione delle due aziende.
Il sopralluogo è stato l’occasione per fare il punto sull’attività in corso nel campo sperimentale di San Quirico, da tempo incentrata sulle problematiche sia delle principali colture mediterranee (agrumi, olivo e vite) sia di specie emergenti. In questa azienda le principali linee di ricerca sono la viticoltura, con collezioni di varietà e cloni di vite da vino e confronti fra forme di allevamento, esperienze funzionalmente collegate alla cantina didattico-sperimentale; la realizzazione di campi collezione che raccolgono la diversità genetica di olivo, vite e agrumi ma anche di specie arbustive e legnose come mirto, lentisco, rosmarino, olivastro e quercia da sughero. Le collezioni, spesso realizzate nell’ambito di progetti di ricerca internazionali, accolgono la variabilità genetica regionale, ma per alcune specie (vite, fico d’India e agrumi) anche provenienze nazionali e internazionali, in parte ottenute per miglioramento genetico.
Nel campo sperimentale di Santa Lucia sono state visionate le prove relative alle colture a ciclo autunno-vernino e in particolare le prove nazionali di confronto fra genotipi di frumento duro e di triticale fra i cereali e di lupino, cece, lenticchia, favino e pisello proteico tra le leguminose da granella destinate sia all’alimentazione umana che animale. Tra le attività di ricerca sulle colture a ciclo estivo, quella sul riso viene attuata da oltre trent’anni con indagini su aspetti di tecniche agronomiche mirate al controllo delle specie infestanti, alla individuazione dei genotipi più idonei all’ambiente pedo-climatico della Sardegna, alle dosi di concime da somministrare e, inoltre, alle tecniche innovative inerenti il risparmio idrico con metodi di irrigazione’turnata’ e per aspersione. I risultati di queste ultime ricerche hanno evidenziato risparmi idrici compresi tra il 25, 30 % con l’irrigazione turnata e del 40-50% con quella per aspersione.

 

  
METRO
 
13 - Metronews / Pagina 12 – Sardegna
Sassari
Cantiere miliardario per l’Orto Botanico
 metronews 16 marzo 2012 - pag. 12
 

 
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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