Lunedì 6 febbraio 2012

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 febbraio 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
1 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
«A 28 anni mi laureo in salti mortali» 
Mille lavoretti per mantenersi agli studi per la specialistica 
«Io sarei uno sfigato? È la classe dirigente che è fuori dalla realtà» 
DANIELE GIOLA 
Sassari. Mister X ha 28 anni, studia per la laurea specialistica ma non è uno «sfigato», come il viceministro Martone ha definito chi si laurea troppo oltre i tempi del corso di studi. Oltre a faticare sui libri, da un po’ di tempo lavora in un grosso centro commerciale di Sassari grazie a contratti rinnovabili da due e quattro mesi. Mister X non considera il posto fisso «monotono», piuttosto lo pensa come un sogno irrealizzabile che, insieme a un’infinità di altri benefici, gli consentirebbe magari di parlare liberamente dei propri problemi. Senza doversi nascondere. Oggi, invece, questo giovane (e come lui ce ne sono davvero tantissimi) accetta di raccontare la sua storia a patto che gli venga garantito l’anonimato.
Troppo importante quel posto da precario da poco più di 600 euro al mese. E troppo grande è la paura di restare senza un lavoro solo perché «parla troppo». «Sta per scadere il contratto - racconta Mister X -, non è certo il lavoro migliore del mondo, ma almeno vengo pagato regolarmente. Apparire come uno che si lamenta potrebbe farmi perdere quel poco che mi son guadagnato con fatica e tanto impegno».
Il ragionamento non fa una piega considerato soprattutto il clamoroso squilibrio che in Sardegna esiste tra domanda e offerta. «Non ti va bene? Perfetto, dietro di te c’è una fila enorme» è la risposta più diffusa e temuta che tanti giovani precari e disoccupati ricevono ogni volta che avanzano qualche piccola pretesa.
Non bastasse questa situazione, in questi giorni Mister X si è anche dovuto sorbire le battute prima di un viceministro e poi addirittura del presidente del Consiglio. Sia Martone sia Monti, viste le polemiche, hanno poi corretto il tiro, ma la sostanza è cambiata di poco.
«Non mi hanno offeso più di tanto queste battute - sottolinea il giovane - ma anzi dimostrano una volta di più quanto la classe dirigente sia lontana dai problemi reali. Sfigato? Assolutamente no. Per poter studiare ho fatto i salti mortali. Spesso a nero, ho fatto di tutto: il pizza express, il lavapiatti, il manovale e il venditore di frutta nel fine settimana. E ogni estate son partito per la stagione nei ristoranti della Costa Smeralda. Una laurea, poi, ce l’avrei anche, ma è quella triennale in Scienze politiche che ormai conta quanto la carta straccia. E anche la specialistica, visti i tempi, non so quanto potrà tornarmi utile». Sull’intervento del premier Monti, invece, il giovane sceglie di replicare con amara ironia.
«Il posto fisso non è monotono - spiega -, il posto fisso non esiste più, e presto anche gli altri lavori, siano essi precari o flessibili, scompariranno. La realtà è che chi lavora, anche se mal pagato e con poche tutele, deve ritenersi fortunato e non fiatare perché non ci sono alternative». Attualmente il giovane lavora come cassiere. Un impiego dignitosissimo, ma non certo quello avrebbe sperato di fare quando ha intrapreso la carriera universitaria. Come lui, sono tantissimi i giovani brillanti preparati, magari laureati che devono difendere con i denti un’occupazione poco gratificante e remunerativa.
Piuttosto che perderla, pubblicamente preferiscono tacere. O magari parlano ma solo se al posto del loro nome e cognome ci sono un mister (o miss) e una X.
 
 
2 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Sardegna
Sono quasi centomila i giovani sardi condannati a una vita da precario 
UMBERTO AIME 
Cagliari. C’è gran poco da divertirsi nella giungla del precariato. Soprattutto in Sardegna, dove scarseggia (eufemismo) non solo il posto fisso, la disoccupazione giovanile è sul baratro del 40 per cento, ma ha messo radici anche un laboratorio senza regole popolato da dipendenti a termine, settantamila, e parasubordinati, ventinovemila. È molto più di una folla.
Sono i novantacinquemila sardi - lo dice l’Istat - dai 15 ai 30 anni ostaggio di contratti a termine, a progetto, collaborazioni continuative e altri surrogati. Su questo fronte, popolato da chi invoca la stabilizzazione, l’uscita del professor-premier Monti («Posto fisso che monotonia») è stata una scudisciata. Basta sopportare qualche ora alla scrivania-trappola di un call center, sono quasi diecimila i sardi costretti a farlo ogni giorno, oppure mettersi in fila davanti ai banconi delle agenzie interinali, una ventina fra Cagliari e Sassari, per scoprire che la generazione degli «usa e getta» da parte di imprese più o meno spregiudicate, non si diverte affatto. Anzi, grida e combatte, dentro e fuori questi uffici dove è atipico non solo il lavoro, ma lo sono anche le più elementari norme sulla sicurezza: stanze strapiene, cavi volanti, prese ballerine e seggiole traballanti. «Sono prigioni», ha denunciato un mese fa quel sindacato mai ammesso nelle fabbriche del precariato o se c’è mal sopportato in queste bestiali catene di montaggio. «È una situazione disastrosa», ha scritto pochi mesi fa la Direzione del lavoro dopo aver monitorato per un due anni un «mondo dove le vittime sacrificali sono soprattutto laureati con un’altissima percentuale di donne», secondo il rapporto 2011 del Centro studi relazioni industriali dell’Università di Cagliari. «Purtroppo è un pianeta zeppo di illegalità», sono state le parole ancora più dure dell’ex ministro del Lavoro, nell’ultimo governo Prodi, Cesare Damiano, al convegno «Precari senza diritti», organizzato a Cagliari dall’associazione Jan Palach. Basterebbero queste denunce per dire che la battuta del Professor Monti sulla “deprecata routine del posto fisso”, i dannati del precariato non riescono proprio a digerirla. Servono altre prove? Sono dentro la Rete, a cominciare da quelle custodite dal forum «La Repubblica degli stagisti», stanza virtuale di indignazione e protesta, aperta sull’onda di una frase fulminante, questa sì, del giornalista Beppe Servegnini: «L’Italia è una Repubblica fondata sugli stage». Appunto. Ebbene, il caso Sardegna dagli amministratori delle pagine su Internet è analizzato, setacciato e poi liquidato con uno zero spaccato: è fra le regioni messe peggio in Italia, la sentenza. Non solo per le nefandezze commesse da micro o macro aziende private, ma anche della Regione. Tre sono le news dedicate da «Repubblica stage» agli ultimi voucher dell’assessorato al Lavoro «che dovrebbero favorire l’occupazione giovanile - si legge - ma da noi bollati come i tirocini della vergogna, perché sono pasticciati, inutili e destinati solo a professioni di basso profilo». Con un diritto di replica concesso l’indomani al direttore dell’Agenzia regionale del lavoro, che dopo aver rintuzzato l’attacco, si è augurato «la prossima contrattualizzazione di almeno il 30 per cento dei corsisti». È di un ottimismo esagerato, sconfessato subito dalla Direzione del lavoro, nel monitoraggio citato: «In Sardegna, la stabilizzazione non va mai oltre il 2,6 per cento». È un’altra delle beffe, nella giungla dell’instabilità, che ancora sulla Rete rivela di aver accettato clausole capestro per necessità. Lo ha confessato, al Pc, anche Telefonista disperata in un blog aperto nel 2006, all’indomani del successo di “Il mondo deve sapere”. È il titolo del diario tragico-comico scritto sei anni fa da Michela Murgia sui suoi trenta giorni in una stanzetta votata al telemarketing, che comincia così: «Ho iniziato a lavorare in un call center. Quei lavori disperati che ti vergogni di dire agli amici... È un gulag svizzero...». Da allora nulla è cambiato, l’inferno è ancora lo stesso. Nella Grande Rete hanno trovato asilo anche i capipopolo degli oltre 300 precari dei Centri servizi per il lavoro, notare il paradosso, che una settimana fa hanno occupato l’assessorato, a Cagliari, e poi rilanciato su You Tube il video in cui annunciano: «Stiamo per essere messi alla porta da un’amministrazione pubblica (la Regione) che vuole riaffidare all’esterno quello che noi abbiamo tirato su per cinque anni». È la stessa sorte segnata per i vigili urbani (precari) di Oristano, le assunzioni (a tempo) promesse da diverse Asl, o da imprese di pulizie. Sono quelle che vincono gli appalti pubblici al ribasso, ma dopo pochi mesi non riescono più a pagare gli stipendi e senza riguardo abbassano la serranda sulla testa di ormai ex atipici. Che, abbattuti, crollano nel pessimismo e qualcuno di loro dal tunnel non è più uscito. «Di precariato si muore», ha scritto uno psicologo e in Sardegna c’è chi è morto davvero. Suicida, un ragazzo a Cagliari e uno a Sassari, entrambi dopo essere stati scaricati. «Davanti a tutto quello che accade nella nostra isola di occulto o palese nel mondo lavoro - hanno scritto i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil - è proprio difficile capire il significato che il presidente Monti ha voluto dare alla sua recente esternazione televisiva sulla monotonia del posto fisso». È ancora incomprensibile, il significato, perché «a noi precari, ogni giorno, non è negato solo il piacere di vivere l’oggi... siamo condannati all’incertezza eterna», postato ieri, a mezzanotte, da una Telefonista sempre più disperata.


3 - La Nuova Sardegna / Pagina 15 - Sassari
Accordo tra Università e Centro russo di scienza 
SASSARI. «Identità del Mediterraneo: elementi russi», è il tema del 32º seminario per la Cooperazione mediterranea che si terrà il 13 febbraio nell’aula magna dell’Università. La giornata di studio è promossa dall’Università di Sassari e dall’Isprom (Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo) ed è organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il 450º di fondazione dell’Ateneo turritano. I lavori avranno inizio alle 9,15 con i saluti del rettore Attilio Mastino, del presidente dell’Isprom Salvatore Cherchi e del direttore del Centro russo di Scienza e cultura in Italia, Oleg Osipov. Nel corso del seminario sarà firmata la convenzione tra l’Università di Sassari e il Centro russo di Scienza e cultura in Italia del RosSotrudnicestvo -Agenzia federale per gli affari della Comunità degli Stati indipendenti, dei connazionali residenti all’estero e per la cooperazione internazionale.
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Sardegna
SASSARI
Centro servizi per il Nord
Università, Camera di Commercio, Comune di Sassari e Provincia di Sassari hanno presentato alla Regione la richiesta d’un finanziamento di dieci milioni per l’apertura d’un centro tecnologico di servizi integrato alle imprese. Il progetto tende a sostenere lo sviluppo delle aziende del nord dell’isola. Il centro sorgerà in un complesso della Camera di Commercio nell’area industriale e vi convergeranno un insieme di servizi e di attività integrate.
 
 

 
 
L’UNIONE SARDA

5 - L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro (Pagina 20 - Edizione CA)
Nuoro
La matematica secondo Odifreddi
Il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi sarà il protagonista a Nuoro dell'evento finale di “Una palestra per la mente” realizzato dall'assessorato comunale alla Pubblica istruzione in collaborazione con l'Università di Sassari e MateFiness (progetto di divulgazione creativa della matematica del Cnr) e dell'Università di Genova, Facoltà di Scienze. Si tratta di un «viaggio fantastico nel mondodei numeri» che durerà due giorni». Apertura venerdì 10 febbraioalle 18.30 al Teatro Eliseo con la conferenza di presentazione, curata dallo stesso Odifreddi. Il giorno dopo, lo studioso noto anche per i suoi saggi che, andando oltre la matematica, si occupano di divulgazione scientifica, filosofia, politica, religione, esegesi e filologia, incontrerà alle 9.30, sempre all'Eliseo, gli studenti delle scuole secondarie.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 22 - Edizione CA)
Appuntamenti
Concorso sulla disabilità
La disabilità vista e raccontata dagli studenti. Scade il 29 febbraio il concorso indetto dall'Università di Sassari. In palio ci sono quattro premi del valore di mille euro ciascuno. La disabilità nel mondo studentesco è il tema del concorso rivolto a quanti frequentano l'ultimo anno degli istituti di istruzione secondaria delle province di Sassari e Olbia-Tempio.
 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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