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Building Information Modeling, al via un corso di perfezionamento

Il DICAAR guidato da Antonello Sanna fa rete con gli ordini e la Regione per un’iniziativa che consente una migliore formazione dei laureati e permette ai professionisti di adempiere ad un obbligo di legge. Il Presidente degli Architetti, Teresa Demontis: “Strumento per uscire dalla crisi dell’edilizia, il 70% dei nostri studi è pronto ad utilizzare la nuova tecnologia”. La Regione: “Nella progettazione delle scuole previste nel progetto Iscol@ premieremo i professionisti che usano questa tecnologia”. Resoconto, VIDEO, IMMAGINI e RASSEGNA STAMPA
10 febbraio 2018
Immagine da una progettazione realizzata con la nuova tecnologia BIM

di Valeria Aresu e Sergio Nuvoli - evento trasmesso in diretta facebook

Cagliari, 9 febbraio 2018 – “Per la prima volta in Sardegna, prendiamo l'iniziativa di cogliere tempestivamente le nuove norme che riguardano l'obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture nella progettazione”. Lo ha detto Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, questa mattina a Palazzo Cugia, durante la presentazione del corso di perfezionamento, approvato di recente dal Senato, su “Modellazione IMM Del Processo Edilizio e BIM dell’Edificio”.

Antonello Sanna, direttore del DICAAR
Antonello Sanna, direttore del DICAAR
Guarda il videopitch con il prof. Antonello Sanna

Il corso - il cui bando sarà emanato entro il mese - è rivolto principalmente ai funzionari degli uffici tecnici degli Enti Locali e ai giovani laureati che cercano competenze innovative per un più efficace inserimento nel mondo del lavoro legato alla progettazione ed alla costruzione dell’architettura e delle infrastrutture e nasce dalla collaborazione dell’Ateneo con la Regione e gli Ordini professionali. "Abbiamo accolto subito l’invito del DICAAR a collaborare per questa iniziativa – ha spiegato Teresa Demontis, presidente dell’Ordine degli Architetti di Cagliari - Imparare nuovi metodi e una nuova filosofia per il nostro lavoro è indispensabile. Il cambiamento metodologico del processo di progettazione verso il BIM è una priorità. Diventa decisivo studiare le tematiche idrogeologiche, con il BIM è assolutamente lineare. Il cambiamento può essere affrontato solo con l’università: in Italia il 70% degli studi di Architetti in Italia sono interessati ad adeguarsi alle nuove normative. L’integrazione dell’Università con il mondo delle professioni consente di svolgere un lavoro più accurato, ormai non più rinviabile”.

Il BIM è una metodologia strategica radicalmente innovativa che ha l’ambizione di trasformare profondamente il settore delle costruzioni, con un ruolo chiave nel processo della sua digitalizzazione, che permette di visualizzare l’opera come un modello tridimensionale contenente tutte le informazioni che la riguardano.

Teresa Demontis, presidente dell'Ordine degli Architetti di Cagliari
Teresa Demontis, presidente dell'Ordine degli Architetti di Cagliari
Guarda il videopitch con la dott.ssa Demontis

Disco verde dalla Regione Sardegna: “Mettere insieme le informazioni e farle circolare è decisivo, per questo abbiamo sostenuto da subito il progetto di questo corso – ha rimarcato Matteo Frate, coordinatore Iscol@ per la RAS - Regione Autonoma della Sardegna - Creare una filiera con il mondo delle istituzioni e delle professioni è un’azione preziosa che facciamo con l’Università. Nei progetti che abbiamo avviato per la scuola, abbiamo indicato la necessità per i progettisti che li realizzeranno di usare il sistema BIM. Anche i nostri uffici tecnici hanno quindi necessità di formarsi su questa nuova tecnologia, quindi l’invito del DICAAR a collaborare per questo corso per noi è stato molto importante”.

 

Giuseppe Martino di Giuda e Matteo Frate
Giuseppe Martino di Giuda e Matteo Frate
Guarda il videopitch del dott. Frate

“Quello di oggi è un bel segnale – ha aggiunto Andrea Casciu, dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari - Fare rete con gli ordini professionali può consentire di ottenere una crescita culturale del sistema e avere un vantaggio competitivo”.

Il corso, modulato in 150 ore, offre la possibilità di certificare le competenze acquisite sulla base del Protocollo di Building Smart International, ormai fondamentale vista la direttiva europea che prevede l'obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nella progettazione. Sono previste sino a 6 borse di studio da 1650 € per giovani laureati inoccupati e 2 posti gratuiti da concordare con l’Ufficio Tecnico dell’Ateneo.

Andrea Casciu, Ordine degli Ingegneri
Andrea Casciu, Ordine degli Ingegneri

I dettagli del corso sono stati illustrati più nello specifico da Giuseppe Martino di Giuda, docente del Politecnico di Milano, e coordinatore insieme a Carlo Argiolas, docente DICAAR.

 

Teresa Demontis, Carlo Argiolas, Giuseppe Martino di Giuda e Matteo Frate
Teresa Demontis, Carlo Argiolas, Giuseppe Martino di Giuda e Matteo Frate
Guarda un frammento dell'intervento del prof. di Giuda

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA di domenica 11 febbraio 2018
Economia (Pagina 20 - Edizione CA)
Ingegneria
Costruzioni,
innovazione e futuro

Università e professionisti insieme per promuovere l'uso del Building Information Modeling. Dietro l'acronimo Bim si nasconde la rivoluzione delle costruzioni: un software di progettazione che a partire dal prossimo anno sarà obbligatorio nel settore pubblico e metterà le specifiche di costruzione di un edificio in condivisione con ingegneri, architetti, amministrazioni e tecnici impiantisti. Dati liberi e fruibili anche per una migliore sinergia tra personale tecnico e uffici pubblici.
Ecco perché il Dipartimento di Ingegneria Dicaar dell'Università di Cagliari ha istituito anche nel capoluogo un corso di perfezionamento dedicato proprio al Bim, in collaborazione con il Politecnico di Milano e sostenuto dal Progetto Iscol@ della Presidenza della Regione.
«La crisi che ha investito il settore dell'edilizia impone l'innovazione», spiega Antonello Sanna, direttore del Dicaar, «l'utilizzo del Bim permetterà di portare il mondo della costruzione verso il futuro: questo è il ruolo dell'Università di Cagliari».
Il corso dell'Università, modulato in 150 ore, offre la possibilità di certificare le competenze acquisite sulla base del protocollo di Building Smart International. «Un bel segnale», aggiunge Andrea Casciu, dell'Ordine degli Ingegneri di Cagliari, «fare rete con gli ordini professionali può consentire una crescita culturale del sistema e di avere un vantaggio competitivo». (l. m.)

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

LA NUOVA SARDEGNA
Opere pubbliche: in ateneo un corso sulla nuova progettazione elettronica
Il Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura di Cagliari fra i primi in Italia a tenere le lezioni sul Bim, il Building information modelling che sarà obbligatorio dal 2019. L'iniziativa è sostenuta dall'Ufficio regionale del progetto Iscol@

CAGLIARI. Un corso di perfezionamento per rispondere all’obbligo a partire dal 2019 di progettare le opere pubbliche in tutta Italia con il Building Information Modeling (BIM), che costringe tutti i professionisti impegnati nel settore ad adeguarsi in tempi brevi al cambiamento imposto dalla legge.
E’ quanto proposto dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari – e approvato dal Senato accademico nei giorni scorsi - con il corso in “Modellazione IMM del processo edilizio e BIM dell’edificio”. L’iniziativa progettata e condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano, e sostenuta dall’Ufficio di Progetto Iscol@ della Presidenza della Regione Sardegna, è rivolta in particolare ai giovani laureati che cercano competenze innovative per un più efficace inserimento nel mondo del lavoro legato alla progettazione ed alla costruzione dell’architettura e delle infrastrutture e ai funzionari degli uffici tecnici degli Enti Locali.
“La crisi che ha investito il settore dell’edilizia impone l’innovazione – ha spiegato Antonello Sanna, direttore del Dipartimento, che ha presentato l’iniziativa con Carlo Argiolas e Giuseppe Martino di Giuda, coordinatori del DICAAR – L’utilizzo del BIM permetterà di portare il mondo della costruzione verso il futuro: questo è il ruolo dell’Università di Cagliari”.
Il BIM è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture. Tramite esso tutti i dati rilevanti di una costruzione e presenti in ogni fase del processo devono risultare disponibili in formati digitali aperti e non proprietari.
“Questo corso è un modello per la costruzione delle scuole del nuovo millennio – ha specificato Matteo Frate, coordinatore del progetto Iscol@ della Regione Sardegna - Prima ancora che l’obbligo scattasse per legge, abbiamo previsto nei bandi la possibilità di premiare la progettazione dei nuovi edifici scolastici realizzata con la tecnologia BIM. Ora anche i nostri uffici tecnici hanno necessità di formarsi su questa nuova tecnologia, quindi l’invito del DICAAR a collaborare per questo corso per noi è stato molto importante”.
L’Ateneo del capoluogo sardo è il primo in Sardegna, e tra i primi in Italia, a proporre questo corso, molto atteso anche dagli Ordini professionali dei professionisti impegnati nel settore: “L’utilizzo del BIM può essere un elemento per uscire dalla crisi. Secondo i dati del Cresme in Italia il 70% degli studi di architetti è interessato ad adeguarsi rapidamente alle nuove normative – ha spiegato Teresa Demontis, presidente dell’Ordine degli Architetti di Cagliari – Per questo abbiamo accolto subito l’invito dell’Università di Cagliari a collaborare per istituire questo corso. L’integrazione dell’Università con il mondo delle professioni consente di proporre un corso di perfezionamento più accurato per assolvere ad un obbligo formativo ormai non più rinviabile”.
“Quello di oggi è un bel segnale – ha aggiunto Andrea Casciu, dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari - Fare rete con gli ordini professionali può consentire di ottenere una crescita culturale del sistema e avere un vantaggio competitivo”.
L’obbligatorietà di specifici metodi e strumenti elettronici di progettazione è stata introdotta dal nuovo Codice Appalti ed è finalizzata a razionalizzare le attività di progettazione e delle connesse verifiche, andando a migliorare e snellire processi che fino ad oggi hanno influito su tempi e modi di partecipazione agli appalti.
Il corso dell’Università di Cagliari, modulato in 150 ore, offre la possibilità di certificare le competenze acquisite sulla base del Protocollo di Building Smart International, ormai fondamentale vista la direttiva europea che prevede l'obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nella progettazione. Sono previste sino a 6 borse di studio da 1.650 euro per giovani laureati inoccupati e 2 posti gratuiti da concordare con l’Ufficio Tecnico dell’Ateneo.

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA

ANSA
Edilizia del futuro,a Cagliari uno tra primi corsi in Italia
Organizzato dall'Università, previste 150 ore di lezioni

CAGLIARI

(ANSA) - CAGLIARI, 9 FEB - Edilizia sempre più elettronica. Un corso di perfezionamento per rispondere all'obbligo, a partire dal 2019, di progettare le opere pubbliche in tutta Italia con il Building Information Modeling (Bim), il modello basato sulle nuove tecnologie digitali di progettazione. E' quanto proposto dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura (Dicaar) dell'Università di Cagliari - e già approvato dal Senato accademico - con il corso in "Modellazione Imm del processo edilizio e Bim dell'edificio".
L'iniziativa progettata e condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano, e sostenuta dall'Ufficio di Progetto Iscol@ della Presidenza della Regione Sardegna, è stata presentata a Palazzo Cugia, sede del Dipartimento, ed è rivolta in particolare ai giovani laureati che cercano competenze innovative per un più efficace. "La crisi che ha investito il settore dell'edilizia impone l'innovazione - ha spiegato Antonello Sanna, direttore del Dipartimento, che ha illustrato l'iniziativa con Carlo Argiolas e Giuseppe Martino di Giuda, coordinatori del Dicaar - L'utilizzo del Bim permetterà di portare il mondo della costruzione verso il futuro: questo è il ruolo dell'Università di Cagliari".
Il Bim è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture. Ogni fase del processo deve essere disponibile in formati digitali aperti e non proprietari. L'ateneo del capoluogo è il primo in Sardegna, e tra i primi in Italia, a proporre questo corso. Modulato in 150 ore, offre la possibilità di certificare le competenze acquisite sulla base del Protocollo di Building Smart International, ormai fondamentale vista la direttiva europea che prevede l'obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture, nella progettazione. Sono previste sino a 6 borse di studio da 1.650 euro per giovani laureati inoccupati e due posti gratuiti da concordare con l'Ufficio tecnico dell'ateneo. (ANSA).

ANSA
ANSA

SARDINIAPOST.IT
Edilizia sempre più elettronica, a Cagliari uno tra primi corsi in Italia
9 febbraio 2018  Innovazione

Edilizia sempre più elettronica. Un corso di perfezionamento per rispondere all’obbligo, a partire dal 2019, di progettare le opere pubbliche in tutta Italia con il Building Information Modeling (Bim), il modello basato sulle nuove tecnologie digitali di progettazione. È  quanto proposto dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari – e già approvato dal Senato accademico – con il corso in “Modellazione Imm del processo edilizio e Bim dell’edificio”.
L’iniziativa progettata e condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano, e sostenuta dall’Ufficio di Progetto Iscol@ della Presidenza della Regione Sardegna, è stata presentata a Palazzo Cugia, sede del Dipartimento, ed è rivolta in particolare ai giovani laureati che cercano competenze innovative per un più efficace. “La crisi che ha investito il settore dell’edilizia impone l’innovazione – ha spiegato Antonello Sanna, direttore del Dipartimento, che ha illustrato l’iniziativa con Carlo Argiolas e Giuseppe Martino di Giuda, coordinatori del Dicaar – L’utilizzo del Bim permetterà di portare il mondo della costruzione verso il futuro: questo è il ruolo dell’Università di Cagliari”.
Il Bim è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture. Ogni fase del processo deve essere disponibile in formati digitali aperti e non proprietari. L’ateneo del capoluogo è il primo in Sardegna, e tra i primi in Italia, a proporre questo corso. Modulato in 150 ore, offre la possibilità di certificare le competenze acquisite sulla base del Protocollo di Building Smart International, ormai fondamentale vista la direttiva europea che prevede l’obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nella progettazione. Sono previste sino a 6 borse di studio da 1.650 euro per giovani laureati inoccupati e due posti gratuiti da concordare con l’Ufficio tecnico dell’ateneo.

SARDINIAPOST.IT
SARDINIAPOST.IT

CASTEDDUONLINE.IT
Edilizia in crisi, mano d’aiuto dall’Università di Cagliari
Un corso di perfezionamento per rispondere all’obbligo a partire dal 2019 di progettare le opere pubbliche in tutta Italia con il Building Information Modeling (BIM)

Redazione Cagliari Online  9 febbraio 2018

Un corso di perfezionamento per rispondere all’obbligo a partire dal 2019 di progettare le opere pubbliche in tutta Italia con il Building Information Modeling (BIM), che costringe tutti i professionisti impegnati nel settore ad adeguarsi in tempi brevi al cambiamento imposto dalla legge. È quanto proposto dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura (DICAAR) dell’Università di Cagliari – e approvato dal Senato accademico nei giorni scorsi – con il corso in “Modellazione IMM del processo edilizio e BIM dell’edificio”.
L’iniziativa progettata e condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano, e sostenuta dall’Ufficio di Progetto Iscol@ della Presidenza della Regione Sardegna, è stata presentata questa mattina a Palazzo Cugia, sede del Dipartimento, ed è rivolta in particolare ai giovani laureati che cercano competenze innovative per un più efficace inserimento nel mondo del lavoro legato alla progettazione ed alla costruzione dell’architettura e delle infrastrutture e ai funzionari degli uffici tecnici degli Enti Locali. “La crisi che ha investito il settore dell’edilizia impone l’innovazione – ha spiegato Antonello Sanna, direttore del Dipartimento, che ha presentato l’iniziativa con Carlo Argiolas e Giuseppe Martino di Giuda, coordinatori del DICAAR – L’utilizzo del BIM permetterà di portare il mondo della costruzione verso il futuro: questo è il ruolo dell’Università di Cagliari”.
Il BIM è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture. Tramite esso tutti i dati rilevanti di una costruzione e presenti in ogni fase del processo devono risultare disponibili in formati digitali aperti e non proprietari.
“Questo corso è un modello per la costruzione delle scuole del nuovo millennio – ha specificato Matteo Frate, coordinatore del progetto Iscol@ della Regione Sardegna – Prima ancora che l’obbligo scattasse per legge, abbiamo previsto nei bandi la possibilità di premiare la progettazione dei nuovi edifici scolastici realizzata con la tecnologia BIM. Ora anche i nostri uffici tecnici hanno necessità di formarsi su questa nuova tecnologia, quindi l’invito del DICAAR a collaborare per questo corso per noi è stato molto importante”.
L’Ateneo del capoluogo sardo è il primo in Sardegna, e tra i primi in Italia, a proporre questo corso, molto atteso anche dagli Ordini professionali dei professionisti impegnati nel settore:  “L’utilizzo del BIM può essere un elemento per uscire dalla crisi. Secondo i dati del CRESME in Italia il 70% degli studi di architetti è interessato ad adeguarsi rapidamente alle nuove normative – ha spiegato Teresa Demontis, presidente dell’Ordine degli Architetti di Cagliari – Per questo abbiamo accolto subito l’invito dell’Università di Cagliari a collaborare per istituire questo corso. L’integrazione dell’Università con il mondo delle professioni consente di proporre un corso di perfezionamento più accurato per assolvere ad un obbligo formativo ormai non più rinviabile”.
“Quello di oggi è un bel segnale – ha aggiunto Andrea Casciu, dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari – Fare rete con gli ordini professionali può consentire di ottenere una crescita culturale del sistema e avere un vantaggio competitivo”.
L’obbligatorietà di specifici metodi e strumenti elettronici di progettazione è stata introdotta dal nuovo Codice Appalti ed è finalizzata a razionalizzare le attività di progettazione e delle connesse verifiche, andando a migliorare e snellire processi che fino ad oggi hanno influito su tempi e modi di partecipazione agli appalti. Il corso dell’Università di Cagliari, modulato in 150 ore, offre la possibilità di certificare le competenze acquisite sulla base del Protocollo di Building Smart International, ormai fondamentale vista la direttiva europea che prevede l’obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nella progettazione. Sono previste sino a 6 borse di studio da 1650 euro per giovani laureati inoccupati e 2 posti gratuiti da concordare con l’Ufficio Tecnico dell’Ateneo.

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