SENSIBILIZZAZIONE E CULTURA SCIENTIFICA: BINOMIO CURATO CON RIGORE DAL DIPARTIMENTO DI FISICA E DALL'INFN
Mario Frongia
Nel segno di una scienziata senza eguali. Ma anche un ulteriore rafforzamento delle operazioni che connettono mondo accademico e della ricerca con il territorio, le istituzioni e i giovani. L’European radon day è stato un mix azzeccato tra Università e nuove generazioni. Ospitato il 7 novembre scorso nell’aula consiliare del dipartimento di Fisica in Cittadella universitaria a Monserrato, l’evento è stato coordinato da Viviana Fanti, ricercatrice e responsabile progetto RadioLab dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. Introdotto dal direttore del dipartimento, Giovanni Bongiovanni, l’evento ha risposto anche alle curiosità degli allievi dell'Istituto Levi di Quartu Sant’Elena, dello scientifico Pitagora di Selargius e del liceo Alberti di Cagliari. Una trentina di studenti che partecipano da due anni al Progetto RadioLab in alternanza scuola lavoro e nell’ambito del piano delle lauree scientifiche.
RADIOATTIVITA’, MEGLIO NON SOTTOVALUTARLA. TRA RICERCA, SCIENZA E CONDIVISIONE
All’incontro - utile anche per sensibilizzare e illustrare le numerose attività svolte dal dipartimento - hanno preso parte Paolo Randaccio, docente esperto di radioattività ambientale e ideatore dei progetti con le scuole sul Radon, Massimo Cappai, direttore Servizio agenti fisici dell’Agenzia per la protezione dell'ambiente della Sardegna, e Mirsina Mousavi Aghdam, dottorando in Ingegneria scienze e tecnologie della terra e dell’ambiente. Sul tavolo, una serie di quesiti chiave: cos'è il Radon, quali sono i rischi per la popolazione e quali i possibili rimedi in caso di elevate concentrazioni nelle abitazioni o negli edifici pubblici? Un tema spesso sottovalutato ma da maneggiare con grande attenzione. Anche su questo fronte, emerge il ruolo degli specialisti dell’ateneo nel promuovere, sensibilizzare e ribadire le questioni più delicate legate all’universo della fisica.
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DOPPIO NOBEL, CHE STORIA! MARIA CURIE, MODELLO IDEALE DI UNA VITA DEDICATA ALLA SCIENZA
“Niente nella vita va temuto, dev'essere solo compreso. Ora è tempo di comprendere di più, così possiamo temere di meno" le parole di Maria Sklodowska Curie impresse nella storia degli uomini e della scienza. L’aula - al primo piano del dipartimento, circa 25 postazioni, impianto audio video - ha il nome della scienziata polacca capace di aggiudicarsi per la prima volta al mondo due premi Nobel in altrettante discipline, Fisica e Chimica. Sorta per accogliere attività di divulgazione scientifica nel giorno del Radon Day e dei 151 anni dalla nascita della scienziata, l’aula ha ospitato la relazione della divulgatrice scientifica Alessia Zurru. La specialista ha raccontato con garbo e pathos la vita e la professione di Maria Curie. Tra l’altro, il 7 novembre, sempre in onore di Maria Curie, si celebra anche l’International Day of Medical Physics, proclamato dall’International Organization of Medical Physics.
ESERCITAZIONI E STUDENTI. UN PERCORSO DI FORMAZIONE TRA IL DIPARTIMENTO DI FISICA E GLI ALLIEVI DEL PITAGORA, ALBERTI E LEVI
Una mattinata proficua sotto diversi aspetti. Ad esempio, per i liceali, coinvolti in attività di laboratorio curate da Alessandra Bernardini, responsabile del Servizio di fisica sanitaria e radioprotezione dell’ateneo di Cagliari. Gli studenti hanno testato alcuni fattori su radioattività e fisica medica. In breve, un piccolo grande passo verso la condivisione di argomenti e dinamiche che hanno un forte impatto anche nell’attualità quotidiana. Ma non solo. Le due studentesse sarde selezionate per frequentare la RadioLab Summer School che si è tenuta lo scorso settembre a Macugnaga sul Monte Rosa, hanno condiviso la loro esperienza con i compagni.