Un nuovo tabularius e altro materiale epigrafico inedito da Karales

Piergiorgio Floris
2024-01-01

Abstract

Examination of two Roman epitaphs discovered in Cagliari in 2020. Although found in a funerary area, both were divorced from their original context. The first one is engraved on a marble slab almost fully reassembled from three fragments. The slab bears the complete epitaph of a man. The deceased was a lib(ertus) tab(ularius) (less likely a lib(ertus) tab(ularii)), i.e., a person in charge of a tabularium, a structure likely located in Karales whose nature escapes us (was it a public or a private tabularium?). In case the tabularium was a public one, it could also be that the deceased was an ex servus publicus. The inscription is also remarkable for its troubled compositional history (more than one person was probably involved in its execution) and engraving technique. Among other things, the onomastics of the persons mentioned therein gives the opportunity to study the spread of the imperial nomen gentilicium Aurelius in Karales and the rest of Sardinia. The second epitaph, which is incomplete, is engraved on a slab and concerns the freedman of a woman possibly belonging to the gens Manlia. The titulus, noteworthy onomastically and chronologically (it may be the oldest of those so far identified in the northwestern funerary area of the city), contains the first Sardinian attestation of the C retroversa (and the first of the term heredes in Caralitan epigraphy).
2024
Italiano
86
159
178
20
Esperti anonimi
Esame di due epitafi latini scoperti a Cagliari nel 2020. Pur rinvenuti in un’area funeraria, entrambi erano avulsi dal contesto originario. Il primo titulus, inciso su una lastra marmorea, è quasi del tutto ricomposto da tre frammenti contigui. La lastra reca l’epitafio completo di un uomo, un lib(ertus) tab(ularius) (meno probabilmente un lib(ertus) tab(ularii)), vale a dire il responsabile di un tabularium, una struttura verosimilmente situata a Karales di incerta natura (un tabularium pubblico o privato?). Se il tabularium era pubblico, potrebbe anche darsi che il defunto fosse un ex servus publicus. L’iscrizione è notevole anche per la travagliata storia compositiva (probabilmente intervenne più di una persona nella sua esecuzione) e per la tecnica d’incisione. Tra l’altro l’onomastica delle persone menzionate dà la possibilità di studiare la diffusione del gentilizio imperiale Aurelius a Karales e nel resto della Sardinia. La seconda iscrizione, parzialmente lacunosa, è incisa su una lastra e riguarda il liberto di una donna forse appartenente alla gens Manlia. Il titulus, molto interessante dal punto di vista onomastico e cronologico (potrebbe essere il più antico tra quelli fino ad oggi individuati nell’area funeraria nord-occidentale della città), contiene la prima attestazione sarda della C retroversa (e la prima del termine heredes nell’epigrafia caralitana).
internazionale
scientifica
Funeral inscriptions; Karales; Public and private tabularia; Onomastics; Aurelii; Sardinia
Iscrizioni funerarie; Karales; Tabularia pubblici e privati; Onomastica; Aurelii; Sardinia
Goal 4: Quality education
no
Floris, Piergiorgio
1.1 Articolo in rivista
info:eu-repo/semantics/article
1 Contributo su Rivista::1.1 Articolo in rivista
262
1
embargoed_20271231
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