Il lavoro a tempo parziale: un’ipotesi di discriminazione o di flessibilità?
Dessì, Ombretta
2004-01-01
Abstract
Il saggio analizza la disciplina del lavoro a tempo parziale, introdotta dal d.lgs. n. 61 del 2000 e modificata dal d.lgs. n. 100 del 2001 e dal d. lgs. n. 276 del 2003 (attuativo della l.d. n. 30 del 2003), in una prospettiva di genere, poichè il suo sviluppo è strettamente connesso al progresso del lavoro femminile. In questa prospettiva, ci si chiede se il part-time sia un'ipotesi di non discriminazione o (un'ipotesi) di flessiilità, considerato che entrambi i principi sono posti, dal diritto comunitario, alla base delle normative nazionali in materia. Alla luce delle conclusioni raggiunte, si riflette in ordine al ruolo svolto dalla volontà del lavoratore nell'ambito del rapporto di lavoro, tenendo conto del fatto che, secondo la direttiva CE 97/81, anche la volontarietà ha una pregnanza fondamentale al riguardo.File | Dimensione | Formato | |
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