Prefazione
Cattedra R
2016-01-01
Abstract
Da Tallin a Sebastopoli, il mosaico della geografia dei territori dell’Europa centro-orientale è stato oggetto nell’ultimo secolo di mutazioni radicali: creazione e disgregazione d’imperi e di Stati, conquiste militari, annessioni, divisioni e amputazioni territoriali ne hanno ridisegnato a più riprese il volto. Alle migrazioni più o meno “storiche” sono seguite politiche forzate di assimilazioni linguistiche, culturali o religiose, ridefinizione di confini e autonomie locali (anche più recentemente in virtù l’allargamento dell’UE). Violenze, guerre e genocidi hanno sostenuto nazionalismi sciovinisti e idee della purezza della “razza”, ma - all’opposto – sono emerse pure rivendicazioni dei diritti di tante comunità minoritarie disperse o radicate, eredi di questo travagliato passato. Questo libro s’interroga appunto sulle nuove geografie che disegnano i vasti spazi che vanno dal Baltico al Mar Mero, mettendo al centro e attualizzando la questione delle minoranze. E’ una ricerca originale, soprattutto se considerata dal punto di vista della letteratura italianaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.