Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 July 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA.it / Cronache dalla Sardegna
Escluso dalle selezioni per ricercatori
Architetto fa ricorso e batte l’Università
Il Tar della Sardegna ha accolto il ricorso di un architetto piemontese Guido Borelli, che fu escluso dalle selezioni per il reclutamento di 23 ricercatori a tempo determinato all’Università di Cagliari.
di Manuela Arca
In tempi in cui l’Università si misura con tagli alle spese che penalizzano la ricerca, l’Ateneo di Cagliari si confronta con gli effetti di un terremoto amministrativo. Il Tar della Sardegna ha infatti accolto il ricorso di un architetto piemontese Guido Borelli, che, nel 2011, fu escluso - salvo poi essere riammesso grazie alla sospensiva - dalle selezioni per il reclutamento di 23 ricercatori a tempo determinato. A tagliarlo fuori non i titoli, comprovati dal curriculum, ma i requisiti che vincolavano l’accesso ai tempi trascorsi dal conseguimento della laurea (non più di 14 anni) e del dottorato (non oltre i 6 anni). La sentenza del Tar (pubblicata il 3 luglio) va tuttavia oltre il caso particolare e incombe sulle selezioni per 47 ricercatori a tempo determinato i cui termini di presentazione delle domande scadono domani, 16 luglio. Nonostante il ricorso, infatti, sono rimasti in piedi i requisiti già oggetto della contestazione. Un’ostinazione normativa che rischia di scatenare una pioggia di carte bollate e spese consistenti per l’Università.
 “Il nostro ricorso – dice l’avvocato Marcello Vignolo che, insieme al collega Massimo Massa, ha rappresentato Borelli – si è fondato sul principio dell’illogicità”. “Il bando – sottolinea il legale – non indicava limiti di età. Sulla base dei principi previsti, quindi, se un concorrente di 60 anni avesse conseguito la laurea a 50 e il dottorato di ricerca 6 anni dopo, avrebbe titolo per partecipare, mentre un candidato 50enne che, come il ricorrente, avesse conseguito la laurea a 23 anni e dedicato anni di studio alla ricerca, conseguendo il dottorato a 40 anni, ne dovrebbe essere escluso”. Dal canto suo il rettore Giovanni Melis annuncia la volontà di impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato: “Vogliamo difendere la posizione nell’interesse dei giovani. Quanti superano i limiti temporali dalla laurea previsti, se hanno prodotto i titoli scientifici necessari, potranno partecipare alle prossime abilitazioni nazionali e non chiedere di occupare posizioni a tempo determinato che dovrebbero abbandonare dopo l’abilitazione”. E ancora: “Le limitazioni sul periodo di tempo dal conseguimento del titolo di studio sono previste dalla normativa e diffuse a livello comunitario. La stessa riforma Gelmini prevede che, per accedere ai concorsi per ricercatore, le posizioni a tempo determinato (assegni e dottorati di ricerca) non possano superare complessivamente 12 anni”.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca Italiana (Pagina 6 - Edizione CA)
La protesta contro il via libera agli aumenti delle tasse universitarie per stranieri e fuoricorso
«STOP AL RAZZISMO ACCADEMICO»
Gli studenti di Cagliari: i parlamentari non possono rimanere in silenzio

ROMA «Nella manovra correttiva che il governo ha varato con il decreto della scorsa settimana, è presente una norma che deve assolutamente essere stralciata. Con questa norma odiosa non solo si dà la possibilità alle università italiane di aumentare ulteriormente la contribuzione studentesca in rapporto al finanziamento delle università, ma si attua una discriminazione al limite del razzismo». Con queste parole inizia la lettera-appello firmata da diciassette esponenti italiani e di seconda generazione del mondo studentesco e universitario indirizzata ai ministri dell’Integrazione, Andrea Riccardi, e dell’Istruzione, Francesco Profumo, e al presidente del Consiglio, Mario Monti.
«A oggi le tasse universitarie per gli studenti italiani sono già tra le più alte d’Europa, da domani con queste modifiche contenute nel testo della spending review gli atenei potranno alzare le tasse universitarie agli studenti fuoricorso e agli studenti non comunitari senza nessun limite. Infatti la norma prevede che il limite del 20% del rapporto tra tasse studentesche prelevabili dagli studenti in rapporto al finanziamento dello Stato non valga per gli studenti extracomunitari, tra cui i tanti G2 che non hanno accesso alla cittadinanza italiana a causa di una norma arretrata che questo governo si era impegnato a modificare. Inoltre, escludendo gli studenti extracomunitari e i fuoricorso dal calcolo del 20 per cento gli atenei potranno alzare notevolmente le tasse anche agli studenti in corso».
CAGLIARI Sull’argomento interviene l’associazione di universitari Casaggì-Cagliari: «Il governo Monti dimostra di avere disprezzo per l’Università pubblica, gli istituti di ricerca e gli studenti. La versione del decreto legge sulla spending review permette agli atenei pubblici di innalzare ulteriormente le rette. Se l’atto legislativo dovesse esser approvato senza correzioni dalle Camere si potranno ritoccare verso l’alto le tasse sino ad un massimo del 60 per cento per gli studenti in corso. Non sono invece previsti limiti per i fuoricorso e gli immatricolati stranieri. Dalla Sardegna lanciamo un appello a tutti i parlamentari: devono essere assolutamente rivisti i nuovi criteri sul Fondo di finanziamento ordinario. Le commissioni Cultura di Camera e Senato non possono rimanere in silenzio».
 
   
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
  
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 38 - Sport
La seconda volta di Luisanna Fodde 
La cagliaritana dopo Pechino anche a Londra rappresenterà il tennis nel Cio 
CAGLIARI Dalla direzione del Centro linguistico d’ateneo alla cerimonia d’apertura dei Giochi di Londra. Luisanna Fodde vola nella capitale inglese. Un rientro dopo soli dieci giorni con marito e figlie: la professoressa Fodde, ordinario di Lingue all’ateneo di Cagliari, fa parte dei 25 addetti della sala stampa del torneo di tennis sull’erba più prestigioso al mondo. E ora, dopo Pechino 2008, rieccola a tenere alta l’isola nel Cio. Il settore? Tennis, of course. Cinque titoli sardi, più l’oro agli universitari con Angelino Binaghi, la prof vola leggera: «Sì, mi commuoverò agli inni così come mi accade alle premiazioni del torneo». A Wimbledon gioca in casa: è lì dal 1981. Del torneo ha saltato due edizioni: per maternità. Classe ’58, fa parte anche del Development Tennis Europe, organismo che deve divulgare volée e servizio. Ma ora riparte dal tempio del Lawn-Tennis. Con i cinque cerchi a scomodare quattro miliardi di telespettatori. E in valigia le scarpe senza tacco, come impone il protocollo della cena inaugurale dei reali di Windsor.
Mario Frongia
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
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