Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 June 2012
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Elisabetta Gola, docente di Teoria dei linguaggi e della comunicazione
«Montale, traccia allettante ma complessa»
«Tracce interessanti, per tutti i gusti, per qualsiasi preparazione. Una scelta varia: approvo Montale, proposta allettante». Elisabetta Gola è docente di Teoria dei linguaggi e della comunicazione nel corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’università di Cagliari. Nello stesso corso segue il laboratorio di comunicazione giornalistica online. Ha pubblicato di recente, con Ines Adornetti (per Editori Riuniti), il manuale Modelli e sistemi della comunicazione . «La prima impressione, dopo aver esaminato i temi, è che ne siano stati proposti per tutti i gusti. Per un ragazzo che ha raggiunto quel grado di formazione, la scelta abbracciava diversi scenari. Proposte anche documentate, con brani e, nel caso della traccia economica, anche con numeri». Forse, dice Elisabetta Gola, «quello che poteva suscitare più difficoltà, nonostante potesse apparire come la la prova più semplice, era la comprensione del testo di Montale. Una traccia che nasconde delle trappole: in questo caso ci troviamo di fronte a domande precise e il testo non ci aiuta, dall’altra parte il dubbio ti assale. L’analisi del significato di “ammazzare il tempo” richiedeva di andare al di là della traccia, cosa non facile per via di un brano complesso, seppure - aggiunge la docente - sempre attuale e allettante».
Fra i quattro tipi di tracce, la docente di Teoria dei linguaggi analizza il quarto, il tema generale: «Un testo di natura intimistica, dove era necessaria una buona capacità di introspezione. Ci vuole una certa “penna” per riflettere, in maniera chiara, sui propri vent’anni. Sull’età, la generazione, i progetti di esistenza. Mi piacerebbe leggere qualcosa di quanto scritto ieri, su questo, dai nostri ragazzi». (e. p.)
 
Riflessioni sul senso della prova
Cari ministri, leggetevi i temi

Sergio Naitza
Magari diventa esercizio inutile chiosare sulla qualità delle tracce: d’accordo, stavolta sembra prevalere una “promozione” dei temi, ricchi di un simbolismo vicino alle ansie e alle inquietudini dei maturandi: ovvero ammazzare il tempo secondo Montale, il labirinto come difficoltà di interpretare il nostro tempo indecifrabile, l’incertezza dell’avere vent’anni, i giovani e la crisi, la responsabilità della scienza che tocca il totem inviolabile della libertà. Ma il problema non è questo, perché anche da un quesito bislacco o intriso di cultura stantìa si può giudicare la preparazione di un candidato. Nell’anno in cui le tracce sono state svelate da un codice informatico che ha mandato in soffitta i plichi cartacei scortati dai carabinieri, viene spontaneo chiedersi se questa maturità - unica certezza della scuola italiana - abbia un senso. Meglio: se sia al passo coi tempi, se non debba allinearsi a nuove formule che possano aiutare lo studente a orientarsi nel cammino futuro. Fermo restando che lo studio severo serve sempre e comunque, la maturità oggi è più uno spauracchio psicologico, uno spartiacque emotivo che alimenta la fenomenologia da notte prima degli esami, piuttosto che un discrimine meritocratico. Perché il numero dei bocciati è risibile quando le statistiche dicono che il 50% dei maturati non ha competenze linguistiche utili per affrontare lavoro e università. Sarebbe interessante se i ministri dell’Istruzione, del Lavoro e dello Sviluppo economico leggessero i temi dei maturandi, per capire quali sono le loro aspettative di fronte a un domani nebuloso, già mangiato dalla crisi e per riflettere se dopo 13 anni di studio questo esame, così com’è, serva ancora. Un esercizio di lettura: non per ammazzare il tempo ma per non ammazzare definitivamente la scuola.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Reazioni
Universitari: «Finalmente, aspettavamo da tempo»
UniCa 2.0 (la lista che ha vinto alle ultime elezioni universitarie) accoglie con grande entusiasmo l’avvio dei bus notturni: «Un esperimento che rappresenta per noi una importante apertura e un grosso passo avanti per la mobilità studentesca urbana», spiegano gli studenti.
«Gli universitari rivendicano la loro cittadinanza ed è importante che venga riconosciuto tale status non solo quando pagano le tasse o i canoni d’affitto, ma anche quando sostengono gli esami a luglio, quando passano giugno e settembre nelle biblioteche, quando prendono il pullman per andare al mare ad agosto e quando la notte frequentano i locali del centro e vorrebbero raggiungerli con i mezzi pubblici piuttosto che con l’auto, sia per motivi di assenza di numerosi parcheggi che per ridurre il rischio di incidenti».
 
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Clinica dermatologica
Vitiligine, lunedì visite gratuite

Visite gratuite e senza prenotazione per i malati di vitiligine: le offre la Clinica Dermatologica, diretta dalla dottoressa Monica Pau, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, in occasione della Giornata Mondiale della Vitiligine. L’appuntamento è per lunedì prossimo dalle 15 alle 19, presso l’ambulatorio per gli esterni, in via Ospedale 46 a Cagliari (dunque non all’interno della Clinica): a tutti i pazienti sarà offerta una visita personalizzata gratuita. La vitiligine è una malattia della pelle piuttosto comune. Le macchie chiare che la caratterizzano sono dovute a mancanza di melanina, pigmento prodotto dai melanociti, le cellule dell’epidermide responsabili del colore di pelle, capelli e peli. Una volta accertata la malattia, si consigliano ulteriori accertamenti (fra cui esami della tiroide, autoanticorpi e stress ossidativo).
 
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
AMORE E RABBIA. La città non è più un centro d’attrazione per il resto dell’Isola
Cagliari prigioniera del passato Per il rilancio serve una cultura del sapere e del fare
Nel lungo ed appassionato riflettere sulla Cagliari d’oggi, sull’eclissi della sua identità civile e sullo sfilacciamento della sua forma, due aspetti paiono emergere dalle discussioni. Innanzitutto la perdita di quella che s’è inteso chiamare la “cultura della città” e ancora, ma come logica conseguenza, la progressiva sclerotizzazione delle sue élite intellettuali, sempre più prigioniere d’un irripetibile passato anziché disponibili a disegnare un differente più consono futuro.
SCALA DI VALORI Ma sarà poi proprio vero che in questa nostra città la cultura venga posta all’ultimo posto nella scala dei valori cittadini, come aveva denunciato Michelangelo Pira mezzo secolo fa? E che si sia affermato un potere di comando fine a se stesso, ricco più di protervia e di insipienza che di sapere e di conoscenza? E, ancora, che si debba proprio a questa metamorfosi - più potere e meno cultura - a far di Cagliari una città sciatta e disordinata, senza più una sua definita identità?
Sono domande che le si sente circolare negli ambienti cittadini, e che a sentirle fanno male quasi come violenti colpi di frusta. E che, per chi ha amore per la città, sanguinano come delle inguaribili piaghe.
Eppure la storia cittadina (per chi abbia voglia di ripercorrerla) ci ha riconsegnato un passato di pagine importanti di successi economici e di valori culturali, d’una città en marche che avrebbe chiamato a sé, e valorizzato, gran parte della intellighenzia isolana del tempo. Tanto da far sì che Cagliari fosse divenuta “città” nel senso pieno del termine, molto più e molto prima d’ogni altro centro urbano dell’isola, avendo compreso della città il senso alto e completo della cultura europea.
Si sarebbe così formata un’ideologia culturale che qualcuno avrebbe definito cagliaritanità, che non era poi un distintivo anagrafico d’orgoglio o di supponenza, ma che andava intesa come riconoscimento d’un primato conquistato sul campo, avendo innaffiato le zolle del proprio destino con la pioggia benefica del sapere e del lavoro. Merito, ancora di quella simbiosi fra homo sapiens ed homo faber, divenuta il marchio di fabbrica dell’élite cittadina.
L’EPOCA D’ORO Si sta accennando, ovviamente, a quella stagione della storia cittadina che si potrebbe definire “aurea”, in cui erano fiorite, in sommo grado, straordinarie doti e competenze in un impegno straordinario di creatività, d’immaginazione e di dedizione. Ora, come capita nella storia degli uomini, a quella golden season (che molti definiranno bacareddiana) ne sarebbero succedute altre di qualità assai scarsa, tanto da togliere ogni valore a quella cagliaritanità, così da farla divenire, agli occhi di molti, niente altro che un disvalore. Avendola annacquata con l’immissione più di vizi sociali che di pubbliche virtù.
Ed a farne le spese sarebbe toccato proprio alla cultura urbana (compendio, come si sa, di vasti saperi, di ampie conoscenze e di eccellenze scientifiche), messa da parte dall’emersione di un analfabetismo d’àbord , fondato su di un famelico “arraffa-arraffa” al denaro, alle speculazioni di bassa lega ed al carrierismo più sfrenato.
L’intellettualità cittadina (sia quella dell’homo sapiens che dell’homo faber) si sarebbe così trasformata in un’enorme massa grigia, e quindi anonima, priva quasi del tutto della sua vocazione originaria d’essere e di voler essere classe dirigente, mancandole persino il necessario supporto dell’abbecedario conoscitivo dei valori storici della città.
CENTRO D’ATTRAZIONE Quel che si vuol sostenere è che Cagliari avrebbe perso in questi ultimi anni quel suo ruolo d’essere il centro attrazionale, e insieme formativo, per un ceto di intellettuali preparati ed attrezzati per interpretare e dirigere il suo progresso. Non si pensa certamente, in questo nostro ragionare, ai soli intellettuali dalle conoscenze umanistiche; si fa riferimento anche a quell’intellettualità che possiede la scienza del lavoro e della tecnica, anch’essa autentico sapere culturale. Perché, ricordando Gramsci, è intellettuale non solo il grande filosofo od il delicato poeta, ma anche l’abile ingegnere ed il creativo imprenditore. E cultura non può essere solo la conoscenza degli scritti di Kant o di Galilei, ma anche il saper ben costruire una diga od il ben condurre un’industria di tessuti o di farmaci.
D’altra parte sono in molti a sostenere, giustamente, che senza cultura non ci può essere progresso, ed essa è proprio la materia prima indispensabile per costruire un futuro. D’altra parte è nella città, da che mondo è mondo, e come si rivela nella storia, che si registra «il punto di massima concentrazione della cultura e del progresso di una comunità», come ha scritto Lewis Mumford. Se ora Cagliari va abdicando da questo suo compito, divenendo solo un dormitorio o poco più, il suo destino pare segnato in negativo. Forse, gioca in questo declino quella che si è definita essere una “questione universitaria” all’interno di una più vasta “questione urbana”: cioè la dolorosa separatezza formatasi fra saperi accademici e problemi cittadini, e - insieme - il problema di una città (qui intesa nella sua rappresentanza pubblica) che non riconosce, né premia come primaria eccellenza cittadina la sua alma mater studiorum .
Viene peraltro da chiedersi se sia poi proprio vero che Cagliari sia divenuta una città aliena alla cultura, così sterile di ambizioni intellettuali, così lontana da ogni voglia di saperi per l’innovazione e il progresso. Forse esistono - ed è questo che viene da pensare - non una, ma più Cagliari, in cui quella che emerge (e che è alla vista) ne rappresenta il negativo, mentre sembra esistere una città nascosta, mimetizzata od esclusa dai chiusi circuiti d’un potere arrogante, in cui si possono cogliere alcuni segnali di vitalità interessanti e promettenti da parte di uomini, sapiens e faber, volutamente esclusisi dalle stanze dei bottoni.
INVERTIRE LE SORTI Sarà dunque possibile, domandiamo, far sì che quell’intellettualità virtuosa venga fuori dal suo eremo e che voglia prendere in mano le sorti di Cagliari, invertendone la rotta attuale per condurla finalmente verso un futuro di vero progresso? Se così fosse, capiremo che tutto non è perduto, e che il pessimismo e la rabbia non l’hanno ancora vinta del tutto.
Paolo Fadda
 
 
5 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OL)
Sassari
Morte in corsia: nominato un perito

Sta prendendo corpo il secondo filone del processo a carico dei 10 ortopedici che nel 2010 sono stati accusati di omicidio colposo per la morte di Giuseppina Ledda. Ieri mattina è stata la volta di Roberta Secci, 45 anni, medico del pronto soccorso, e poi degli ortopedici Paolo Guido, 62 anni, all’epoca dei fatti responsabile dell’Unità operativa, Pietro Paolo Solinas, 54 anni, sassarese, Antonio Brandano, 51 anni, di Alghero, Maria Benedetta Zizi, 59 anni, di Tula. Per loro, gli avvocati Nicola Satta e Piera Meloni, hanno scelto il rito abbreviato condizionato alla perizia. Su iniziativa del gup Antonello Spano, l’incarico di redigere la perizia è stato affidato a Ernesto D’Aloja, direttore della Scuola di specializzazione di Medicina legale dell’Università di Cagliari. La sua consulenza chiarirà al gup le ragioni del decesso della bancaria quarantenne di Bessude. La donna è deceduta per un’emorragia interna a una settimana di distanza da un incidente stradale in cui aveva riportato la rottura di entrambe i femori. (d. m.)
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano (Pagina 20 - Edizione OR)
Il presidente: fondamentale il ruolo del Comune di Cuglieri
«Cornus, l’idea è del Consorzio Uno»

«L’ipotesi di attivazione di una scuola estiva di archeologia della Sardegna a Cuglieri nasce da una intuizione del sindaco di Cuglieri Andrea Loche». Lo precisa il presidente del Consorzio Uno Pupa Tarantini a proposito del servizio pubblicato ieri nella pagina della Cultura. «È stato il Consorzio Uno a predisporre il progetto e il budget, raccogliendo la disponibilità dell’Università degli studi di Sassari e di Berlino che conduce fin dall’anno scorso una campagna di scavi a Cornus. In questa iniziativa essenziale si è rivelato il ruolo del Comune di Cuglieri e del Consorzio Uno nel coinvolgere le due principali istituzioni accademiche che operano nel territorio oristanese per proporre una iniziativa formativa di grande rilievo e spessore. Ciò consente di valorizzare il territorio come punto di riferimento anche a livello internazionale, grazie alla grande varietà di siti archeologici risalenti a diverse epoche».
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OL)
Sassari
Studenti a lezione di integrazione

Favorire l’integrazione tra ragazzi provenienti da nazionalità diverse, nella fusione di esperienze che portino a una maturazione reciproca. Così, venticinque giovani sardi, laureati o laureandi, sono pronti a partecipare al campus formativo che si terrà a Rondine, in provincia di Arezzo, per lavorare alla costruzione di una nuova classe dirigente, aperta al dialogo e in grado di promuovere cambiamenti concreti nelle comunità da cui provengono. È l’idea di fondo di "Tra… mare incontri: conflitto, innovazione e sviluppo", progetto realizzato dalla provincia di Sassari e dalla onlus "Rondine - Cittadella della Pace". Nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando che scadrà domani, attraverso cui verranno reclutati 25 giovani sardi, di età compresa tra i 22 e i 30 anni, che parteciperanno al campus di Rondine, da quindici anni sede permanente dello studentato internazionale. Il gemellaggio instaurato in questi anni dalla provincia sassarese ha come obiettivo quello di fare del nord ovest sardo una "Terra di Amicizia". (a.br.)
  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 54 - Sport
Scherma, Cassarà a Cagliari per esami e test psicofisici 
CAGLIARI Il re del fioretto in città. Andrea Cassarà, campione del mondo e fresco "oro" a squadre agli Europei di Legnano, rifinisce la preparazione per le Olimpiadi di Londra passando per Cagliari. Domani, nei laboratori del Cus, effettuerà esami metabolici e "attentivi" eun test psicofisico. (m.f.)
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
UNIVERSITA’ 
Slitta il Cda, i nuovi eletti il 27 giugno 
SASSARI La designazione dei membri del nuovo consiglio d’amministrazione dell’Università di Sassari slitterà di qualche giorno, fino a mercoledì 27 giugno. La decisione è stata assunta dal Rettore Attilio Mastino visto che il vecchio consiglio era già convocato per il 26 giugno e si poteva creare una sovrapposizione tra i due organismi. Inoltre la data finale della riforma Gelmini con la cessazione delle Facoltà e l’applicazione del nuovo statuto cade il 30 giugno. Il Rettore Mastino ha anche dovuto tener conto dell’invito di un consistente numero di direttori di dipartimento, che raccomandavano che la riunione del Senato fosse preceduta da un incontro della conferenza dei direttori di dipartimento (fissata per lunedì prossimo), allo scopo di condividere nella forma il percorso adottato per la selezione dei candidati al consiglio di amministrazione, già selezionato da un Comitato di valutazione. Con ciò il Rettore Mastino ha confermato la piena sovranità del Senato Accademico, nel quale sono presenti non solo sei direttori di dipartimento ma anche i rappresentanti delle fasce dei professori e dei ricercatori, degli studenti e del personale tecnico amministrativo. Il breve rinvio consentirà di pervenire ad una soluzione meditata e condivisa.


10 - La Nuova Sardegna / Pagina 40 – Olbia
La sorpresa
Il governatore visita l’università

A sorpresa il governatore Ugo Cappellacci nella sua visita in città si ferma anche al polo universitario nell’aeroporto dove ha sede il Corso di laurea in Economia e management del turismo. Il presidente ha avuto un colloquio con il responsabile del coordinamento didattico Carlo Marcetti. Insieme hanno parlato di turismo. «La Sardegna – dice Cappellacci – ha un immenso patrimonio ambientale, un valore aggiunto. A cui sisomma un capitale umano sul quale dobbiamo investire con coraggio. Abbiamo una forte necessità di professionisti per la gestione delle attività turistiche che abbiano una preparazione completa».
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 23 - Agenda
Taccuino
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Con il patrocinio della Provincia e dell’Università di Sassari il gruppo giuridico "Norberto Bobbio" nell’ambito della rassegna cinematografica "Cinema e diritti": corti sul filo della legalità, presenta numero primo ambiente e diritti "Oil", cortometraggio con la regia di Massimiliano Mazzotta. Intervengono: il regista del film, il dott. Salvatore Brianda, medico dell’ISDE e il dott. Guido Vecchione, magistrato del gruppo "Bobbio" evento speciale nel Sardinia Film Festival 26 Giugno, ore 18.30, aula Spagna dip. Di Giurisprudenza, Sassari, viale Mancini.
  
    

 
SARDEGNA QUOTIDIANO 
 
12 - Sardegna Quotidiano / Pagina 13 - Cagliari
VIA IS MIRRIONIS LO SPADACCINO CASSARÀ
AI TEST DI VALUTAZIONE DELL’UNIVERSITÀ
Domani dalle 9.30 in poi, nei laboratori del Cus di via Is Mirrionis, Sa Duchessa nell’ambito di una ricerca scientifica di rilevanza internazionale con capofila Coni Sardegna e Università, Andrea Cassarà, campione del mondo di fioretto e componente della rappresentativa nazionale in partenza per le Olimpiadi di Londra, si sottopone a due test di valutazione funzionale ideati dai ricercatori cagliaritani.
 
 
13 - Sardegna Quotidiano / Pagina 13 - Cagliari
VIA OSPEDALE GIORNATA VITILIGINE
LUNEDÌ VISITE GRATUITE AI MALATI
Visite gratuite e senza prenotazione per i malati di vitiligine: le offre la Clinica Dermatologica, diretta dalla dottoressa Monica Pau, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, in occasione della Giornata Mondiale della Vitiligine. L’appuntamento è per lunedì, dalle 15 alle 19, nell’ambulatorio per gli esterni in via Ospedale 46.
 
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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