"Tintas", l’antologia curata da Maria Cristina Secci con la collaborazione degli studenti del corso di laurea magistrale in Traduzione Specialistica dei testi, sbarca sul quotidiano nazionale con la recensione di Marco Ostoni
19 March 2018
La recensione di Marco Ostoni di #Tintas, l'antologia tradotta dai ragazzi di UniCa

di Valeria Aresu

Cagliari, 19 marzo 2018 – “Fare i conti con il passato: personale, familiare e del proprio travagliato Paese. Ma con i piedi ben piantati nel presente e gli occhi ad azzardare fugaci sguardi su un possibile futuro di riscatto”: così Marco Ostoni racconta “TINTAS. Tredici racconti dal Cile”, nella sua recensione per lo speciale “La Lettura”, del Corriere della Sera.  Nell’articolo è presente una menzione speciale alle traduzioni realizzate dagli studenti, che Ostoni ha definito "ottime". 

Non è la prima volta che la prof.ssa Secci, docente di Traduzione Spagnola, coinvolge i propri studenti in un progetto così speciale e ambizioso:  "Tintas. Tredici racconti dal Cile” è stato preceduto da “Tierras. Tredici racconti dal Messico”,  e  "Vidas.Tredici racconti da Cuba", pubblicati rispettivamente a febbraio  e dicembre 2016, sempre per i tipi della casa editrice Gran Vìa, specializzata in letteratura latinoamericana.  Quella lanciata dalla prof.ssa Secci è dunque una formula vincente: dare agli studenti un’esperienza diretta in un campo così complesso e appassionante come la traduzione letteraria, può portare grandi risultati.

Una formula che - come abbiamo spesso documentato - conquista l'attenzione anche dei quotidiani nazionali, come già accaduto in passato.

Maria Cristina Secci, docente di Traduzione Spagnola
Maria Cristina Secci, docente di Traduzione Spagnola

L'antologia

La letteratura cilena non è mai stata tanto ricca e vivace come in questi ultimi anni. Nel tentativo di chiudere i conti con un passato che ha lasciato ferite e ombre lunghe, una schiera di giovani scrittori sta rivitalizzando lo spazio artistico nazionale, a volte affrontando apertamente o come metafora il tema mai dimenticato della dittatura, altre volte imboccando nuove strade e modi originali di descrivere il disagio delle giovani generazioni. Da Santiago, fulcro culturale del paese, alle immense periferie, per arrivare alla realtà mineraria del nord, questi racconti aprono uno squarcio sulle voci più interessanti del Cile d'oggi. Dopo le antologie dedicate al racconto messicano e cubano, questo terzo volume incentrato sulla più recente letteratura cilena propone una selezione di scrittori accomunati da indiscussa qualità, doti immaginative e freschezza.

La copertina dell'antologia
La copertina dell'antologia

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