Spunti e riflessioni sull’evoluzione delle mafie dalle disastrose stragi dei primi anni ’90 ai giorni nostri durante l'incontro-dibattito organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza e dalla Questura di Cagliari. In memoria di Emanuela Loi, medaglia d'oro al valore civile caduta nell'adempimento del proprio dovere con la scorta del magistrato Paolo Borsellino. RESOCONTO dell'incontro, GALLERIA FOTOGRAFICA, VIDEO e RASSEGNA STAMPA
01 December 2017
Evoluzione delle mafie, convegno di altissimo livello in Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche

di Rossana Orrù e Sergio Nuvoli - foto di Francesco Cogotti - evento trasmesso in diretta live su facebook

Cagliari, 30 novembre 2017 - "Grazie alla Questura di Cagliari e alla Polizia di Stato per aver costruito -  commemorando Emanuela Loi, la poliziotta sarda della scorta di Paolo Borsellino - un’occasione di incontro tra le persone impegnate tutti i giorni nella lotta alle mafie e gli studenti. Eventi di questo tipo aiutano a far capire ai giovani da che parte stare”: così Pietro Ciarlo, Prorettore delegato per la semplificazione e l’innovazione amministrativa, ha aperto l'incontro sull’evoluzione delle mafie, dalle disastrose stragi dei primi anni ‘90 ad oggi, questo pomeriggio nell'Aula magna Maria Lai della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche.

Pietro Ciarlo, Prorettore per la semplificazione e innovazione amministrativa, accanto ad Alessandra Pelagatti
Pietro Ciarlo, Prorettore per la semplificazione e innovazione amministrativa, accanto ad Alessandra Pelagatti
Guarda il video con i saluti di Pietro Ciarlo, Prorettore per la semplificazione e innovazione amministrativa

Dagli interventi che hanno ripercorso la storia delle mafie è emerso un aspetto essenziale: è importante conoscere perché è dalla conoscenza che possono nascere idee più forti e mirate ad affermare il diritto di tutti alla legalità. “Grazie a tutti coloro che si impegnano in prima persona nella lotta alla criminalità organizzata, estremamente pericolosa e nociva sia da un punto di vista etico, sia da un punto di vista economico. Grazie perchè ci permettete di vivere normalmente – ha esordito il Rettore Maria Del Zompo - Insisto sempre sul concetto di cultura, perché è lo strumento che aiuta a non far attecchire certi valori o principi negativi, e ci può permettere di crescere come persone e come società civile. Se la nostra società attraversa una situazione negativa anche dal punto di vista economico, oltre alle scelte politiche, una grande parte della responsabilità è da attribuire alla criminalità organizzata, alla mafia nelle sue tante manifestazioni".

Il Rettore Maria Del Zompo
Il Rettore Maria Del Zompo
Guarda l'intervento del Rettore Maria Del Zompo

Il Questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo si è rivolto direttamente ai tanti studenti della Facoltà presenti in aula: “Vogliamo trasmettere un messaggio molto forte a favore della cultura della legalità - ha detto - E' necessario far conoscere ai giovani i valori incarnati da una donna in divisa, che per il senso del dovere ha sacrificato il suo futuro. Futuro che le è stato negato e ora è affidato a voi giovani”.

“Parliamo di temi che necessitano di accurati approfondimenti fatti nella sede dell’alta formazione nelle modalità che solo l’Università può garantire”, ha aggiunto il Prefetto Tiziana Giovanna Costantino, cui ha fatto eco Maria Alessandra Pelagatti, Procuratore della Repubblica di Cagliari: "In questo luogo di alta formazione riflettiamo su come la cultura diventi un elemento di contrasto per la lotta alle mafie".

“L’educazione dei giovani è fondamentale”, ha proseguito Filippo Dispenza, Prefetto e Direttore Centrale AA.GG. Dipartimento P.S., mentre Fabio Botta, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, ha sottolineato "il ruolo del docenti di diritto dell’Ateneo, di grande ausilio al ruolo svolto dalle forze dell'ordine. Dobbiamo essere portatori dell'etica, ma anche di qualcosa che va oltre, vale a dire la diffusione, l'insegnamento delle regole della civiltà del diritto. Chi le conosce può contrastare le mafie".

Fabio Botta, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza
Fabio Botta, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza
Guarda l'internto del professor Fabio Botta, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza

Durante l’incontro è stato proiettato un videomessaggio di Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio, che ha ricordato Emanuela Loi: “È rimasta bella e splendente con la responsabilità grande che aveva in quel momento. Emanuela, Paolo, Agostino, Vincenzo, Walter e Claudio sono rimasti così, come erano in quel momento. La vita gli è stata regalata, non gli è stata tolta: sono rimasti vivi e contagiosi nella loro ansia, nel loro desiderio di giustizia. Migliaia di ragazzi si sono ispirati a loro: dobbiamo continuamente considerare tutto quello che è accaduto dopo quel momento. Niente trionfalismi: c’è tanta strada da percorrere, ma stiamo camminando. L’importante è crederci e non lasciarci scoraggiare, trasmettendo ai giovani qualcosa di diverso dal passato: il messaggio che facendo il proprio dovere fino in fondo, non può esserci sconfitta, ma soltanto vittoria”.

Il Questore di Cagliari Pierluigi D'Angelo
Il Questore di Cagliari Pierluigi D'Angelo
Guarda il video con la presentazione del dipinto fatta da Domenico Nicola Chierico, capo Gabinetto della Questura di Cagliari

Il dibattito è stato anche l’occasione per consegnare in dono al Magnifico Rettore dell'Università di Cagliari un dipinto raffigurante l’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, medaglia d'oro al valor civile, da parte di Roberta Di Chiara, presidente dell'associazione culturale LEGAL@RTE e Diego Testolin, Sovrintendente della Polizia di Stato ed autore dell'opera. “Le figure femminili che fanno parte di queste associazioni sono un segnale importante che ci aiuta a portare avanti un percorso di civiltà e di arte che in qualche modo ci ricorda l’importanza della creatività e della cultura”, ha affermato il Rettore Del Zompo.

La consegna del quadro con il ritratto di Emanuela Loi
La consegna del quadro con il ritratto di Emanuela Loi
Guarda il video della consegna del dipinto al Rettore Maria Del Zompo

Leonardo Filippi, avvocato e professore ordinario di Diritto processuale penale dell’Università di Cagliari si è poi concentrato sul ruolo educativo dell’Ateneo: "Voglio aderire al comune e unanime giudizio favorevole dei relatori che mi hanno preceduto nel vedere come un tema di tal calibro sia trattato all'Università. Il Dipartimento di Giurisprudenza è la casa della legalità e dei diritti, sede in cui si apprendono i valori morali e etici. Un tema del genere è bene sia affrontato già a partire dall'Università. Le mafie si possono sconfiggere cambiando la mentalità dei giovani: la mafia è prima di tutto un modo di pensare”.

Sono, inoltre, intervenuti Gaetano Grasso, Presidente della Federazione Antiracket Italiana (FAI) e Lirio Abbate, scrittore e giornalista.

L’attenzione dei relatori si è, infine, focalizzata sulle possibili infiltrazioni mafiose in Sardegna. Dai dati della Commissione Parlamentare Antimafia è chiaro come nel territorio sardo il fenomeno mafioso sia ben presente. E, sebbene in Sardegna non esistano associazioni mafiose in senso stretto, vi sono delle evidenze di infiltrazioni economiche mafiose che vanno a interessare soprattutto il settore edilizio.

 

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Il pubblico in Aula magna Maria Lai
Il pubblico in Aula magna Maria Lai

di Rossana Orrù

Cagliari, 6 novembre 2017 - Giovedì 30 novembre alle 16, nell'Aula Magna “Maria Lai” della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, il Dipartimento di Giurisprudenza e la Questura di Cagliari organizzano un dibattito – incontro sull’evoluzione delle mafie, dallo stragismo ad oggi.

Previsti i saluti istituzionali del Rettore Maria Del Zompo, del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari Fabio Botta, del prefetto di Cagliari Tiziana Giovanna Costantino e del questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo.

Modera l’incontro Pietro Ciarlo, Prorettore delegato per la semplificazione e l’innovazione amministrativa e professore ordinario di Diritto costituzionale dell’Università di Cagliari. Interverranno Filippo Dispenza, Prefetto e Direttore Centrale AA.GG. Dipartimento P.S., Maria Alessandra Pelagatti, Procuratore della Repubblica di Cagliari, Diana De Martino, Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia, Leonardo Filippi, Avvocato e professore ordinario di Diritto processuale penale dell’Università di Cagliari, Gaetano Grasso, Presidente FAI (Federazione Antiracket Italiana) e Lirio Abbate, scrittore e giornalista.

Sarà, inoltre, trasmesso un intervento videoregistrato di Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino.

Al termine del dibattito, Roberta Di Chiara, presidente dell'associazione culturale LEGAL@RTE, alla presenza di Diego Testolin, Sovrintendente della Polizia di Stato ed autore dell'opera, consegnerà in dono al Magnifico Rettore dell'Università di Cagliari un dipinto raffigurante l’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, medaglia d'oro al valor civile.

L'evoluzione delle mafie: giovedì 30 novembre incontro in Aula Maria Lai
L'evoluzione delle mafie: giovedì 30 novembre incontro in Aula Maria Lai

RASSEGNA STAMPA

ANSA.IT
Un dipinto per ricordare Emanuela Loi
Rita Borsellino, non una sconfitta ma l'inizio di un percorso
Venerdì 1 dicembre 2017 – 12.33

CAGLIARI, 1 DICEMBRE - "Avrei voluto essere lì con voi, era un momento di approfondimento importante ma anche una occasione per ricordare Manuela Loi, una ragazza splendida, bella come il sole, come dicevano i suoi colleghi e come Paolo stesso la definiva, che ha sacrificato la sua giovane vita nell'adempimento del dovere". Così Rita Borsellino, nel suo intervento videoregistrato trasmesso pochi istanti prima che venisse scoperto il quadro dedicato a Manuela Loi, la poliziotta di Sestu morta nel 1992 nella strage di via d'Amelio a Palermo con il giudice Paolo Borsellino. Il dipinto è stato donato all'Università di Cagliari nel corso della conferenza "L'evoluzione delle mafie, dallo stragismo a oggi", che si è tenuta nell'aula magna della facoltà di scienze economiche giuridiche. Un incontro in cui si è parlato dell'evoluzione della mafia e della sua trasformazione.
Gli interventi sono stati affidati all'ex questore di Cagliari, il prefetto Filippo Dispenza, al procuratore della Repubblica del capoluogo, Maria Alessandra Pelagatti, al sostituto procuratore nazionale antimafia Diana De Martino, all'avvocato e professore dell'Ateneo cagliaritano, Leonardo Filippi, al presidente della Federazione antiracket italiana, Gaetano Grasso e allo scrittore e giornalista Lirio Abbate.
Presenti la rettrice Maria del Zompo, il questore Pierluigi D'angelo e la Prefetta Tiziana Giovanna Costantino che hanno aperto la conferenza. "Emanuela oggi non sarebbe più una ragazza, avrebbe compiuto 50 anni, sarebbe una donna adulta e invece la sua vita si è fermata in quel momento - ha ribadito Rita Borsellino - Spesso si pensa a quel momento, a quello che è accaduto come una sconfitta. Bisogna considerare tutto quello che è accaduto dopo, tutti i risultati che sono stati ottenuti, le strade nuove che si sono aperte, considerare quanto si è fatto di positivo. Qualcuno - ha concluso - ci ha tracciato la strada e noi oggi stiamo camminando su quel percorso. L'importante è crederci e non scoraggiarsi".

ANSA.IT
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UNIONESARDA.IT
Cronaca » Cagliari
L'evoluzione delle mafie nel convegno organizzato dalla Questura di Cagliari
Giovedì 30 novembre 2017 – 19.33

"Non abbassate la guardia nella lotta all'illegalità". L'appello alle nuove generazioni è arrivato questo pomeriggio dagli ospiti al convegno "L'evoluzione delle Mafie. Dallo stragismo ad oggi", organizzato a Cagliari dalla Polizia nell'aula magna Maria Lai della Facoltà di Giurisprudenza.
Davanti a una platea composta da tanti studenti hanno parlato il Questore di Cagliari, Pierluigi D'Angelo, il Prefetto Tiziana Giovanna Costantino, ma anche il Magnifico Rettore dell'Università Maria Del Zompo, il Direttore del Dipartimento Giurisprudenza di Cagliari Fabio Botta, Alessandra Pelagatti, Procuratore della Repubblica di Cagliari, Gaetano Grasso, Presidente FAI (Federazione Antiracket Italiana) e lo scrittore e giornalista Lirio Abbate.
Un evento moderato dal Prorettore Pietro Ciarlo al quale non è voluta mancare neppure Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo, morto 25 anni fa nella strage di via D'Amelio, la stessa che strappò la vita di Emanuela Loi, la poliziotta di Sestu immortalata in un ritratto donato oggi all'Ateneo cagliaritano.
di Luca Mascia

UNIONESARDA.IT
UNIONESARDA.IT

VISTANET.IT
La mafia dallo stragismo a oggi: una tavola rotonda a Cagliari con il ricordo di Emanuela Loi
Giovedì 30 novembre 2017 – 21.53

L’aula Maria Lai dell’Università di Cagliari ha ospitato nella serata di oggi un’incontro dibattito dal tema “L’evoluzione della mafia dallo stragismo a oggi”.
L’evento, organizzato dalla Questura di Cagliari e dall’Università, ha visto l’intervento della Procuratrice della Repubblica di Cagliari, Maria Alessandra Pelagatti, il direttore centrale Affari generali del Dipartimento di pubblica sicurezza, Filippo Dispenza, la procuratrice nazionale antimafia Diana De Martino, il presidente della federazione Antiracket, Gaetano Grasso, e il vicedirettore dell’Espresso Lirio Abbate.
Per l’occasione, è stato consegnato un bellissimo dipinto ritraente Emanuela Loi, la poliziotta cagliaritana trucidata nella strage di via d’Amelio, realizzato dall’associazione Legalarte, che promuove la cultura dell’antimafia e della legalità in tutta Italia.
La mafia si è evoluta, non è più la mafia sanguinaria delle stragi dei primi anni ’90, e rispetto a quegli anni Cosa Nostra è debole. Ma non per questo, hanno sottolineato le personalità presenti, il fenomeno va preso sotto gamba.
Abbiamo intervistato Lirio Abbate, tuttora sotto scorta per le minacce fattegli da Cosa Nostra, che ha conosciuto Emanuela Loi il giorno della sua morte.
Abbate ha ripreso anche le parole della Pelagatti, che lancia l’allarme sulle infiltrazioni affaristiche mafiose in Sardegna.
di Francesco Luca Onnis

VISTANET.IT
VISTANET.IT

SARDINIAPOST.IT
Cagliari ricorda con un dipinto Emanuela Loi, morta nella strage di via D’Amelio
Cagliari, Cronaca
Venerdì 1 dicembre 2017

“Avrei voluto essere lì con voi, era un momento di approfondimento importante ma anche una occasione per ricordare Emanuela Loi, una ragazza splendida, bella come il sole, come dicevano i suoi colleghi e come Paolo stesso la definiva, che ha sacrificato la sua giovane vita nell’adempimento del dovere”. Così Rita Borsellino, nel suo intervento videoregistrato trasmesso pochi istanti prima che venisse scoperto il quadro dedicato a Manuela Loi, la poliziotta di Sestu morta nel 1992 nella strage di via d’Amelio a Palermo con il giudice Paolo Borsellino. Il dipinto è stato donato all’Università di Cagliari nel corso della conferenza ‘L’evoluzione delle mafie, dallo stragismo a oggi’, che si è tenuta nell’aula magna della facoltà di scienze economiche giuridiche.
Un incontro in cui si è parlato dell’evoluzione della mafia e della sua trasformazione. Gli interventi sono stati affidati all’ex questore di Cagliari, il prefetto Filippo Dispenza, al procuratore della Repubblica del capoluogo, Maria Alessandra Pelagatti, al sostituto procuratore nazionale antimafia Diana De Martino, all’avvocato e professore dell’Ateneo cagliaritano, Leonardo Filippi, al presidente della Federazione antiracket italiana, Gaetano Grasso e allo scrittore e giornalista Lirio Abbate. Presenti la rettrice Maria del Zompo, il questore Pierluigi D’angelo e la prefetta Tiziana Giovanna Costantino che hanno aperto la conferenza.
“Emanuela oggi non sarebbe più una ragazza, avrebbe compiuto 50 anni, sarebbe una donna adulta e invece la sua vita si è fermata in quel momento – ha ribadito Rita Borsellino – Spesso si pensa a quel momento, a quello che è accaduto come una sconfitta. Bisogna considerare tutto quello che è accaduto dopo, tutti i risultati che sono stati ottenuti, le strade nuove che si sono aperte, considerare quanto si è fatto di positivo. Qualcuno – ha concluso – ci ha tracciato la strada e noi oggi stiamo camminando su quel percorso. L’importante è crederci e non scoraggiarsi”.

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