PLAUSO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. Del Zompo: “Noi un bell’esempio per la società. Essere tra i migliori a livello nazionale è un traguardo che senz’altro ci inorgoglisce e dimostra la bravura del personale dell’ateneo”. Urru: “Ottimo risultato grazie all’impegno di tutti, nonostante le difficoltà”
06 February 2019
Nei riquadri il Rettore Maria Del Zompo e il Direttore Generale Aldo Urru. Sullo sfondo un particolare della Sala Riunioni del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Cagliari

I complimenti al personale dell’amministrazione centrale, dei dipartimenti e di tutte le strutture periferiche

Cagliari, 6 febbraio 2019
Ivo Cabiddu

 
IL PLAUSO DEL CDA. I dati diffusi dal servizio di Massimo Ledda sulle colonne dell’Unione Sarda, riguardanti la tempestività delle amministrazioni pubbliche nei pagamenti delle fatture, sono stati oggetto di grande interesse anche da parte del CdA dell’ateneo durante la scorsa riunione del 31 gennaio. A introdurre con orgoglio la bella notizia nel corso della seduta è stata la professoressa Maria Del Zompo, che nelle sue comunicazioni ha citato l’articolo e ha voluto fare i complimenti al personale delle strutture amministrative. A seguire l’intervento del dottor Aldo Urru e i commenti positivi espressi dai componenti del consiglio di amministrazione, tra cui il professor Giuseppe Mazzarella. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza della fiducia da parte delle aziende fornitrici e perciò dei possibili vantaggi di una così buona reputazione nei rapporti con le ditte.

Il CdA si è quindi pronunciato in modo compatto per un plauso ufficiale a tutto il personale dell’ateneo per la significativa dimostrazione di efficienza, che peraltro migliora ulteriormente le già buone performance degli anni precedenti nello stesso ambito.
 

IL MAGNIFICO RETTORE. Maria Del Zompo ha rimarcato come questo ottimo risultato a livello nazionale sia dovuto al merito di tutto il personale, dell’amministrazione centrale, dei dipartimenti e delle altre strutture periferiche. “Essere considerati un esempio virtuoso tra le pubbliche amministrazioni è un bel segnale, un bell’esempio per la società, che ci riempie di orgoglio e, appunto grazie alla bravura del personale, UniCa dimostra di saper lavorare senza soste, con lo stimolo di fare sempre meglio per migliorare la qualità dei servizi”. “Anche a dispetto  - ha concluso il Rettore - di tutti i problemi derivanti dalla carenza di risorse e degli altri fattori che notoriamente ci penalizzano”.

IL DIRETTORE GENERALE. Evidente anche la soddisfazione del dottor Urru, il quale ha potuto offrire una riflessione relativa ai contesti e agli obiettivi preposti: “La nostra è una gestione per processi e puntiamo a migliorare i servizi, le procedure e tutta l’organizzazione, prestando sempre grande attenzione alle performance e ai risultati. Questo riconoscimento, che attesta il nostro ateneo tra gli enti pubblici più virtuosi nei pagamenti, è dovuto a tutta la struttura amministrativa e all’encomiabile impegno del personale, che in questa occasione occorre davvero ringraziare in modo particolare”. In linea con il Rettore, l’appunto conclusivo del Direttore Generale sulle difficoltà oggettive: “L’amministrazione riesce a mantenere i conti nel giusto equilibrio, con tutti gli indicatori in ordine e rispondenti alle indicazioni ministeriali. Questo nonostante il calo dei dipendenti e i tagli dell’ultimo periodo, solo parzialmente mitigati dall’introduzione di nuovi parametri di valutazione. Ad esempio, la mancanza di finanziamenti dal Ministero per le strutture ci costringe, ormai dal 2009, a stanziare ogni anno circa quattro milioni di euro dei nostri fondi per i lavori di manutenzione”.

 

 

 

 

PAGAMENTI PA, l’Università di Cagliari tra gli enti virtuosi

L’ateneo nelle prime posizioni tra le amministrazioni pubbliche più veloci a saldare le fatture. Il dato positivo, su scala nazionale, evidenziato nell'articolo di Massimo Ledda sull'Unione Sarda di ieri

Cagliari, 31 gennaio 2019
Ivo Cabiddu
 

Per il buon funzionamento del sistema economico è risaputo come il rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali sia un fattore di importanza cruciale. In materia, secondo le direttive europee, sono previsti monitoraggi e controlli continui, appunto a protezione delle imprese - in particolare delle piccole aziende - e della competitività generale della stessa Ue.
 
Secondo i report ministeriali, tra le amministrazioni pubbliche più puntuali - “esempio virtuoso a livello nazionale”, così riporta e rende onore alla nostra Università il giornalista Massimo Ledda sull’Unione Sarda di ieri - spicca quella dell’Ateneo di Cagliari, le cui politiche sempre ispirate alla massima collaborazione col territorio permettono alle imprese partner e ai fornitori di merci e servizi di poter operare e lavorare serenamente, quindi di poter rispettare a propria volta gli impegni nei confronti di fornitori, clienti e dipendenti.

 

"Promossa a pieni voti l'Università di Cagliari", generalmente appena 20 giorni di attesa per il saldo delle fatture
"Promossa a pieni voti l'Università di Cagliari", generalmente appena 20 giorni di attesa per il saldo delle fatture

Qui di seguito il testo integrale dell’articolo, già inserito nella nostra rassegna stampa quotidiana

  
L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 gennaio 2019
 
PAGAMENTI IN RITARDO
Bocciata la Sanità, Comune rimandato

TRA GLI ENTI VIRTUOSI SPICCA L'UNIVERSITÀ:
VENTI GIORNI PER SALDARE LE FATTURE


Per saldare una fattura il Comune impiega mediamente 47 giorni, 17 in più dei 30 stabiliti dalla legge. Molto peggio fa l'azienda ospedaliere Brotzu, che di norma fa aspettare i propri fornitori 109 giorni. Promossa a pieni voti invece l'Università, che con i suoi 20 giorni d'attesa rappresenta un esempio virtuoso a livello nazionale. L'analisi dei dati sulla tempestività nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni - messi in rete dal Ministero e relativi all'anno 2017 - riserva dunque negative conferme e liete sorprese.

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I DATI ITALIANI: 55 i giorni di attesa necessari in media in Italia per ottenere il pagamento di una fattura da parte della pubblica amministrazione; 7 i giorni di ritardo accumulati in media dagli enti pubblici italiani

 
LE PAGELLE 

Tra i primi della classe, oltre all'Università, ci sono la Città Metropolitana (24 giorni) e il Conservatorio (15 giorni, ma con volumi molto bassi), mentre le due Aziende Ospedaliere, l'Asl e anche la Camera di Commercio restano sotto la sufficienza. Pagelle non fini a se stesse, visto che il ritardo nel saldare le fatture da parte delle pubbliche amministrazioni rappresenta da sempre una tra le principali cause di crisi delle aziende sarde e italiane. Ed è proprio per questa ragione che oggi la normativa, adeguandosi alla direttiva Europea numero 7 del 2011, impone che gli enti paghino i propri fornitori entro 30 giorni dal ricevimento delle fatture, limite che sale a 60 per quelli del servizio sanitario.

L'articolo di Massimo Ledda nella cronaca di Cagliari, a pagina 17
L'articolo di Massimo Ledda nella cronaca di Cagliari, a pagina 17

IMPRESE IN CRISI - Antonio Matzutzi: “Ancora troppe imprese rinunciano a partecipare ai bandi pubblici proprio per paura dei tempi di pagamento e dei contenziosi”

 
LA PREMESSA 

Prima di entrare nel dettaglio è però necessaria una premessa. È lo stesso Ministero infatti ad avvertire che «i tempi medi di pagamento e di ritardo della tabella potrebbero differire rispetto a quelli registrati nei sistemi contabili della singola amministrazione». Insomma, alcune statistiche potrebbero essere imprecise in quanto «il numero e l'importo delle fatture realmente pagate è evidentemente superiore a quello registrato in piattaforma, dal momento che ancora non tutti gli enti comunicano informazioni complete». Detto ciò ecco qual era la situazione sino a un anno fa.

I BOCCIATI  
La peggiore performance, come accennato, è dell'Azienza ospedaliera Brotzu, che in media ha impiegato oltre tre mesi per saldare le fatture accontentando tra l'altro soltanto il 67% dei fornitori. A ruota segue l'Azienda ospedaliera Universitaria, che ha pagato quasi tutti i creditori (97%) impiegandoci però mediamente 84 giorni. Particolare invece il caso dell'Assl: nel focus del Ministero risulta infatti che abbia pagato il 5% dei debiti, ma nel sito dell'Azienda ci sono dati molto più completi, dai quali emerge che sono state saldate fatture per 322 milioni e 898.893 euro con un ritardo di 16 giorni (dunque 76 complessivi di attesa). In alcuni casi però i tempi hanno superato addirittura i 400 giorni.

IL COMUNE 
Rimandata invece l'amministrazione comunale coi suoi 47 giorni totali, che seppur non velocissima perlomeno non lascia quasi nessuno a bocca asciutta. Secondo le tabelle del Ministero il Comune, nel 2017, ha infatti pagato il 91% del totale delle fatture, cioè 102 milioni di euro sul totale di 121. Un deciso miglioramento però è già evidente nel dato relativo ai primi tre trimestri del 2018: i giorni di ritardo sono infatti scesi a 14 e la percentuale di pagamenti è salita al 99,4.

GLI IMPRENDITORI 
L'accorciamento dei tempi è comunque una tendenza generalizzata, soprattutto da quando, nel marzo 2015, è stata introdotto l'obbligo della fatturazione elettronica per gli enti pubblici. «Per noi è stato un toccasana - conferma Alessandra Sarais, della Sanifarm, azienda fornitrice di dispositivi medici -, prima dovevamo spesso rincorrere i funzionari negli uffici e a volte veniva persa la documentazione. Certo, oggi abbiamo ancora fatture del 2016 da incassare, ma attese superiori ai 60 giorni non sono più la regola». Prudente il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi: «Nonostante il miglioramento i ritardi restano - dice - e ancora troppe imprese rinunciano a partecipare ai bandi pubblici proprio per paura dei tempi di pagamento e dei contenziosi. Il problema è che se i saldi vengono effettuati in maniera tardiva, le imprese vanno in crisi. Ciò non è tollerabile e non deve più accadere».

 
Massimo Ledda

La tabella riepilogativa pubblicata dall'Unione Sarda
La tabella riepilogativa pubblicata dall'Unione Sarda

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