di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti
Cagliari, 26 ottobre 2018 – Sarà stato per il “profumo di Sardegna” di cui parla il Rettore Maria Del Zompo nell’introduzione al volume, o per il fascino che la Collezione esercita su chiunque ne varchi la soglia: è un dato di fatto che questa mattina tutti i posti dell’Aula magna di Palazzo Belgrano erano occupati. E – a giudicare dal numero di studenti – si può affermare che la mostra visitabile nello stabile accanto, l’ex Seminario Tridentino, piace anche ai più giovani, arrivati in tanti per partecipare alla presentazione del Catalogo della Collezione sarda Luigi Piloni.
“La Collezione mi ha sempre emozionato – ha detto il Magnifico introducendo i lavori – Ma molti cagliaritani non l’hanno mai visitata: per questo la nostra idea era incentivarne la conoscenza, fare in modo di dilatarne la fruizione nel tempo. Così ho chiesto alla prof.ssa Pamela Ladogana, giovane collega, di assumere l’incarico di responsabile scientifico. Oggi sono contenta per l’Ateneo, perché il catalogo è un passo molto importante nel percorso di valorizzazione della Collezione”.
La conferma è arrivata direttamente dalla prof.ssa Ladogana: “Il recupero favorito dal Rettore Del Zompo ha rivitalizzato la ricerca e la didattica – ha spiegato con un pizzico di emozione - perché la Collezione Sarda Luigi Piloni è diventata un cantiere aperto per gli studenti che hanno frequentato i laboratori organizzati dal nostro Dipartimento, apprendendo direttamente sul campo le tecniche e i metodi spiegati durante le lezioni. Ma è stato ed è tuttora anche una formidabile occasione per aprirsi al territorio, con la realizzazione della terza missione dell’Ateneo”.
Entusiasmo e giudizi rafforzati anche da Paola Sereno, docente di Geografia all’Università degli Studi di Torino: “Il livello di scientificità – ha sottolineato – è molto elevato, ma il linguaggio rimane sempre accessibile nel catalogo della Collezione Sarda Luigi Piloni. L’espressione del Rettore ‘profumo di Sardegna’ è felicissima: leggendo l’opera mi sembrava davvero di sentirlo tra le pagine del volume”.
Non meno importante il giudizio della docente sull’esposizione: “Dalle opere della Collezione Sarda Luigi Piloni emerge una descrizione minuziosa della Sardegna – ha aggiunto - Un corpus certamente completo su questa regione, con la base territoriale iniziale e con una scelta di scala specifica nel selezionare le carte. Questo volume è un produttore implicito di consapevolezza e di responsabilità: si potrebbe pensare di riproporre anche negli altri atenei italiani iniziative di così alto livello culturale”.
Maura Picciau, Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, ha quindi descritto il progetto portato avanti sulla Collezione dei manifesti e locandine del cinema Senis di San Gavino Monreale in collaborazione con il nostro Ateneo.
I lavori, moderati da Simona Campus, docente di Museologia e responsabile artistica di Exmà, sono proseguiti con gli interventi degli autori dei saggi contenuti nel volume.
Qualche minuto prima dell’inizio del convegno, il Rettore ha incontrato Tullio Angius, nipote del collezionista che donò la Collezione all’Università di Cagliari. Al breve dialogo ha partecipato il Prorettore vicario, Francesco Mola. Angius ha raccontato il carattere dello zio, e la sua precisione nel riordinare le tantissime opere di cui era proprietario, e come nacque la decisione dell'importante lascito a favore dell'Ateneo.
Il Magnifico l'ha ringraziato dell'inattesa visita, invitandolo a fermarsi per i lavori del convegno.