Il meraviglioso mondo delle Grandi Parodie Disney e l'inquietante caso del Paperin furioso
Andrea Cannas
2020-01-01
Abstract
Il fitto dialogo intertestuale con i classici di ogni tempo è stato inteso dagli autori della Disney Italia come una pratica di cannibalizzazione delle fonti; d’altra parte, il confronto prolungato con la dimensione letteraria ha lasciato un’impronta indelebile sulle Grandi Parodie: esse hanno acquisito uno spessore testuale inedito, riconnettendosi alle grandi matrici narrative in cui affonda le proprie radici il più vasto mondo della finzione. Il Paperin furioso (1966) costituisce uno dei casi paradigmatici di parodia con cornice: alligna all’ombra del capolavoro ariostesco e mantiene un costante discorso sotterraneo con l’ipotesto, dal quale costantemente trae nutrimento. Se nel rapporto fra l’organismo di partenza, e il sistema mitico disneyano che lo reinterpreta, le linee di forza si dispiegano di norma a tutto vantaggio della struttura d’arrivo, il meccanismo che governa il comico nel Paperin furioso è tuttavia un movimento consapevole che, nel momento in cui elude i più rassicuranti punti di riferimento dell’universo letterario, produce anche alcune clamorose infrazioni alle regole che governano tradizionalmente il mondo dei Paperi, in quello che possiamo considerare come un atteggiamento autoparodico.File | Size | Format | |
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